La detective Julia Miller riempie le giornate con il lavoro; dopo un divorzio traumatico e difficile da superare non riesce più a concedere la propria fiducia e si è chiusa dentro una corazza che crede impenetrabile, fino a quando non si insinua nella sua vita il dottor Steve Larson e tutto intorno a Julia inizia a vacillare. Perché Steve è innamorato di lei e non fa niente per nasconderlo. Ma Julia deve sconfiggere il passato prima di riuscire a guardare al futuro.
Il terzo volume delle “Brooklyn Stories” torna a New York, dove il detective Mike Warren e la moglie, la dottoressa Amy Ascott, saranno a fianco dei loro amici nei momenti più difficili.
*** disclaimer ***
Il terzo capitolo delle Brooklyn Stories contiene personaggi e riferimenti presenti nei primi due libri della serie: “Due vite, un destino” e “Nessuna come te”. Alcuni passaggi potrebbero risultare poco chiari senza la precedente lettura di questi volumi.
TITOLO: Desidero solo te.
AUTRICE: Elizabeth Rose.
GENERE: Romance contemporaneo.
SERIE: Brooklin Stories, Volume terzo.
EDITORE: Self-Publishing.
PREZZO: euro 1,49 (eBook); euro 7,80 (cartaceo).
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È vero, l’ho già letto e il libro è uscito da appena tre giorni. Ma ho avuto occasione di correggerne le bozze per Bella Scrittura – Servizi Editoriali. Questo ha implicato più letture molto attente e così mi sento di consigliare l’ultimo libro di Elizabeth Rose, pubblicato tre giorni fa.
Inizio dallo stile, ovviamente la prima cosa su cui mi sono soffermata: è pulito ed elegante; la sua semplicità solo apparente fa intuire a un occhio allenato la formazione dell’autrice.
E il tema… Elizabeth ha avuto coraggio, perché senza scostarsi dalle regole del genere che ha scelto di scrivere (e non sono facili: io non ci riuscirei, un po’ perché il romanticismo mi è morto al primo vagito – che probabilmente era una parolaccia mal articolata – un po’ perché sono allergica alle regole… che detto da una laureata in legge fa ridere. E infatti mi mantengo “signorina all’anagrafe” e mangio facendo la cursecatcher – ossia la segretaria) tratta un tema importante e spinoso: ossia il consenso, quella parolina magica che può trasformare l’orrendo in sublime e viceversa. E cosa accade quando questo manca. Affronta lo stigma sociale che spinge molte donne a nascondersi invece che cercare aiuto, perché ancora ridicolizzate ed etichettate senza pietà in questo nostro pornomondo di plastica.
Per la fiducia accordatami da Elizabeth Rose e per il suo coraggio nel portare avanti la storia in cui credeva, questo libro mi è molto caro. In più, ha segnato un cambio di passo nella tecnica che adottiamo io e sociaamica. Insomma, nel mio cuore “Desidero solo te” rappresenterà sempre la meta, intesa come quelle su cui Ben Hur derapava per intenderci.
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