Quando un action hero incontra una ragazza dalla lingua tagliente, non c’è tecnica di combattimento che possa salvarlo.
Il sergente del SAS Ryan Hill è in malattia, dopo essere stato ferito a una gamba. A salvarlo da una noiosa convalescenza ci pensa il suo capo, affidandogli un incarico speciale: proteggere una stand-up comedian finita nel mirino del terrorismo islamico. Darcy Yates non immaginava che fare una battuta sulle barbe dei combattenti dell’ISIS l’avrebbe messa in pericolo, ma è successo e ora deve uscirne in qualche modo. Darcy è pungente, è labourista e odia i militari. Non a caso, dato che è la figlia di un generale, lo stesso generale che le ha appena inflitto una scorta di quattro Rambo dei corpi speciali. Darcy non ha alcuna simpatia per quelli che considera sociopatici dal grilletto facile drogati di adrenalina, ma bisogna ammettere che Ryan, il capo pattuglia, è divertente. E sexy. E molto, molto in forma. Nemmeno la consapevolezza che quel tizio è addestrato a uccidere con qualsiasi oggetto, da una matita a un peluche, riesce a smontare l’attrazione che prova per lui, ma c’è un elemento che rema contro sgraditi coinvolgimenti emotivi: il bel Ryan, lì, rischia la vita su base giornaliera in pericolose missioni nei teatri di guerra di tutto il mondo e Darcy sa fin troppo bene com’è aspettare a casa uno che potrebbe non tornare…

Titolo: Bang Bang.
Autrice: Miss Black.
Genere: Romance; Action; con sfumature erotiche.
Autoconclusivo: Sì.
Editore: Self Publishing.
Prezzo: euro 2,99 (eBook).
Pagine: 391.
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Una battuta sull’ISIS ed ecco che Darcy (a dispetto del nome, è una donna) Yates, astro nascente della stand-up comedy (sì, dai, quei comici che camminano su e giù per il palcoscenico raccontando storielle che fanno ridere), si trova nel mirino dei terroristi. Uno ha già provato ad accoltellarla, ma i servizi segreti sanno (sperano?) che i tentativi continueranno. Un po’ per proteggerla, un po’ tanto per usarla come esca e far fuori una cellula dell’ISIS, i grandi capi le mettono alle costole una squadra di SAS capitanata dal nostro action hero in convalescenza: Ryan Hill.
Seguono scene molto coinvolgenti, sì anche quelle NON di sesso. Insomma, le pagine sono così ricche di avvenimenti, che ci sembra di assistere a uno di quegli action movies da contorcimenti sul divano (attenti ai pop corn e alla Coca Cola).
I due finiscono a letto. Ci ritornano. Si lasciano. Si riprendono. Si rilasciano.
Due anni.
Quando si incontrano di nuovo, tu ti dai una pacca sulla spalla (una a piacere) e dici: “Ok, adesso finisce a tarallucci e vino!” E non è vero per niente. Oh, diavolo, non buttate la recensione nel water! Ok, è un romance, finisce BENE. Però… ce ne vuole e i passi per arrivarci sono tali da commuoverci, farci inc****** (il numero di asterischi va bene? Controllate. Grazie).
Siamo abituate ad action hero che non devono chiedere mai. Quelli che “È solo un graffio, tesoro!”, mentre cercano di riattaccarsi una gamba. Quelli che “Ti prendo, ti strapazzo (ok, è un sinonimo), e tu sarai mia per sempre.” Bene, Ryan Hill è tutto questo, ma è anche molto di più. Avete presente lo schianto che fa una quercia quando viene abbattuta? Sembra un tuono; la terra trema. Così, succede anche con il sergente Hill. Spezzato, distrutto.
Una donnetta lo lascerebbe perdere. O singhiozzerebbe, affranta, sul suo torace con un six pack notevole. Darcy è una tosta: non si arrende. Se perde, fa un passo indietro per prendere la rincorsa e ci riprova. Non ha bisogno di un uomo per sentirsi realizzata: ha già se stessa (appartengo alla vecchia scuola: scrivo se stessa, non sé stessa. Scusate) e le basta. Quindi, se ama Ryan – e lo ama! – sa essere l’unica che può tirarlo fuori dal buco nero nel quale il suo uomo sta precipitando. Bella protagonista. Mi è piaciuta subito.
La parte migliore del romanzo (godibile dalla prima all’ultima pagina, eh! E non perdetevi la poesia di Rudyard Kipling alla fine ***) è proprio il cammino che il sergente Hill e Darcy compiono per “salvare il soldato Ryan” dagli incubi che lo stanno distruggendo. Passo dopo passo; avanzate e ripiegamenti; lacrime e sorrisi. Uno spasso, se vi piace un po’ di sano angst.
Personaggi secondari ben cesellati, vivissimi. Ho i miei preferiti, ma non ve li indicherò.
Leggete Bang Bang, merita.
Cinque stelline.
Copia fornita dall’autrice (ma non è questo il motivo delle cinque stelline).

*** Non la conoscevo e ho letto tutto di questo autore. No, confesso: mi manca “Something of myself”, l’autobiografia. Pare una delle sue cose migliori.