-Sei insistente!
-Il mio curriculum preferisce l’espressione: ‘professionale’, signore.
-Sei esasperante!
-Faccio solo tesoro degli insegnamenti ricevuti, signore.
-Sei una maledizione!
-Evidentemente hanno ritenuto gliene occorresse una, signore.

Cliff Brewster è il giovane e geniale erede di una famiglia dal recente passato nobiliare. Ha una mente brillante che lo ha fatto spiccare nel mondo degli affari e una ancor più brillante predisposizione a godersi la vita.
Un mix esplosivo. Una preoccupazione non da poco per sua nonna, la temibile Lady Brewster. Come impedire che Cliff disperda il suo potenziale? Semplice, ponendogli accanto un ‘tutor’ che ne regoli l’esistenza. E chi meglio di un maggiordomo? Ma siamo nel terzo millennio e le donne hanno ormai conquistato ruoli che una volta erano appannaggio dei soli uomini. Così Lady Brewster ingaggia non IL, ma LA migliore “butler” d’Inghilterra.
Ferrea e inflessibile, anche se dotata di una dolcezza nascosta, Greta Donovan avrà il non facile compito di contenere gli eccessi del giovane Brewster e Cliff ricambierà facendo di tutto per liberarsi di lei.
Persino Teddy, Charlie e Susan, gli inseparabili amici di Cliff, non riusciranno ad evitare di affezionarsi a Don, e quando lui scoprirà di poter essere migliore grazie al suo instancabile sostegno, sarà la fine per il loro strano rapporto di lavoro.
Don è spiazzata: può un datore di lavoro, diventato un amico, trasformarsi in qualcosa di più?
E Cliff accetterà di cambiare? A che prezzo?
Greta si rifiuta anche solo di pensarlo e Cliff dovrà dimostrarle di essere cambiato, ma la cocciutaggine di una temibile lady darà ad entrambi un’ultima e definitiva opportunità e alla fine… LOVING DONOVAN!

Titolo: Loving Donovan.
Autrici: Anne Went e Mari Thorn.
Genere: Romance contemporaneo. Romance umoristico.
Copertina: Michela Muzzi.
Editore: Self-Publishing.
Prezzo: euro 0,99 (e-Book); euro 9,99 (copertina flessibile).

Accattivante. Fin dalla copertina di Michela Muzzi (che seguo su Facebook) che, finalmente!, esce dai soliti cliché: lui e lei abbarbicati in vario modo. Lui rigorosamente a torso nudo (optional: madido di sudore / unto), lei spalmata su cotanta grazia di dio come l’edera.

Greta Donovan fa di mestiere il maggiordomo: un’attività che la famiglia si tramanda di generazione in generazione. Algida, professionale, imperturbabile, dotata di un’ironia sottile che ce la fa adottare subito.

Cliff Brewster, genio, ricco, nobile, gaudente. Ahi, direte voi, ecco la solita storiella: lui ha un torbido passato ed è un appassionato di bondage; lei è una verginella sprovveduta tutta casa e chiesa. Il solito clone delle Sfumature! A I U T O !

Rassicuratevi. Niente di tutto ciò che paventate. La vicenda (ok, il cliché è rispettato: il lieto fine ci sarà) è intricata: una lotta senza quartiere fra Cliff e questo maggiordomo (si può dire maggiordoma? Devo controllare la Treccani), che lo bracca come un segugio per distoglierlo dalle cattive abitudini. Lotta dura senza paura, da entrambe le parti. E senza esclusione di colpi. I dialoghi fra i due sono spassosi: personalmente, mi sono sentita come lo spettatore di una partita di tennis, con le parole che rimbalzavano nella pagina come palline impazzite.

I due protagonisti sono deliziosi; idem i personaggi secondari, l’aristocratica nonna, gli amici naïf di Greta, la famiglia di maggiordomi (ingessati ma…). Seguiamo con partecipazione e spasso le vicende ingarbugliate nelle quali si dibattono i nostri due.

Più indovinata la prima parte, più divertente, vivace, coinvolgente.