Maggie Chavez è in custodia cautelare con l’accusa di essere la complice del suo defunto marito Grant, ritenuto a sua volta colpevole di attività criminali connesse al traffico di stupefacenti. L’agente Joe Merino, in passato amico di Grant, si trova combattuto: Maggie prima di sposarsi è stata la sua donna, con la quale ha condiviso momenti indimenticabili di piacere e passione. Ora, pur di far luce sul coinvolgimento di Maggie, Joe è disposto a sedurla per ottenere le informazioni necessarie. Ma l’attrazione fra i due è incontrollabile e i piani di Joe rischiano di andare in fumo.

Titolo: Oltre il pericolo. The Seal’s Series.
Autrice: Lora Leigh.
Genere: Romantic Suspense.
Editore: Follie Letterarie.
Prezzo: euro 2,99 (e-Book). Pagine 138.

Per una volta, il mio parere fa a pugni (calma, gente!) con quello dell’Artiglio Rosa (Maria Teresa Siciliano, 27 maggio 2017), che ha assegnato cinque stelline al romanzo breve di Lora Leigh, con la seguente recensione:

Un bel racconto erotico * * * * *

Piuttosto diverso dalla solita narrativa della Leigh: innanzitutto la traduzione ci risparmia l’usuale turpiloquio, poi alle numerose scene di sesso si accompagna anche la capacità di approfondire i sentimenti dei protagonisti e ricostruire il complesso antefatto, sia sul versante giallo, sia su quello intimo.

Nel suo genere e nell’ambito di un racconto, molto bello.

Spiego le mie tre stelline rispetto alle cinque dell’Artiglio:

  • I protagonisti sono stereotipati. Li incontriamo a ogni romance / racconto di Lora Leigh. Lui è il maschio alfa che non deve chiedere mai; lei, per quanto navigata, ha sempre un afflato di virginale innocenza.
  • I cattivi sono così cattivi che di più non si può. Da Grant, infame come marito e come amico, alla banda di narcotrafficanti. Macchiette.
  • Sesso. Tanto e buono, ma ormai -quando Lora attacca- possiamo smettere di leggere e proseguire a memoria.

Può darsi che ne abbia letti troppi di romanzi / racconti di Lora Leigh, e che sia subentrata una certa stanchezza da assuefazione. Comunque, la signora sa scrivere e la traduttrice ha fatto un buon lavoro. E poi… c’è chi venderebbe la nonna per tre stelline!