UN SERIAL KILLER A MINNETONKA. ARRIVA L’FBI
JAXON DAVIS: MODUS OPERANDI COMPATIBILE CON LE PRIME DUE VITTIME
di Steve Rent
Minnetonka, 01 aprile 2016 – Jenny Holdman è la terza vittima di un serial killer. A confermarlo, questa mattina poco dopo le dieci, gli agenti Davis e Ward a seguito del ritrovamento del corpo senza vita della ragazza. Sul posto il procuratore distrettuale Daniel Jefferson che, avallando le ipotesi degli agenti, ha illustrato i punti in comune tra gli omicidi (CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ).
«Abbiamo contattato l’FBI» ha fatto sapere Jefferson, «perché questo caso rischia di scoppiarci tra le mani. Per il momento la loro presenza sarà solo di sostegno, ma non escludo un coinvolgimento più serio se il killer dovesse continuare a uccidere.»
Molte le polemiche a seguito di queste dichiarazioni, anche se il procuratore ha tenuto a specificare, in ogni caso, lo sforzo e l’attenzione profuse da parte delle forze dell’ordine impiegate sul campo.
«Non sto dicendo che non faremo di tutto per prendere quel bastardo» ha proseguito, «e proprio per questo abbiamo pensato di coinvolgere i federali: i vostri familiari sono al sicuro.»
Nonostante le rassicurazioni, però, molte sono ancora le persone preoccupate per le sorti della nostra comunità, e a renderlo noto c’è il portavoce del comitato genitori Fred Phelps.
«Ho piena fiducia nell’operato del detective Jaxon Davis, per il momento, ma ciò che appare evidente è la sua scarsa esperienza in materia. Noi tutti speriamo nell’arrivo dell’FBI e nelle loro competenze.»
Nessuna reazione da parte del detective della Omicidi che, nell’ambito della conferenza stampa organizzata questo pomeriggio, si è limitato a spiegare come il modus operandi dell’assassino risulti compatibile con i due omicidi con cui Minnetonka ha dovuto fare i conti dall’inizio di quest’anno.
Cauto anche il capo della Polizia George Coleman, che esclude con forza le voci che vorrebbero la presenza di una talpa all’interno della sua squadra.
«Purtroppo c’è stata una fuga di notizie che insospettisce, è vero, ma questo non significa assolutamente che ci sia qualche gola profonda tra di noi. Queste sono illazioni alle quali mi rifiuto di prestare orecchio!»
Proseguono intanto le ricerche sulle sponde del Lake Minnetonka alla ricerca di qualche indizio utile alle indagini, anche se per il momento nulla sembra far presagire una risoluzione in tempi brevi del caso.
I federali riusciranno davvero a fare luce su un mistero messo in ombra dall’incompetenza dimostrata finora? Che il serial killer sia uno di noi? Quando, questi e altri quesiti troveranno finalmente una risposta chiara?
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DAVIS: LASCIATECI LAVORARE
3 Persone stanno commentando questo elemento
Federica D.
Non capisco tutta quest’avversione per il detective Davis. È anche un figo!!! Rent, lascialo perdere!
O’Brian
Jenny era mia amica, non la dimenticherò mai. Cosa stanno facendo quegli idioti? Possibile che nessuno riesca a trovare quello stronzo? Che sta facendo Davis? Ho paura a uscire di casa!
LandonGreen1991
Sono certo che il detective Davis abbia ben chiaro l’obiettivo. Sta facendo tutto il necessario per trovare il colpevole, anche a discapito della sua vita privata. Soprattutto a discapito della sua vita privata… Ahimé!
Titolo: Prima della fine.
Serie: Davis&Green.
Autore: C.K.Harp.
Genere: Thriller.
Formato: ebook.
Prezzo: E. 3.40.
Editore: SelfPublishing.
Data di uscita: 14 febbraio 2017.
Dieci vittime e una ragazza rapita da pochi giorni. Un killer efferato che filma i propri omicidi beffandosi della polizia e dell’FBI, senza alcuna rivendicazione, senza alcun apparente motivo se non quello di essere uno psicopatico che gode dei propri crimini.
È questo il caso che sta facendo impazzire il detective Jaxon Davis, sezione omicidi di Minnetonka, a pochi giorni dal Natale. E c’è un ricordo, fra tutti, che lo spezza e lo fa vacillare, che crea nel suo cuore un’ombra mortale che rende difficile ogni pensiero coerente. Come pensare all’amore che prova nei confronti di Landon Green, giovane informatico –troppo giovane! – piombato nella sua vita in maniera inaspettata e pronto, sembra, a cambiare radicalmente ogni certezza, ogni muro costruito nel tempo. Quello stesso tempo che sembra scorrere troppo velocemente, senza pietà: come se non ce ne fosse mai abbastanza, come se passasse su ogni cosa e sempre nel momento sbagliato, trascinando con sé un sentimento sbagliato e impetuoso.
Come se l’amore chiedesse il permesso di entrare, quando decide di farlo…
C.K. Harp è uno pseudonimo. Di una donna? Di un uomo? Non è un segreto, se cercate bene non è affatto difficile capirlo. Eppure non è importante. Perché C.K.Harp è comunque un’identità ben definita, il lato oscuro di una persona che, arrivata sulla soglia della grande distribuzione, ha deciso di mollare tutto e ricominciare dal principio facendo ciò che ama. Senza costrizioni, limitazioni, paletti di sorta. Senza correre il rischio di essere snaturata. Scrivere è una vocazione, trovare il proprio genere d’appartenenza un lusso.
E divertirsi ed emozionarsi, poi, la chiave che consente di andare avanti senza scendere a patti con la moda o i cliché.
C.K.Harp scrive LGBT, thriller in chiave omosessuale senza distinzioni tra donne e uomini. Perché siamo persone, prima che sessi.
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