Stephanie Laurens, Redento dall’amore
Classic 1156 – Serie “I casi di Barnaby Adair”, Volume V.
Mondadori
“Un romanzo davvero intrigante!” (Romantic Times).
Sfuggito alla morte per miracolo, Malcolm Sinclair ha deciso di diventare un uomo nuovo e con l’aiuto di padre Roland riesce a rimettersi in forze e a tornare a casa dopo una lunga assenza. Pronto a svolgere qualunque compito il Fato gli riservi per espiare le sue colpe, col nome di Thomas Glendower, Malcolm accetta intorno a sé la delicata presenza di Rose che ormai da tempo vive con i figli nella sua dimora dove lavora come governante: una donna misteriosa e piena di fascino, per niente intimorita dal suo volto sinistramente sfigurato e anzi attratta dalla sua intelligenza. Presto Malcolm scoprirà che sarà il segreto passato di Rose a salvarlo, per virtù d’amore…
Note: REDENTO DALL’AMORE (Loving Rose: the Redemption of Malcolm Sinclair) è il quinto libro della serie dei Casi di Barnaby Adair (The Casebook of Barnaby Adair), dedicata alle indagini dell’omonimo investigatore privato, già apparso come personaggio secondario in alcuni romanzi della saga Cynster.
I precedenti romanzi della serie, LA STRADA DEL CUORE (Where the Heart Leads), I DIAMANTI DI FINSBURY (The Peculiar Case of Lord Finsbury’s Diamonds), UNA SFIDA PER IL CUORE (The Masterful Mr. Montague) e LE SCARPE DI LADY LATIMER (The Curious Case of Lady Latimer’s Shoes), sono già stati pubblicati ne I Romanzi – nr. 152 della collana I Romanzi Oro, nr. 18 della collana I Romanzi Perle, nr. 1141 e 1148 della collana I Romanzi Classic rispettivamente.
Ambientazione: Inghilterra, Londra, 1838 (epoca vittoriana).
Un romantic suspense * * * *
Non ho letto la serie per intero e quindi non so se Malcolm vi sia già comparso in precedenza. Ho comprato questo volume perché sono stata attirata dalla sinossi: mi piacciono i romanzi dove il protagonista è sfigurato, anche se qui il problema non sembra particolarmente grave (non parliamo poi della copertina). La prima parte rappresenta il nascere di una storia d’amore fra due protagonisti misteriosi, entrambi detentori di segreti importanti. Tanto più che per Malcolm si tratta anche di un itinerario di redenzione. Poi l’aspetto giallo prende il sopravvento in un crescendo di suspense fino alla conclusione finale.
Nel complesso mi è piaciuto.
Anne Gracie, Una volpe nel deserto
Classic 1157 – Serie “Devil Riders”, Volume III.
Mondadori
“Una voce sempre deliziosa e piena di fascino.” (Julia Quinn).
Gettarsi nella ricerca della nipote perduta dell’anziana lady Cleeve è davvero la scusa perfetta per sfuggire a un matrimonio combinato. Così, Rafe Ramsey parte per l’Egitto sulle tracce della ragazza scomparsa sei anni prima, della quale possiede soltanto un ritratto. Quando finalmente rintraccia la bellissima e selvaggia Ayisha ne subisce il fascino, e ben presto capisce di desiderarla per sé. Scopre allora che la ragazza nasconde un segreto che le impedisce di tornare in Inghilterra, qualcosa di molto più grave di un fidanzamento imposto! Ma l’animo battagliero di Rafe non può arrendersi, e niente impedirà al giovane di fare di lei la sua amata sposa.
Note: UNA VOLPE NEL DESERTO (To Catch a Bride) è il terzo romanzo della serie Devil Riders, che narra le vicende di un gruppo di soldati reduci dalle guerre napoleoniche.
I romanzi precedenti della serie, LA PRINCIPESSA RAPITA (The Stolen Princess) e LADY DEI DESIDERI (His Captive Lady), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Classic – nr. 1135 e 1149 rispettivamente.
La serie proseguirà con “The Accidental Wedding”, di prossima pubblicazione.
Tra le altre opere di Anne Gracie già pubblicate in precedenza da Mondadori nella collana I Romanzi Classic, ricordiamo IRRESISTIBILE LIBERTINO (The Perfect Rake), L’ADORABILE TENEBROSO (The Perfect Waltz), ADORABILE SCONOSCIUTO (The Perfect Stranger) e IL BACIO PERFETTO (The Perfect Kiss).
Ambientazione: Inghilterra + Egitto, 1817-18 (periodo regency).
Un bel romanzo * * * *
Romanzo ampio e complesso, all’insegna dell’amore e dell’azione. Buono il ritmo narrativo. Forse un po’ favolistica la conclusione, secondo la caratteristica specifica della serie.
Non molto appropriati né il titolo né la copertina.
Karen Hawkins, Il visconte innamorato
Classic 1155 – Mini Serie (due volumi) “Just Ask Reeves”, Volume II.
Mondadori
“Emozioni e suspense per un finale sorprendente.” (Publishers Weekly).
Dopo una vita da bandito, Christian Llevanth ha ereditato il titolo di visconte e può vendicarsi del duca di Massingale che ritiene abbia provocato con un’infamante accusa, tanti anni prima, la morte di sua madre. Scaltro e galante, Christian capisce che l’unico modo per accedere alla dimora del vecchio duca è ingraziarsi sua nipote, la bella e innocente Elizabeth. Ma i suoi piani si complicano quando la passione che nasce tra loro lo spinge involontariamente a compromettere la giovane lady. L’amore sbocciato improvviso sembrerebbe aprire la strada al matrimonio, anche se i sotterfugi di Christian e l’inesorabile ombra del passato rischiano di rovinare tutto…
Note: Con IL VISCONTE INNAMORATO (Her Officer and Gentleman) si conclude la miniserie “Just Ask Reeves”, così chiamata dal nome del maggiordomo che svolge un ruolo determinante in entrambi i romanzi.
Il suo prequel è CAPITANO DEL MIO CUORE (Her Master and Commander), già pubblicato nella collana I Romanzi Classic – nr. 1108.
Tra le opere di Karen Hawkins già pubblicate in precedenza da Mondadori nella collana I Romanzi Classic, ricordiamo UN’AVVENTURA DA RICORDARE (An Affair to Remember), CONFESSIONI DI UNA CANAGLIA (Confessions of a Scoundrel), INTRIGHI D’AMORE (How to Treat a Lady), LA SPOSA SCOZZESE (And the Bride Wore Plaid), LA LADY IN ROSSO (Lady in Red), PIACEVOLE SBAGLIO (The Abduction of Julia), FINALMENTE SPOSA (A Belated Bride) e IMPRESA DI SEDUZIONE (The Seduction of Sara).
Ambientazione: Inghilterra, 1810 circa (periodo regency).
Mah! *
Scritto undici anni fa, il romanzo mi pare davvero desolante. Per quanto riguarda il filone erotico, ma davvero le cose nel 1810 potevano sfuggire di mano fino a quel punto in quella situazione? Andiamo! E personalmente, al posto della protagonista, mi sarei sentita usata e perfino offesa.
Se d’altra parte consideriamo la vicenda gialla, si resta basiti per l’idiozia di quasi tutti i personaggi. Per cui l’unico elemento valido resta Reeves. Però il merito non è della Hawkins, ma tutto di Wodehouse.
Le recensioni de L’Artiglio Rosa (Maria Teresa Siciliano – Matesi)
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