Firenze, Berlino, Milano, Pomerania 1865-66
L’incontro con Fiammetta Dorini, l’irriverente e ribelle figlia del Presidente del Senato, è la miccia che infuoca il cuore del disciplinato e severo Capitano prussiano Alexander von Rosenfeld. In un clima di complotti, tradimenti e battaglie, Fiammetta e Alexander si amano, si allontanano, cambiano, lottano mentre la terza guerra d’indipendenza scurisce di cupi presagi il cielo di Firenze, capitale del neonato Regno d’Italia. I politici italiani sono disposti a qualsiasi sacrificio per ammantare di tricolore il leone della Serenissima, liberando così il Veneto dal giogo austriaco e i due innamorati si troveranno a mischiare le loro vite alla grande storia italiana.
La fiamma del ghiaccio è il quinto di una serie che si pone come ambizioso progetto quello di ripercorrere le tappe che portarono all’Unità d’Italia:
L’Arabesco (i moti carbonari del 1820-21 e i moti del 1830-31).
Lupo di Primavera (i moti del 1848, la guerra persa del Piemonte, e la Repubblica romana).
La gran dama (le trame cavouriane, la guerra di Crimea e l’alleanza con la Francia di Napoleone III).
Il pugnale e la perla nera (la situazione nel sud Italia, la spedizione di Pisacane e poi l’annessione al Regno d’Italia con la spedizione dei Mille).
La fiamma del ghiaccio (la terza guerra d’indipendenza, con l’annessione del Veneto, l’alleanza con la Prussia in funzione anti austriaca, la battaglia di Custoza e di Lissa e il passaggio della Venezia da austriaca a italiana per mano della Francia).
La difficoltà in questo come anche negli altri libri è sempre stata quella di piegare la trama alla storia e di bilanciare l’una e l’altra in modo che protagonista fosse la storia d’amore, non il contesto storico, ma che questo risultasse comunque il più possibile veritiero.
Ogni volta è come prendere una lente d’ingrandimento attraverso cui guardare gli eventi storici: brulicano tra le pieghe della storia milioni di piccole vite colme di amori, sentimenti, fatti che hanno la dignità per diventare protagonisti di romanzi veri e propri.
Le mie storie sono immaginarie, i protagonisti sono solo ispirati dalla realtà, perché sono frutto della mia immaginazione. Certo, potrebbero essere esistite storie simili. È questo che mi piace tanto fare: intrecciare la fantasia alla realtà come in ogni romance storico che si rispetti.
In questo libro è stato difficile creare personaggi che fossero in contrasto anche nel carattere: ribelle, impulsiva e capricciosa lei. Coraggioso, ardimentoso ma timidissimo lui, che è un ufficiale prussiano cresciuto a pane e disciplina. Renderli complementari è stata una splendida sfida sullo sfondo di un’ Europa lanciata verso la modernità.
Media di cinque stelline per le recensioni (N.D.R.).
1821 – 1831 Firenze – Torino
Tra l’incantevole Contessina Alida Alabardi, toscana di padre piemontese, e il fascinoso Marchese Raffaele della Spada, suddito sabaudo con tendenze liberali, scatta da subito una scintilla difficile da tenere sotto controllo. Lei è giovane, appassionata di politica e fedele alla casata austriaca degli Asburgo Lorena che guida il Granducato di Toscana. Lui è un nobile furfante, una testa calda, consigliere personale dei Savoia che preme perchè avvengano dei cambiamenti decisivi in Piemonte. In un’Italia risorgimentale scossa da mille tumulti, tra i magnifici scenari di una Firenze ottocentesca e le ambizioni politiche di Torino, si snoda la storia d’amore di due intelletti affini, due anime che si appartengono.
Un omaggio alla Grande Storia dell’Italia, troppo spesso dimenticata, ricca di episodi grandiosi e personaggi dalle vite rocambolesche.
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1848-1849, Regno di Sardegna – Stato Pontificio – Regno delle due Sicilie
Un incrocio di sguardi basterà a cambiare il destino di Sebastiano della Spada e Francesca Mastai Ferretti. Lui, nobile di antico lignaggio, occhi magnetici e fisico atletico, amico fraterno di Vittorio Emanuele di Savoia, si batte per un’Italia unita. Lei, la pupilla di Papa Pio IX, bellezza minuta dall’animo candido e la mente brillante, è costretta a fuggire da una città, Roma, che ha cacciato Sua Santità per sperimentare la laicità della Repubblica romana in seguito alla guerra scatenata proprio dal Re Savoia. Saprà il Conte Sebastiano della Spada Alabardi, erede del marchesato di Monteverde, scegliere tra l’ubbidienza al suo sovrano e la passione sfrenata per l’incantevole marchigiana nipote del Papa? E lei si abbandonerà senza resistenze all’amore o si incamminerà alla ricerca di una sua identità? Sullo sfondo delle rivolte della “primavera dei popoli” che sconvolsero l’Europa e l’Italia, un racconto d’amore contrastato, una storia di passioni politiche che coinvolge alcuni dei grandi personaggi che hanno costellato le vicende italiane.
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1851, Torino.
All’incantevole sedicenne Matilde Stazzei basta un solo ballo per innamorarsi del Conte Gherardo Ostriani, dongiovanni e affascinante tessitore di trame politiche tra il Regno di Sardegna e la corte imperiale francese. Per tre anni lo ama silenziosamente e mentre gli uomini le cadono ai piedi, attratti dalla sua mirabile bellezza e dal patrimonio del padre, lei sogna di perdersi di nuovo tra le sue braccia. Il suo desiderio pare diventare realtà quando viene scelta per essere la futura Contessa Ostriani. Eppure Gherardo non è il principe azzurro che ha popolato le sue fantasie e la giovane è costretta a fare i conti con il muro che il bel Conte le oppone. Matilde, determinata e fedele ai suoi sentimenti, darà inizio alla battaglia più faticosa della sua vita: conquistare il cuore di suo marito. Il racconto di un amore che sboccia e cresce tra le ambizioni unitarie del Regno di Sardegna guidato dai Savoia e l’edonismo della corte imperiale francese di Napoleone III. Intrighi, tradimenti e passioni sullo sfondo della grande storia risorgimentale italiana.
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1849-1863 Firenze – Moravia – Napoli
Per la piemontese Marchesina Giovanna della Spada di Monteverde e il napoletano Principe Filippo Vattilieri di San Garlizio innamorarsi è questione di un battito di ciglia. Ma la magnifica diciassettenne fedele ai Savoia non calcola che, cadendo ai piedi di un suddito del Re Borbone Ferdinando II, mette a rischio gli ideali risorgimentali per i quali la sua famiglia ha sempre combattuto.
Intanto l’Europa è scossa da una Primavera dei popoli che vede trionfare l’Impero austriaco e la Penisola italiana è costretta a chinare la testa di fronte al colosso imperiale.
Mentre quel fascinoso sbruffone di Filippo, portavoce del sovrano del Regno delle due Sicilie nel Granducato di Toscana, è pronto a mettersi contro i Marchesi della Spada per poter sposare la sua Ninetta, un potente Duca austriaco comincia a dettare legge sulle loro vite. Il Principe di San Garlizio si ritrova costretto a scegliere tra la fedeltà al suo Re e un amore che pare destinato a dissolversi nel nulla tra intrighi politici e allontanamenti forzati. Le loro speranze di felicità sembrano sfumare costringendoli a radicali cambiamenti.
Sullo sfondo di un’Italia risorgimentale piena di contraddizioni, un romanzo che concede la parola a chi ha perso la guerra, a chi aveva un patriottismo differente da quello italiano, a chi non voleva abbandonare la propria identità.
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