Il Mantou, spesso chiamato anche pane/panino cinese al vapore, è un tipo di focaccia al vapore originaria della Cina. Viene spesso mangiato come piatto base nelle regioni settentrionali della Cina, dove si coltiva il grano al posto del riso. (Wikipedia)
Allora, avrete bisogno di: 200 gr di farina (io faccio metà 0 e metà 2, anche se l’originale prevede solo 0, ma io sono salutista), 120 gr di acqua tiepida, un cucchiaino di lievito madre secco + un altro mezzo cucchiaio (poi vi spiego), 20 gr di zucchero bianco, 20 gr di olio di semi. Un sacco di ricette in Italia prevedono il sale, ma non lo consiglio; nello Yunnan non ci mettono nemmeno lo zucchero, per dire.
Insomma, unite le farine e lo zucchero più il mezzo cucchiaino di lievito. In un bicchiere unite l’acqua all’olio e scioglieteci dentro il cucchiaino di lievito, poi unite tutto e fate una palla. Trucco: per non farvi appiccicare la pasta alle mani, ungetevi la mano con l’olio. Non aggiungete più farina altrimenti l’impasto viene troppo duro.
Fate lievitare per un paio di ore, poi mettete la farina sul tavolo, fate un salsicciotto con la pasta e dividete in sei. Preparatevi 6 striscette di carta forno, vi serviranno per metterle sotto a ogni palletta di impasto. Fate riposare 20 minuti.
Ora avete due opzioni per cuocere: chi ha la vaporiera mette i mantou là e sa già come procedere; chi non ce l’ha, mette dell’acqua a bollire in una padella, ci mette sopra la griglia del microonde (la vedete nella foto 3), depone sopra con delicatezza le pallette di pasta e poi copre tutto con uno scolapasta e un canovaccio pesante (come nella foto appresso). Accortezza: cuocete a fuoco basso, altrimenti la pasta si dilata e deforma e vengono le pizzette.
Cottura: mah. Le ricette riportano 12 minuti, ma per me stiamo sui 25 minuti circa per la vaporiera e 35 con la griglia.
Al tatto, l’impasto non deve essere appiccicoso, attente a non ustionarvi per capirlo…
Spegnete il fuoco, scavicchiate piccoli spiragli per far uscire il vapore, ma non del tutto altrimenti i panini si afflosciano.
Dopo 5 minuti, levate tutto dalle vaporiere, e girateli a testa in giù per lasciar asciugare la parte sotto che sarà un po’ umida.
Ho imbottito i mantou con la marmellata di mele (vedere la ricetta del 2 ottobre) e li abbiamo mangiati per merenda.
Con lo stesso impasto, come vedete, si fanno pure i Baozi, ma quelli ve li spiego un’altra volta.
Federica D’Ascani, cuoca per necessità (gli uomini di casa mangiano come bufali al pascolo) e per intolleranze varie, è in realtà una editor molto quotata e una scrittrice raffinata. QUI, potete dare un’occhiata ai suoi libri.
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