E siamo arrivati alle cotolette che tanto amiamo, ma che in quanto lattosanti sfigati non possiamo mangiare.
Volete sapere una cosa? Sono facili da fare… e possiamo anche farcirle con prosciutto e formaggio.

Ingredienti:
1 petto di pollo intero.
1/2 fette di capocollo o prosciutto crudo per ciascuna fettina ricavata.
1 quadretto di provolone per ciascuna fettina ricavata.
1 uovo.
Amido di mais q. b.
Pangrattato a grana grossa q. b.
Sale e pepe q. b.
Olio evo q. b.

Procedimento:
Prendiamo un bel petto di pollo intero. Potremmo pure prendere quello già tagliato in fettine, ma costa di più: why dovremmo?! Con un attimo di attenzione si taglia.

E quindi lo facciamo: ricaviamo delle fettine. Se vedete che sono un po’ spesse, appiattitele con il batticarne. Non lo avete? Arrangiatevi con altro; in cucina trovate di sicuro qualcosa che fa al caso vostro. Io ho usato il pestello del mortaio. Insomma, spianamo ‘sto petto di pollo!

Su una metà di ciascuna fettina mettiamo un paio di fettine di capocollo o prosciutto crudo. Pure il cotto è ok, ma il sapore cambia (e non in meglio). Sopra, un bel quadrato di provolone, che come sappiamo è naturalmente senza lattosio. Sovrapponiamo la metà libera della fettina su quella farcita cercando di fare aderire i bordi tra loro.

Passiamo la nostra cotoletta nell’amido di mais, quindi nell’uovo sbattuto (con due cucchiai di latte dentro) e poi nel pangrattato a grana grossa mescolato a un po’ di sale e pepe (quest’ultimo, ovviamente, solo se ci piace). Io, come sempre, uso quello che ha la curcuma.

Disponiamo le cotolette farcite su una teglia foderata di carta forno, irroriamo con dell’olio evo e inforniamo a 180 gradi per 30 minuti circa.

Ve l’ho già detto che sono buone?

Federica D’Ascani, cuoca per necessità (gli uomini di casa mangiano come bufali al pascolo) e per intolleranze varie, è in realtà una editor molto quotata e una scrittrice raffinata. QUI, potete dare un’occhiata ai suoi libri.