EDITORE:
Salani Romanzi.
PAGINE: 476.
PREZZO: euro 14,36 (scontato del 15% su vari siti); euro 9,99
(ebook).
Londra. È notte fonda
quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone
del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia
il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di
affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all’ufficio
di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una
gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per
lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso
significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta
a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta
la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo
scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l’ha
schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per
mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile
abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso
di Mayfair, ai gremiti pub dell’East End, si rivela protagonista assoluta,
ipnotica e ricca di seduzioni. Robert Galbraith è uno pseudonimo di J.K.
Rowling, autrice della serie di Harry Potter e de “Il seggio
vacante”.
“Robert Galbraith ha
scritto un libro estremamente godibile con un protagonista affascinante,
Cormoran Strike, che rivedremo di certo in altri romanzi. Lo stile è incalzante
e pieno di suspense. Per di più, Strike e la sua assistente Robin sono una
squadra che il lettore sarà ansioso di ritrovare all’opera”. The New York Times
“Il richiamo del
cuculo è la dimostrazione che la grande fiction ha sempre un tocco di magia”.
Usa Today
“Raramente emerge un
investigatore privato in grado di catturare con forza l’immaginazione. Eccolo:
Robert Galbraith ha un tocco da maestro nel descrivere Londra e farci
innamorare di un nuovo eroe”. Daily Mail
“Il richiamo del
cuculo è un grande libro? La risposta è semplice. Sì. È straordinario”. Chicago
Tribune
“Un romanzo
scintillante ambientato nel mondo spregiudicato di stilisti e modelle”. The
Times

Niente maghi, scomparse le bacchette magiche e gli
ippogrifi, J. K. Rowling questa volta si colora di giallo.
Mi sono chiesta il perché dello pseudonimo, poi mi sono
detta che forse Rowling voleva essere letta e giudicata per questo libro e non come autrice della
serie famosa di Harry Potter.
Ci troviamo di fronte ad un romanzo leggibile,
scorrevolissimo: il mestiere è saldo nelle mani dell’autrice. La trama è un po’
convenzionale (l’assassino lo scopriamo prima di Cormoran Strike), ma in grado di
tenerci incollati alla pagina. Come sempre, Rowling eccelle nel tratteggiare i
personaggi e nel farceli amare incondizionatamente. Magia…
Cormoran Strike è nel nostro cuore e lì rimane: non è il
solito macho sciupafemmine, ha lasciato in Afghanistan l’innocenza e un pezzo
di gamba, è sovrappeso, pericolosamente vicino alla quarantina. Una specie di
gigante con un cervello finissimo e capace di forti sentimenti. Questo caso è l’occasione
che attende, ormai quasi privo di speranza, per risollevarsi dalla rovina
economica e professionale. Diventa, però, un’ossessione che lo spinge a scavare
sempre più a fondo in quel mondo rutilante dell’alta moda, in quella famiglia
apparentemente perfetta.
Gli fa da spalla Robin, un bel personaggio femminile. Entrata
in quell’ufficio squallido con l’intenzione di rimanervi solo una settimana,
alla fine della vicenda la vediamo sistemata con un lavoro che la rende più un’assistente
che una segretaria che risponde al telefono e smista la posta. Fra lei e
Cormoran si crea una bella coppia di investigatori, anche se noi pensiamo già
di buttare da una finestra il fidanzato di Robin…
Terzo protagonista della storia è Londra: una città
sfavillante e crudele, con quartieri per ricchi e ricchissimi e slums
miserabili. Rowling ci porta in giro per strade e pub, per giardini e parchi, ci
fa conoscere il gusto della birra di Cornovaglia (la preferita di Cormoran).
Un accenno all’ottima traduzione di Angela Ragusa e
Alessandra Casella.
In conclusione, credo che altre avventure attendano Cormoran
e Robin: le leggeremo con piacere.
Quattro stelline.