Torno indietro di ben 25 anni, ne avevo solo 13 ed ero in terza media.
Ricordo ancora tutto nitidamente.
Entrò la professoressa di italiano con un bando di concorso per le scuole: il tema era raccontare il proprio paese.
Ricordo che provai eccitazione, il senso di sfida mi stuzzicava e, allora, decisi di rimboccarmi le maniche e mettermi al lavoro.
Nei giorni seguenti raccolsi diverse informazioni dagli abitanti del paese e nacque il racconto “Fossalta: il paese in cui vivo”. Ero orgoglioso soprattutto perché avevo potuto parlare della mia “terra” e dei suoi abitanti.
Come andò a finire?
Dopo un po’ di tempo, ora non ricordo di preciso quanto, la stessa insegnante portò in classe il quotidiano nel quale erano riportati i nomi dei cinque vincitori, tra cui c’ero pure io. Fu una grandissima emozione, anche perché ero stato l’unico di quella scuola a vincere il premio (gli altri quattro appartenevano ad altre scuole della provincia) e ho vive nella mente le facce contente degli altri studenti, realmente felici che almeno uno di noi avesse vinto (questo aspetto dovrebbe farci riflettere, eh).
Ci fu poi la cerimonia di premiazione alla quale partecipai con i miei genitori e il premio ricevuto fu il “Carlino d’oro”, più la primissima copia del quotidiano, visto che il concorso era stato indetto dal quotidiano “Il Resto del Carlino”.
Che bel ricordo… grazie di avermi dato la possibilità di riviverlo.
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