“LANZAROTE NO ES MI TIERRA, PERO ES TIERRA MÍA.”
Cosí diceva lo scrittore José Saramago.
Perché quest’isola ti entra dentro e, anche se non ci sei nato, alla fine ti fa pensare che possa essere anche un po’ tua.
Non è facile Lanzarote. La si ama o la si odia, senza vie di mezzo. È spoglia, ruvida, selvaggia. E ha una storia di eruzioni e vulcani che, nel corso dei secoli, ne hanno cambiato la fisionomia più di una volta, donandole quell’aspetto un po’ marziano che conosciamo oggi.
Quando guardo fuori dalla finestra della mia cucina posso vedere la formazione geologica più antica di qui: il massiccio de Los Ajaches. Patrimonio archeologico in cui si trovano testimonianze dei primi abitanti dell’isola, rappresenta la nascita di Lanzarote, il momento in cui emerse dal fondo dall’oceano insieme alle sue sorelle.
Le eruzioni vulcaniche hanno modellato il paesaggio, creando luoghi meravigliosi da visitare, ma anche spazzando via paesi interi e causando la morte di diverse persone. Uno dei più conosciuti e violenti episodi eruttivi ebbe avuto luogo nel XVIII secolo, e fu documentato dall’allora parroco di Yaiza, Andrés Lorenzo Curbelo.
“El día primero de Septiembre de 1730, entre nueve y diez de la noche, la tierra se abrió de pronto cerca de Timanfaya, a dos leguas de Yaiza. En la primera noche una enorme montaña se elevo del seno de la tierra y del ápice se escapaban llamas que continuaron ardiendo durante diecinueve días.”
(Il 1 settembre 1730 tra le nove e le dieci di notte la terra si aprì improvvisamente vicino a Timanfaya, a due leghe da Yaiza. La prima notte un’enorme montagna si levò dal seno della terra e delle fiamme uscirono dall’apice e continuarono a bruciare per diciannove giorni.)
In un effetto domino, nuove aperture si formarono, producendo masse di fumo nero, ceneri e lava. Questa catena di eruzioni, con arresti e riprese, si protrasse fino al 1736 per poi fermarsi per quasi un secolo quando, nel 1824, l’attività vulcanica riprese durante tre mesi interi.
Da allora i vulcani di Lanzarote sono rimasti in silenzio e le montagne del fuoco sono addormentate.
Il parco nazionale del Timanfaya, dichiarato dall’ Unesco riserva della biosfera, è diventato una delle principali attrazioni turistiche dell’isola. Una escursione guidata permette di attraversare i luoghi delle prime eruzioni, muovendosi in un mare di lava solidificata, in un paesaggio che ti toglie il fiato.
La potenza della natura è percepibile distintamente nel calore che il cuore del vulcano fa emergere in superficie, scaldando la terra sotto ai piedi dei visitatori. A una profondità di soli dieci metri sotto al suolo le temperature raggiungono infatti i 300 gradi, permettendo di assistere a dimostrazioni di termodinamica con straordinari geyser di vapore e di mangiare delle pietanze cucinate direttamente con il calore del vulcano.
Avete mai sentito parlare dell’effetto Lanzarote? Se non sapete di cosa sto parlando vi consiglio di provare a scoprirlo. Vi assicuro che resterete, come me, incantati.
Some places in the world are special. Have you ever heard about the Lanzarote Effect?
Legend says that if you wake up the Volcano, strange phenomena will happen. And people say you will be transported to another universe. You will go to places usually reserved for dreams. […] And if you look close enough they say the island itself will speak to you.
So if you hear the whisper of the Tabaiba tree, if you listen carefully, they say you will even hear music coming from the earth. […] if you’re brave enough, they say you will reach the edge of the world. And if you contemplate the sun long enough to see it vanish they say you will just disappear…
(Ci sono luoghi nel mondo che sono speciali. Hai mai sentito parlare dell’Effetto Lanzarote?
La leggenda narra che se risvegli il vulcano, accadranno strani fenomeni. E la gente dice che sarai trasportato in un altro universo. Andrai in posti normalmente riservati ai sogni. […] E se osservi abbastanza da vicino, dicono che l’isola stessa ti parlerà.
Quindi, se ascolti il sussurro dell’albero Tabaiba, se ascolti attentamente, dicono che sentirai persino la musica che proviene dalla terra. […] se sei abbastanza coraggioso, dicono che raggiungerai il limite del mondo. E se contempli abbastanza a lungo il sole per vederlo scomparire, dicono che semplicemente svanirai…)
RIVAL TEAM è l’ultimo romanzo della coppia prolifica.
Il rapporto tra noi è una dannata partita. Se abbasso la guardia, finirò di nuovo vittima delle sue tattiche sleali.
Perché Jax non si ferma davanti a niente.
Gioca duro, gioca sporco. E vince sempre.
JAX
Sono l’attaccante di punta dei Thunder Bay Gladiators.
Mi piace vivere al massimo, schiacciare gli avversari e creare scandali. Rispettare le regole non è proprio il mio stile.
Dopo l’ennesimo casino, sono ospite a casa del mio migliore amico, costretto a stare a stretto contatto con sua sorella Camille.
Io e lei apparteniamo da sempre a due squadre avversarie: siamo la brava ragazza e il pessimo soggetto.
Il suo passatempo preferito è criticarmi, il mio hobby è irritarla.
È così perfettina che mi viene voglia di portarla sulla cattiva strada.
Ma il gioco tra noi si è fatto pericoloso, perché Cami è off limits. L’unica donna che non posso avere.
E poi non sono il tipo giusto per lei.
Devo starle lontano. Non intendo trascinarla con me nel buio.
CAMILLE
Sono tornata a Thunder Bay per aiutare la mia famiglia in un momento difficile.
Non ho tempo da perdere con Jax LeBlanc.
È egocentrico, incline a finire in mezzo a risse scatenate per un nonnulla, arrogante. Noto per avere un passato difficile e un presente troppo pieno di privilegi.
Insomma, è un maledetto campione di Lacrosse.
Eppure ieri sera sono stata con lui.
Un errore madornale. Un disastro su tutta la linea.
Dovrei fingere che non sia mai successo e andare avanti per la mia strada.
Ma perché continuo a sentire addosso il tocco delle sue labbra?
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Pamela Boiocchi scrive a quattro mani con Michela Piazza. La lontananza (quattromila chilometri) non impedisce loro di lavorare insieme.
Pamela è un’esperta di lingue e letterature straniere.
Ha creato con la collega un’agenzia di servizi editoriali e lavora come editor e writing coach.
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