“Il Pane dei Morti”, di Luigi Carrozzo
Il male torna sempre.
Nascondersi non serve a niente.
Questa è la storia di una famiglia. Un padre, una madre, un figlio. Tutti nascondono un segreto, tutti tradiscono, tutti mentono.
Giorgio, il padre, ha avuto un passato turbolento che nessuno conosce e teme che prima o poi possa riemergere.
Ilaria, la madre, ha un giovane amante e per lui è pronta ad abbandonare l’ignaro marito.
Nicholas, il figlio, ha fatto una promessa a suo padre: tenersi alla larga dal vecchio casolare. Anni prima è stato il teatro di una tragedia in cui hanno perso la vita in modo orribile sei ragazzi. Nicholas non tiene fede alla parola data e da quel momento niente sarà più come prima: suo malgrado ha risvegliato il Male.
Questa è la storia di una famiglia. Tutti nascondono un segreto, tutti tradiscono… Non sanno che presto qualcuno metterà fine alle menzogne, qualcuno che ha sete di sangue.
“Il Sigillo di Lucifero”, di Mariachiara Moscoloni
Barocco: una bizzarra
coincidenza fra arte e magia.
Roma 1656 – Il pittore Salvator Rosa è appena fuggito da Firenze e dalla protezione dei Medici perché non vuole più piegarsi agli ordini di ricchi committenti. Le sue “magherie”, dipinti raffiguranti streghe e rituali magici, catturano la curiosità della regina Cristina di Svezia, appassionata di alchimia ed esoterismo. Grazie all’appoggio della sovrana e a quello del papa Alessandro VII, l’artista viene introdotto in un cenacolo di intellettuali riunito a palazzo Corsini. Ne fanno parte personaggi di spicco dell’epoca fra cui gli eterni rivali Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, il gesuita Athanasius Kircher, il marchese Massimiliano Palombara, la strega Giulia Tofana.
Roma 2018 – Raul Varelli, artista ricco e affermato, ammiratore di Salvator Rosa, scopre per caso l’esistenza di una consorteria che riunisce i discendenti dell’antico cenacolo: la bottega di antiquariato Kazianian, gestita da Michele Michaelis, un esperto conoscitore di arte barocca e di film argentiani, e dall’affascinante figlia Fiammetta, sembra nascondere più di un segreto.
Il Sigillo di Lucifero accompagna il lettore attraverso luoghi dimenticati o irrimediabilmente perduti della Città Eterna, come il gabinetto delle meraviglie di Athanasius Kirker, il laboratorio alchemico di Villa Palombara, Il Santuario Isiaco sulle pendici del Gianicolo e, fra salti temporali, antiche leggende e simboli misteriosi, svela una versione singolare di Roma, solitamente accessibile ai soli “addetti ai lavori”.
“Dall’asfalto alle stelle”, di Antonella Malvezzo
Una bellezza che corrode l’anima,
un volo infinito dall’asfalto alle stelle.
Non è facile crescere al Cep, un quartiere popolare sulle colline di Genova, dove si è tutti figli dello stesso destino e della stessa madre disperata, dove ci si contamina a vicenda. E se hai sedici anni, un corpo che sta cambiando e la voglia di urlare al mondo che non va tutto bene, non puoi far altro che farti adottare dalla strada.
Lo sa bene Ambra, che per la voglia di trasgredire, o forse solo di cercare se stessa, incontra Spada, temuto e rispettato tra i casermoni grigi del Cep. Ostilità e sospetto, ma anche un’attrazione dalla quale sembra impossibile scappare; le paure di chi all’apparenza ha tutto, il bisogno di chi è nato senza nulla. Questa è la storia di un amore dolce e tragico e di un gruppo di amici che finiranno per diventare una famiglia. Perché c’è un’unica via per guarire dai dolori del passato e guardare con speranza al futuro, ma soprattutto per percorrere insieme quella strada chiamata “vita”.
“U-666”, di Fabrizio Fortino
Nelle fredde e oscure profondità degli abissi,
nessuno può sentirti urlare.
Anno 2017. La nave oceanografica russa Nadezhda durante una missione di routine in Antartide, intercetta uno strano segnale audio e la presenza di un misterioso relitto sommerso a poche miglia dalla costa. Anna e Anatoliy, membri dell’equipaggio, intuiscono immediatamente di trovarsi di fronte a qualcosa di inaspettato che segnerà per sempre le loro vite, ma nessuno di loro può lontanamente immaginare quale realtà si celi tra i gelidi abissi della baia di Muhling Hiffman.
È il 1942 quando il Kapitanleutnat Josef Lüth, asso dei sommergibilisti ed eroe di guerra, distaccato nella propaganda nazista, viene incaricato di guidare l’U-666 proprio verso quelle stesse misteriose acque antartiche, destinazione: Base 211. Con lui, oltre al suo equipaggio, salperanno il maggiore Herman Kurtz, ufficiale delle SS, tre uomini della sua scorta e un riluttante archeologo italiano, Eno Sartori. Il loro compito è scortare nei laboratori della Base 211 una delle più inquietanti scoperte del Reich: un arcano manufatto proveniente dalla mitologia ellenica. Per gli uomini dell’U-666, ignari del prezioso e inquietante carico che hanno a bordo, ben nascosto in una cassa di legno e sorvegliato giorno e notte, è solo una bizzarra missione ai confini del mondo, per Kurtz e Sartori è il viaggio che coronerà i loro sogni di gloria. Nessun altro, a parte loro, ne conosce e comprende il valore e la pericolosità, neppure Josef Lüth che ben presto si troverà ad affrontare un nemico molto più inquietante e subdolo dei cacciatorpedinieri inglesi cui è abituato.
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