Dopo dodici anni Domenico Scorza è tornato a casa. Ha portato con sé due figlie piccole e un passato da medico. Una lunga serie di lutti gli ha fatto guadagnare il titolo di marchese e capo di una estesa famiglia di parenti e lontanissimi consanguinei, di cui lui è ora l’unico responsabile. Per non parlare delle dozzine di domestici, non tutti efficienti e necessari, che dimorano nell’antico Palazzo Scorza. Peccato che la situazione finanziaria non sia all’altezza di questa apparente magnificenza. Il palazzo è quasi in rovina, le tenute non riescono a riempire neppure la dispensa per non parlare delle casse e mantenere tutte quelle persone è un dovere che ormai incombe su Domenico, che lo voglia o no. E qual è il sistema più rapido per rimpinguare le finanze della casa, se non un ricco, anzi ricchissimo matrimonio? C’è già una candidata ideale: Anna Laura Giuliani, figlia di un ricco mercante, bella, distinta, abbastanza matura da essere la moglie adatta di un vedovo con due figlie. È sicuramente una soluzione adeguata ai problemi di Domenico, la più razionale. È il matrimonio perfetto. Non sempre però le cose sono esattamente come sembrano e una delusione può essere dietro l’angolo. E talvolta il cuore può pensarla diversamente dalla ragione, dai libri dei conti e perfino dalla moltitudine di parenti in ansiosa attesa di veder rinascere i fasti della famiglia. Talvolta, il cuore può desiderare solo… Susanna.
E il cuore, si sa, ha le sue ragioni che la ragione non conosce…

Titolo: Il matrimonio perfetto.
Autrice: Roberta Ciuffi.
Genere: Romance storico.
Editore: Self-Publishing.
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Lasciamo la presentazione del romanzo all’autrice, Roberta Ciuffi (QUI i suoi libri).

Un Matrimonio Perfetto è stato il mio primo romanzo pubblicato, nel 1997. Era già un po’ di tempo che scrivevo romance, ma senza riuscire a trovare una direzione precisa tra un romance vero e proprio e un insieme un po’ confuso di dramma, storia patria e sentimento, espresso in un linguaggio che a distanza di circa venticinque anni posso ben definire ampolloso, quasi tentassi di richiamare il modo di esprimersi dell’epoca. Tentativo che da Un matrimonio in poi ho decisamente, definitivamente abbandonato.
Naturalmente, non ottenevo molto successo.
Mi venne in mente una storia semplice, veloce, in un ambiente aristocratico romano ottocentesco. Una di quelle che definisco storie da salotto, nel senso che è là che si svolgono, per lo più. Con quello che le mie più affezionate lettrici (bontà loro) in seguito avrebbero definito il mio stile solare. E con una nota di umorismo.
Forse avevo trovato il mio stile!
La scrissi, la stampai e la spedii, senza troppe speranze. Nel frattempo il computer che usavo allora, un Amstrad, passò a miglior vita. Così sgomberai la scrivania e decisi di smettere di scrivere. Era evidente che gli astri erano contro di me!
Un pomeriggio di marzo squillò il telefono. La persona dall’altra parte si presentò come una editor de ‘I Romanzi Mondadori’. Chiusi gli occhi, aspettandomi quello che sarebbe seguito. Era già tanto che mi avessero telefonato, invece di mandare il solito prestampato: Ci dispiace, ma il suo manoscritto non corrisponde alle nostre attuali esigenze… E invece, con mia sorpresa, la voce disse: «Abbiamo letto il suo romanzo e ci è piaciuto. Vogliamo pubblicarlo».
Le ore seguenti le passai in una sorta di ubriacatura. Anzi, non dico che mi ubriacai davvero, ma un bicchiere del Porto che mia madre ed io tenevamo per le serate fredde me lo bevvi. Per brindare. Beh, che volete, non tenevo lo champagne in frigo in previsione che… E dopo andai a festeggiare… in libreria, a comprarmi un libro. Non ricordo quale.
Da allora ho pubblicato molti romanzi, con case editrici e in proprio, ma non ho mai più provato l’esaltazione di quella prima volta. Auguro a tutte le nuove scrittrici, i nuovi scrittori, di provarla! È qualcosa di inebriante sapere che il proprio lavoro è stato apprezzato.
Perciò, anche se non so se adesso scriverei una storia come questa, sono affezionata a questo romanzo perché è stato il mio inizio. Il suo titolo originale, che era Un Ragionevole Accomodamento, fu modificato dalla redazione in Un Matrimonio Perfetto. Forse trovavano che l’altro fosse un po’ pesante, anche se a me sembrava rispondente alla trama. In questa edizione non ho voluto modificarlo troppo, ho cambiato solo l’articolo. Oltre a quello, ho apportato altre modifiche perché in alcuni sviluppi il romanzo non rispondeva più al mio modo di sentire e lasciarlo immutato solo per rispetto dell’originale non mi sembrava razionale.
A suo tempo il romanzo ebbe un discreto successo, considerato che ero un nome nuovo e… italiano. Spero che risulti ancora una lettura gradevole e rilassante. Approfitto per ringraziare l’amica Miriam Formenti, che ha letto il testo originale e ha concordato con me sull’opportunità di effettuare dei cambiamenti, e l’amica Giusy Valenti, che ha spulciato il testo definitivo alla ricerca dei refusi. Non ero in possesso del file (il vecchissimo floppy disk che lo conteneva è scomparso) e ho dovuto ricavare il testo dal cartaceo ma, non riuscendo a copiarlo a causa di un terribile torcicollo, ho scelto di ricorrere alla… dettatura automatica. Con risultati a volte comici, a volte incomprensibili. Sempre complicati. Vi assicuro che risistemare il testo non è stata un’impresa semplice e la caccia ai refusi non ha mai dato un bottino così abbondante!
E con ciò, spero, buona lettura!