Dopo APPUNTAMENTO MORTALE, il quinto della serie Maritano Ardini, avevo deciso di non scrivere altre storie con quei due protagonisti.
Ma era accaduto l’imprevisto: mi era stato chiesto un racconto per l’antologia natalizia del 2023. Era a scopo benefico, i curatori erano (e sono) due carissimi amici; quindi, ho fatto spazio nei tanti impegni. Nella vicenda è arrivata Ester, uno dei personaggi della serie che doveva essere senza seguito.
Non sarebbe stato grave se la vicenda non avesse messo in scena un bambino a rischio, uno di quelli senza nome… Da un minore senza difesa a Marco Ardini il passo è stato istantaneo: una di quelle associazioni mentali o forse uno di quei nodi del cuore a cui non si resiste.

Avrei scritto ancora una volta di lui. Sì, perché se è Teresa Maritano, Tea, ad agire, però è protagonista di riflesso. Che, in attesa davanti a un reparto rianimazione, sa che se Marco morisse dovrebbe essere lei a informare Paola.
Tutta la storia è stata dipanata su questa consapevolezza di Tea.
L’altro forte nodo emotivo su cui ho costruito la vicenda è una frase di Marco: “Cosa si farebbe per un figlio?”

Come spesso mi succede, parto da emozioni, dolori e ansie che molti possono conoscere e per raccontarle costruisco una storia. No, non è difficile sistemare indizi, tempi e luoghi; difficile è altro, muovere persone, accettare che scompiglino i tuoi piani. Accettare che tu non volevi più scrivere di loro e loro vogliono vivere ancora.
Uno dei problemi con le serie come le mie in cui le vicende sono in ordine cronologico è che ogni romanzo deve poter essere letto e capito anche senza conoscere o ricordare i precedenti. Sì, troverete le note che rimandano agli altri titoli: non sono necessarie, ma alcune sfumature rischiano di essere perse.

Nota molto personale: garantisco che i reparti di rianimazione sono come li ho descritti. Per “come si sente Tea” ho dovuto soltanto accettare di ricordare.

Altra nota personale: ho dato a Marco Ardini una delle mie passioni, la matematica. L’ho insegnata per una vita e so che alcune e alcuni dimenticano in fretta (il più in fretta possibile?); quindi, mi permetto un brevissimo riassunto per evitarvi di cercare su internet. Numeri di Fibonacci? Si comincia con 1 e 1, in terza posizione la loro somma 2, in quarta la somma fra i due numeri precedenti, così in quinta e avanti. Si ottiene la sequenza: 1 1 2 3 5 8 13 21 34… Vi risparmio la formula (semplicissima) perché so che la saltereste. Numeri irrazionali (attenzione dire “non razionali” è diverso, noi matematici siamo attenti alle parole ancora più dei letterati) sono i numeri decimali in cui le cifre dopo la virgola non si concludono e non si presentano con regolarità, sono numeri che non si ottengono come quozienti delle divisioni. Esempi? Nel romanzo uso il più noto: p greco (π), rapporto fra una qualsiasi circonferenza e il suo diametro, ed è 3,14159265358979323846…

Per appassionate e appassionati di musica e di cinema consiglio l’ascolto di “Ascenseur pour l’escafaud”, di Miles Davis. Accelera, rallenta, si uniscono altri temi… La ascoltavo scrivendo alcune parti.

Sono le prime ore di una gelida mattina di metà gennaio quando Tea, Teresa Maritano, viene svegliata da un agente e accompagnata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Martino: hanno sparato al vicequestore Marco Ardini, che quando lei era ispettore era il suo superiore diretto. La loro è una relazione complicata e il vero punto fermo è l’affetto che lega entrambi a Paola, la ragazzina che per qualche tempo Tea aveva avuto in affido. Ardini è in coma farmacologico. Perché gli hanno teso un agguato nella spiaggia sotto casa sua? Da due giorni si occupava delle indagini sul decesso di Mauro Ranieri, morto per overdose in un alberghetto poco lontano da Stazione Principe e, secondo gli investigatori, non è un caso così importante da giustificare il tentativo di uccidere un vicequestore. I colleghi di Ardini vogliono sapere da Maritano se lui era impegnato in una delle sue indagini non ufficiali nell’ambiente della pedofilia, indagini a cui lei aveva spesso collaborato. Ma questa volta lei non sa nulla. Vorrebbe stare accanto a Marco ma fra loro non c’è rapporto di parentela e neppure sono conviventi; ma le sarà consentito se aiuterà gli investigatori a entrare nell’appartamento e nel computer del vicequestore, entrambe protette da password. Lei sa che è uno sporco ricatto mascherato da rispetto delle regole, ma accetta. L’indagine sul ferimento prende vie inaspettate, riportando alla luce vicende che si credevano concluse. Ancora una volta Maritano dovrà lottare fino alla fine, mentre nuovi pericoli incombono su di lei e non sa mai chi sono gli alleati e chi gli avversari.

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