Arriccchiamo il bottino del Blog con un articolo interessante di Matesi su una scrittrice poliedrica, Roberta Ciuffi.
 Roberta
Ciuffi pubblica romanzi a partire dal 1997 e ha attraversato molti generi e più
di una casa editrice. È  un
tipo piuttosto riservato: in genere non partecipa ad eventi, sta su Facebook
soprattutto per parlare dei diritti degli animali, al punto che le sue
ammiratrici l’hanno costretta ad aprire una nuova pagina sulla sua attività di
scrittrice, e il suo sito ufficiale è “aggiornato” al secondo Buatère, cioè a
due anni fa.

Come mi è successo con altre
scrittrici storiche della collana I
Romanzi
Mondadori, ho stentato a inquadrarla bene. Cosa che avvenne solo
con La favola di Bella, una
rielaborazione della storia di Cenerentola, come affermato già nel titolo, in
cui individuai l’aspetto profondamente italiano delle sue atmosfere. Nel tempo,
data la mia fedeltà ai Romanzi, e all’epoca anche agli Harlequin, ho letto
tutto quello che ha pubblicato con il suo nome e non sempre sono stata in
sintonia con lei.
Per esempio Un marito per Regina mi piacque molto,
ma mi lasciò perplessa il comportamento dei protagonisti, che, secondo me, era
immorale e rappresentava anche un tradimento dei legami familiari. Cosa che
succederà, sia pure in modo meno choccante, in Tra le tue braccia, romanzo iniziale della serie Buatère, tre storici
notevoli, anche se non più propriamente romance. Perché negli anni la Ciuffi è
molto cambiata: forse si è stancata di raccontare solo storie sentimentali e
sta cercando una maggiore varietà.
Contemporaneamente, infatti,
saggiava le sue capacità narrative nella misura breve del racconto. In questo
ambito in passato il suo risultato più notevole era stato forse Baciami sotto l’albero, un’antologia di
racconti ambientati però tutti nello stesso luogo con un numero definito di
personaggi, sempre gli stessi, che via via sono protagonisti di un’unità tutta
loro. Ma non vorrei passare sotto silenzio il suo apporto alle due antologie
Mondadori, Torna da me e, soprattutto
Un letto di gigli e di rose, con cui
si assunse il difficile compito di dare conclusione, nel Novecento, alla storia
secolare dei Monfalco della raccolta Il
falco e la rosa.
Da questo momento in poi sembra
prevalere nella Ciuffi la misura breve, dove l’autrice eccelle, forse perché immagino
abbia fatto una lunga gavetta nelle riviste femminili.
Con Delos, infatti, sono usciti
tre racconti eccellenti, attualmente anche su kindle unlimited: in L’amore fa così all’autrice bastano
poche pagine per sviluppare una storia d’amore anche piuttosto complessa; Rob, invece, presenta una vicenda
fantascientifica e insieme d’amore ed è, secondo me, il risultato migliore
dell’autrice nella misura del racconto: un vero capolavoro; Grosso guaio al Peruviana è, sembrerebbe, l’inizio sensazionale di
una serie gialla con protagonisti Tamara Lamantia, investigatrice privata, e
Daniel Roi, vicecommissario, che insieme fanno scintille. Di vario genere. E
tutte noi lettrici aspettiamo ansiosamente altri episodi.
Invece L’amore al tempo dei mondiali è un vero e proprio romanzo
brillante, dalla lettura molto godibile.
Intanto, dopo Musica lontana, una storia di fantasmi,
edita da Harlequin, ha pubblicato con Leggereditore una serie paranormale: Un cuore nelle tenebre (un capolavoro,
secondo me), Un segno nelle tenebre e Passione nelle tenebre, sulla stirpe dei
Lykaon, una variante dei lupi mannari, su uno sfondo spesso italiano, fatto
senza dubbio insolito. 
In conclusione, come può notare
anche una lettrice giovane, la Ciuffi nel corso del tempo si è cimentata in
molti generi e in molte ambientazioni. Certo da una sua opera al momento non so
mai cosa aspettarmi, né capisco che intenzioni abbia per il futuro. Ma, data la
qualità dei singoli titoli, penso di non avere torto ad aspettarmi da lei
risultati sempre migliori.