Bianche come la neve sono le loro armature, e nere come la notte le tuniche che indossano.
Non hanno daghe o gladii, le loro armi sono soprannaturali. Per la storia non sono mai esistiti, ma a volte nelle bettole di confine gli ubriachi raccontano delle loro gesta misteriose
e impressionanti, e del loro comandante, in grado di impartire ordini terribili con semplici gesti. Sono stati raccolti da bambini nelle arene, nei mercati degli schiavi o nei villaggi
in fiamme: scelti per il loro dono di veggenti, di auguri, di negromanti o di aruspici. E addestrati alla battaglia. Giulio Cesare li ha trasformati in eroi della patria, Ottaviano Augusto li ha resi leggenda. Vigiles in tenebris è il loro motto e il nero destriero di Plutone il loro simbolo. Sono i soldati della Legio Occulta.
Tre romanzi pieni di azione: benvenuti nella narrativa di Roberto Genovesi, in cui il ferro delle lame si scontra con lampi di magia. Roma non sarà mai più la stessa.
Si muovono sui campi di battaglia come spettri, inarrestabili e letali. Sono i soldati della Legio Occulta.

Titolo: La Saga della Legione Occulta. Raccolta dei primi tre volumi della Serie.
Autore: Roberto Genovesi.
Genere: Fantasy storico.
Editore: Newton Compton.
Prezzo: euro 6,99 (eBook).
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La Legione Occulta è una compagine segreta, nata con il benestare dell’imperatore Augusto. Ne fanno parte soldati fidatissimi e persone molto particolati. Ognuno di loro è dotato di poteri paranormali. Ci sono i manipolatori di metalli, i veggenti, coloro che comunicano con gli animali e addirittura chi riesce a parlare con gli dei. Vengono reclutati in tutto l’impero fin da bambini e addestrati all’uso dei loro poteri. Soldati con mantelli bianchi li scortano e li proteggono, perché i membri della Legione Occulta sono l’ultima risorsa dell’esercito romano. La truppa comune li guarda con sospetto, sussurra alle loro spalle, ma spesso deve loro la vita e la vittoria.

L’idea di ambientare un fantasy storico all’epoca dell’Impero Romano è senza dubbio originale e la narrazione di Roberto Genovesi è avvolgente e suggestiva, frutto di un sapiente uso della lingua italiana.
La struttura, invece, è piuttosto problematica. Composta di diverse linee narrative, salti temporali e di luogo, e molti punti di vista, è stata voluta dall’autore per rendere la narrazione più moderna e coinvolgente; però, come ha dichiarato lui stesso, sono libri che vanno letti in due o tre giorni quindi inadatti a chi, come me, legge un’ora la sera, prima di dormire.

La storia raccontata nei primi tre libri (***) copre un arco di circa vent’anni, un lasso di tempo durante il quale abbiamo modo di veder crescere, maturare e invecchiare alcuni dei protagonisti. Una storia assolutamente corale, dove ogni personaggio è tratteggiato con cura. Uomini e donne che soffrono, dubitano, amano e si mettono al servizio dell’impero che ne ha voluto fare dei combattenti, invece che dei reietti.

I tre romanzi affrontano argomenti diversi. Il primo ci mostra la crescita di personaggi che ritroveremo anche nei volumi successivi e la nascita del meschino rancore di chi, non riuscendo a diventare uno di loro, si trasformerà nel loro peggiore nemico; il secondo affronta la battaglia di Teutoburgo e le sue conseguenze; il terzo ci porta alla nascita e alla morte di Gesù, di cui i veggenti della legione hanno previsto che porterà alla distruzione l’Impero Romano (tematica molto interessante).
I libri hanno finali parzialmente chiusi; ogni volume conclude una parte della storia della Legione Occulta, ma c’è sempre una porta aperta per un seguito. Infatti, la serie ha altri due volumi oltre ai tre che ho letto io.

I personaggi sono ben sviluppati, suscitano solidarietà, emozioni, sofferenza e colui che diventerà il loro persecutore è il tipico vilain motivato solo da una psicologia infantile, che lo porta a voler distruggere il gioco da cui è stato escluso. Nel complesso, ogni elemento della storia è stato ben curato: dettagliato il world building, ottima la ricerca storica, scene di combattimento ben costruite. Il primo volume risulta molto godibile, mentre gli altri due appaiono piuttosto prolissi.
Ho trovato le diverse linee narrative un po’ troppo dispersive, sia per il gran numero di personaggi (alcuni dei quali sono ufficiali romani con tre nomi ciascuno, che vengono usati alternativamente), sia per le date, che costringono chi legge a fare di continuo i conti per capire la progressione cronologica.
Aggiungo una questione di sensibilità personale: detesto le scene dove vengono uccisi bambini o ragazzi e, nel secondo volume (Battaglia di Teutoburgo e successiva vendetta dei Romani) questo succede un po’ troppe volte.
Nel complesso, una lettura che consiglio solo a chi ha il tempo di leggere corposi romanzi in pochi giorni.
Quattro stelline.
Copie acquistate.

(***)
La Legione Occulta dell’Impero Romano
Il comandante della Legione Occulta – La vendetta di Augusto
Il ritorno della Legione Occulta – Il Re dei Giudei

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