Jungle Cruise è un film del 2021 diretto da Jaume Collet-Serra e basato sull’omonima attrazione dei parchi Walt Disney.

Genere: avventura, fantastico, commedia, azione.
Regia: Jaume Collet-Serra.
Casa di produzione: Walt Disney Pictures, Seven Bucks Productions, Davis Entertainment, Flynn Picture Company, Zaftig Films, TSG Entertainment
Personaggi e interpreti:
Dwayne Johnson: Frank Wolff
Emily Blunt: dott.ssa Lily Houghton
Jack Whitehall: McGregor Houghton
Édgar Ramírez: Aguirre
Jesse Plemons: principe Joachim
Paul Giamatti: Nilo
Andy Nyman: Sir James Hobbs-Cunningham
Quim Gutiérrez: Melchor
Veronica Falcon: Sam
Dani Rovira: Sancho
Simone Lockhart: Anna

Chiamare in causa le avventure esotiche dei pulp di un secolo fa forse sarebbe esagerato. L’ambientazione esotica, la caccia al tesoro, le contrapposizioni dei caratteri tra l’eroina intrepida e il rude ma non rozzo “capitano” sono tuttavia tra gli elementi vincenti di ogni avventura. Jungle Cruise esce da un’attrazione da parco dei divertimenti e ne trasmette tutta la fanciullesca fascinazione. Davvero non è la vera Amazzonia, è un luogo fatato dove il digitale si sposa con uno sfondo naturale. Se lo svolgimento può sembrare prevedibile (lo è, infatti) la realizzazione regala alcuni momenti di dinamico divertimento.

Emily Blunt ricopre egregiamente il suo ruolo perché ha il fisico e il volto per il ruolo che interpreta e crea una coppia inedita con Dwayne Johnson, ancora una volta capace di creare un personaggio più sfaccettato del semplice bambolotto tutto muscoli che gli si vorrebbe attribuire. Volendo spingersi al limite nella ricerca degli archetipi siamo nel territorio della Regina d’Africa con tutti i dovuti distinguo… Il tono è ovviamente quello della commedia e non manca il comic relief che ha il viso di Jack Whitehall, fratello imbranato dell’eroina. Non manca pure l’animale domestico digitale, un felino che funge da gattone selvatico. Il ruolo dei cattivi è alla fine affidato nel passato ad Aguirre furore di Dio e nel presente a un macchiettistico barone austriaco con tanto di sottomarino fluviale. Il resto sono cascate, indigeni cacciatori di teste, maledizioni e serpenti digitali. Insomma pur rispettando quelle che sono le direttive della produzione Disney, Jungle Cruise ha un tono classico, non manca di emozioni, e le sequenze d’azione sono ben realizzate. Un divertimento giusto per tornare al cinema sul grande schermo.

L’estate di Stephen Gunn