Intitolato Tex l’inesorabile e scritto da Mauro Boselli, è sicuramente uno degli albi di Tex che i lettori del personaggio attendono con impazienza da più tempo. È risaputo, infatti, che Claudio Villa ha lavorato alla storia per molti anni; un periodo di tempo davvero lungo, dovuto alla mole di impegni che lo coinvolgono, come quello di copertinista della serie regolare di Tex da oltre 25 anni.

Il “Texone” di Claudio Villa è stato presentato in anteprima a Lucca Comics & Games 2019 in un albo cartonato da 240 pagine in bianco e nero in formato 27,5×37 cm. Costa 34,90 euro e dal dal 21 novembre è distribuito in libreria e fumetteria.

La storia sarà anche pubblicata all’interno del Tex Ranger Box (qui i dettagli), che la casa editrice ha presentato a Lucca Comics & Games 2019, in due albi in formato classico bonelliano, con copertine variant rispetto a quella dell’edizione cartonata (qui i dettagli).

Il “Texone” è il West. Quello di Mauro Boselli se non di G. L. Bonelli, almeno. Un volume sontuoso che ho preso nella versione ‘rossa’ che, senza essere eccessivamente costosa, è magnifica per edizione e grandezza delle tavole.

Prima di tutto.

Onore a Villa che ci regala una grande avventura con una pulizia di tratto e una capacità di caratterizzare i personaggi, anche i minori, che evoca il cinema, quello americano, quello italiano e quello che seguì nella stagione che si vuol definire del tramonto ma che da coproduzioni europee e collaborazioni americane ci regalò momenti bellissimi. Ed è in questa tradizione cinematografica che Boselli si trova benissimo. Come sempre le cose migliori emergono quando l’autore ha la possibilità di raccontare la sua visione del West quella che si è formato unendo la classicità alla produzione nostrana, ma che è anche fortemente influenzata da Aldrich, Peckinpah e Brooks. Soprattutto Boselli narra con pochi tratti, e qui è aiutato dal disegno di Villa, un West che incrocia quello di Tex, ma non è esattamente quello. Elencare tutti i rimandi testuali e visuali alla tradizione cinematografica del filone sarebbe un bel gioco. Magari lo faremo in altra occasione. Ora godiamoci questa lunga avventura che si svolge a blocchi, alcuni dei quali riuscitissimi, in particolare lo scontro al Trading Post iniziale che è veramente un western filmato/disegnato. Poi ci sono gli Apache, meravigliosamente caratterizzati, un richiamo inziale a Hawks e di certo qualcosa anche dello spaghetti nella fase di Magdalena. Si chiude con un grande classico. Duello al sole, pistole roventi e occhi negli occhi.

Una storia che si legge e si rilegge con avidità e passione e mette voglia di cercare mille altre storie che il cinema, i romanzi e i fumetti hanno raccontato. W il West. W Tex Willer!