Acca è un bambino di 10 anni, molto intelligente e con grande senso dell’umorismo, ed è la spiritosa voce narrante di questa storia, una storia diversamente gialla.
Il rapporto con suo padre è inesistente, ma con Marta, la sua mamma, vive in tenera simbiosi: lei è l’unica persona con cui riesce a comunicare, attraverso un linguaggio che trova gesti e parole nell’empatia che li unisce.
Perché Acca è cieco, muto e gravemente disabile, e Marta gli dedica ogni momento della sua vita.
La routine quotidiana, densa d’amore e altrettanto complessa, si interrompe improvvisamente quando Teresa, la sua babysitter, viene barbaramente uccisa. Tutta la famiglia si ritrova coinvolta nelle indagini e Acca stesso diventa per l’ispettore Ferrara un prezioso quanto difficile testimone, depositario di un segreto che non è in grado di raccontare se non attraverso sua madre. Un segreto che farà di entrambi il bersaglio dell’assassino.
Tra leggerezza e suspense, tenerezza e colpi di scena il delitto troverà il suo colpevole ma niente sarà più come prima, né per Acca, né per Marta. Un ciclo si chiuderà, se ne aprirà un altro.

Titolo: H.
Autrice: Lidia Calvano.
Genere: un “romanzo diversamente giallo”.
Editore: Amazon Publishing.
Prezzo: euro 4,99 (eBook); euro 7,99 (copertina flessibile).
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H è un bambino tetraplegico ed è lui a raccontarci la storia, in prima persona.
Creatura sensibile, che non ha mai trovato nulla di strano nella propria condizione se non quando ha cominciato a capire i discorsi degli adulti attorno a sé.
Questo è uno dei temi fondamentali del romanzo.
H non vede, non parla, si muove a fatica, ma sente e capisce, malgrado i medici abbiano detto ai suoi genitori che sarebbe stato solo un vegetale. Suo padre ha adottato subito questo punto di vista e non ne ha mai voluto sapere di quel figlio. È stato lui a dargli il soprannome “H”, iniziale di “handicappato” (non sapremo mai il suo vero nome).
La madre, Marta, ha sempre rifiutato di rassegnarsi a considerarlo solo un peso e questo ha mandato a monte il matrimonio. H capisce tutto quello che gli succede attorno, soffre per i cattivi rapporti tra i suoi genitori, vorrebbe che sua madre si prendesse più cura di sé invece di dedicarsi a lui.
La simbiosi tra di loro è costituita da assoluto affetto e dedizione. Lui comprende cosa c’è dietro a ogni suo tono di voce, lei coglie ogni sfumatura del suo viso.
Questa è la loro forza, ciò che li spinge ad affrontare il mondo sempre uniti. Chi non capisce resta fuori dalla porta, chi comprende può unirsi a loro ed essere partecipe di qualche momento di complicità.

H ci racconta la sua vita, il suo speciale rapporto con la madre, l’ostilità del padre. Ciò che sa del mondo gli proviene dai programmi televisivi che ascolta quando cercano di fargli passare il tempo piacevolmente.
Sa un sacco di cose sugli animali, ma è anche un grande appassionato di polizieschi e questo gli servirà quando il romanzo virerà al giallo.
Teresa, la studentessa che gli faceva da baby-sitter, viene uccisa e l’ispettore Ferrari comincia a frequentare la casa per indagare. La frequentazione diventa anche un po’ troppo assidua, secondo H. Non sarà che gli piace Marta, la sua mamma?
H ascolta, ragiona, intuisce. Tenero e ingenuo, ma anche intelligente, assiste a schermaglie e a strategie d’indagine fino a quando non arriverà la rivelazione definitiva.

Un romanzo insolito e toccante, dove l’autrice riesce a farci entrare con grande efficacia nel punto di vista di un bambino tetraplegico e ci mostra le debolezze, le incertezze e le speranze, ma anche la sua forza e intelligenza. Una narrazione delicata, sensibile e, al contempo, piena di forza.  Ogni carattere è ben calibrato, realistico, sofferto. Un momento di gioia è una piccola dolcezza, la delusione è un velo grigio che sfiora la pelle, la tristezza ghermisce il cuore, il coraggio si getta sul nemico senza pensare alle conseguenze.
H e la sua mamma, Marta e il suo bambino.
Affronteranno la tristezza e la gioia, la paura e la delusione, la tranquillità del vivere quotidiano e il terrore dell’ignoto.
E, nel momento del dolore che frantuma la speranza, ognuno avrà la propria ricompensa.

Cinque stelline.
Copia acquistata.

Lidia Calvano è medico, psicoterapeuta e formatrice. Dal 2012 collabora con le principali riviste nazionali specializzate nello studio degli astri e dell’esoterismo, con articoli di psicologia divulgativa e astrologia umanistica. Autrice (con Luigina Sgarro) di un saggio sull’utilizzo introspettivo dei tarocchi, è approdata alla narrativa e ha collezionato diverse pubblicazioni con la casa editrice Delos Digital.
Nel 2016 ha esordito nel self publishing con la serie Rehab, scritta a quattro mani con Estelle Hunt. Ha inoltre pubblicato due sillogi poetiche, un romanzo paranormal e una storia per ragazzi, oltre ad aver contribuito con racconti di varia ispirazione a numerose antologie.
Nel 2017 con H – Un romanzo diversamente giallo ha vinto la prima edizione del premio letterario EWWA (European Writing Women Association).

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