L’interesse per le giovani
autrici italiane mi ha portato a fare la conoscenza di Patrizia Ines Roggero, l’autrice
della trilogia “Paradise Valley”.
Buon giorno, Patrizia, ti ringrazio per la
disponibilità.
Grazie a te, Babette, sono
lieta di essere qui.
Comincio subito con le domande. Quando hai cominciato
a scrivere?
Ho iniziato a scrivere da
adolescente, tra i banchi di scuola. Mi divertivo a inventare storie nelle
quali coinvolgevo le mie amiche, ma anche canzoni e poesie, e da lì non ho più
smesso! Ormai è una cosa che fa parte di me, quasi un bisogno.
Quando e come scrivi?
Di solito scrivo nel
pomeriggio, mi sono ritagliata un angolino in salotto e da lì riesco a tenere
d’occhio mia figlia di tre anni, mentre cerco di dar vita alle mie storie. Non
è facile con una piccola peste che gira per casa, la concentrazione a volte è
ridotta a zero, ma, tra un girotondo e una favola da leggere, riesco sempre a
buttar giù qualcosa, fossero anche dieci righe!
Ispirazione: da dove arriva?
Trovo molta ispirazione nella
musica, mi piace sviluppare le idee sui testi delle canzoni e mi piace
immaginare che sia uno dei protagonisti a interpretarne le parole. Altre volte,
invece, è un luogo ad accendere la mia fantasia, altre ancora il racconto di
qualche storia antica.
Per quanto riguarda “Paradise
Valley”, l’idea è nata dalla mia passione per l’epopea del vecchio West e dall’amore per la cultura dei nativi americani.
Come concili la scrittura con il resto della tua vita?
Sto pensando a quella birba di tre anni…
Faccio la mamma a tempo pieno
e questo mi porta a trascorrere gran parte della giornata in casa, quindi per
me non è troppo difficile conciliare la vita quotidiana con la scrittura. Come
ho detto prima,riesco sempre a ritagliarmi un po’ di tempo per portare avanti
i miei lavori, anche se a volte concludo poco o niente!
Prossimi libri. Cosa hai in serbo per i tuoi
affezionati lettori?
Nei prossimi mesi uscirà la
seconda edizione del mio primo romanzo “Sono solo un marinaio” per la Triskell
Edizioni. Questa volta l’ambientazione è quella dei Caraibi di fine ‘600, tra
pirati e donzelle da salvare. 
Attualmente sto lavorando al suo seguito. Ho poi in mente di scrivere il
seguito di “Paradise Valley”, la narrazione sarà centrata sul personaggio di
Steve Shelley.
A breve uscirà inoltre la
versione cartacea di “Paradise Valley”, un volume unico.

Patrizia Ines Roggero nasce a
Genova nel 1979. A oggi ha pubblicato il romanzo “Sono solo un marinaio”, prossimamente edito in una seconda
edizione da Triskell Edizioni, la trilogia romance “Paradise Valley – Il destino e l’amore”, “Paradise Valley – Gelosia e
orgoglio”, “Paradise Valley – La resa dei conti”, il racconto “Asso di cuori” per la collana Passioni
romantiche di Delos Digital e la raccolta di frasi e dialoghi “Parola di suocera e parenti vari”.
Alcuni suoi racconti sono presenti nelle antologie di Puntoacapo Edizioni, Delos
Books e nei progetti delle Amiche di Penna, con le quali collabora nel blog “La gazzetta dello scrittore”. Sposata e
madre di una bambina, è appassionata di storia americana, soprattutto per
quanto riguarda l’epopea western e la cultura dei Nativi Americani.
Trovate Patrizia Ines
Roggero:

La trilogia Paradise Valley

Paradise Valley – Il destino
e l’amore
Jonathan Shelley è
un mezzosangue lakota che, per sfuggire ai ricordi di un passato doloroso,
lascia la Grande Riserva Sioux e torna nel Montana, dove lo aspettano le terre
che suo padre gli ha lasciato in eredità. Lì ritrova i parenti e gli amici
d’infanzia, tra i quali Abigail Foster ed è proprio di lei che s’innamora. Il
loro è un amore difficile, il giudizio della gente costringe Abigail a voler
mantenere segreta la loro unione, il sangue misto di Jonathan rappresenta per
lei una vergogna, pur nutrendo per lui sentimenti sinceri…
“‹‹[…] Forse sarò egoista, ma quando si è un
mezzosangue si appartiene a due mondi e a nessuno di essi.››
‹‹Credevo si appartenesse al mondo in cui si è
cresciuti.›› obiettò Abigail.
‹‹Il mondo in cui sono cresciuto non esiste più.››”


Paradise Valley – Gelosia e
orgoglio
Dopo tre anni
trascorsi a Saint Louis, Abigail fa ritorno nella Paradise Valley. Lì ritrova
Jonathan e scopre che lui manda avanti il Circle F da ormai un anno. L’amore e
l’attrazione che un tempo li aveva uniti sono rimasti intatti, ma il rancore
che ora li divide è più forte di ogni altro sentimento e loro si feriscono a
vicenda pur soffrendo dello stesso dolore.
Una storia d’amore finita, un
figlio che ancora non ha conosciuto suo padre, un padre che non sa di aver
avuto un figlio.
L’amore che fa sospirare, la
gelosia che acceca, la paura che rende fragili i sentimenti.
“Il suo sguardo si posò sul letto disfatto, sui
cuscini con ancora l’impronta di chi vi aveva posato il capo e si sentì
chiudere la gola dalla rabbia. Quasi le pareva di vederli mentre facevano
l’amore tra quelle lenzuola candide, avvolti dal profumo che impregnava la
stanza. Quasi poteva sentire il suono del respiro ansante di Jonathan, steso
tra le gambe dell’amante. Le sue mani che accarezzavano seni diafani, i suoi 
baci roventi, i suoi capelli sparsi sul cuscino…”

Paradise Valley – La resa dei
conti
Da quando Jonathan
ha scoperto la verità sulla morte del padre e del nonno, la sete di vendetta
non gli dà pace. La visita alla sua famiglia, nella miseria di Pine Ridge,
alimenta ancor più il bisogno di farsi giustizia e questo porterà a conseguenze
che cambieranno ancora una volta il corso della sua vita. Tra sparatorie, risse
e tranelli, riusciranno Jonathan e Abigail a riscoprire l’amore di un tempo?
“‹‹È strano vero?›› riprese a dire Abby, quasi
parlando tra sé. ‹‹È strano come sia facile affezionarsi a un figlio, anche se
non ne hai mai visto il volto e non lo hai ancora tenuto tra le braccia. È così
anche se sai che la sua nascita sconvolgerà ogni tuo piano.››”