Buongiorno. Abbiamo con noi Laura Randazzo, che si presenta brevemente così:
Sono nata a Palermo il 17 giugno 1976. Maturità classica e poi laurea in Architettura.
Ho lavorato per quindici anni come architetto, direttore dei lavori e designer, poi ho vinto il concorso a scuola e da sei anni insegno storia dell’arte e disegno.
Sono sposata e ho due meravigliosi bambini.
Amo viaggiare, leggere, scrivere, ascoltare musica e suonare la batteria. Amo le passeggiate in montagna e stare in mezzo alla natura.
QUI i libri di Laura Randazzo.
Ed ecco a voi l’intervista più scarna di sempre…
1. Due righe per presentarsi?
Architetto, scrittrice, prof, sognatrice. La parte della presentazione è sempre la più difficile per me, un po’ come quando devo scrivere una sinossi.
2. Che genere scrive? Oppure, svolazza di genere in genere come una leggiadra farfalla?
Prevalentemente urban fantasy/paranormal romance.
3. Come scrive? Penna e quaderno? Oppure, tecnologia a tutto spiano?
Entrambi. Ho sempre con me in borsa almeno due taccuini, a casa quaderni dove prendo appunti e scrivo, e poi il portatile quando “scrivo seriamente”, cioè quando ho del tempo da dedicare regolarmente alla scrittura.
4. Quando scrive? Allodola, o gufo?
Quando ho tempo e quando c’è l’ispirazione.
5. Coinvolta sempre in quello che scrive, oppure distaccata?
Coinvolta. Se sono distaccata, il giorno dopo comunque riscrivo quelle pagine.
6. Scaletta ferrea, o sturm und drang?
Niente scaletta. Ho un’idea di partenza, poi sono i personaggi che decidono la loro strada, io mi limito a raccontarla.
7. Metodica nella scrittura, oppure “quando-posso-non-so-se-posso”?
I romanzi li ho scritti quando ho potuto essere metodica: ogni giorno tempo da dedicare alla scrittura. Per adesso non ho questo tempo e accumulo appunti e spunti.
8. Legge molto? A noi piacciono i topi di biblioteca.
Sì! Ho sempre letto parecchi libri in contemporanea, ognuno per un momento o un umore in particolare. Prima del kindle, in valigia portavo cinque libri con me in viaggio. Da quando ho i bimbi piccoli anche la lettura si è ridotta, ma accumulo libri che un giorno leggerò.
9. I concorsi: nota dolente. Sì, o no?
In realtà non ho ancora partecipato a nessun concorso, ma mi piacerebbe.
10. Progetti per il futuro?
Tanti! Due libri nuovi della stirpe, un nuovo urban fantasy e un fantasy e poi tante idee…
Ripongo le tenaglie con cui ho letteralmente strappato dalla bocca di Laura Randazzo quattro parole e vi saluto. Alla prossima!
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