Maria Masella, Mariani e le parole taciute

Serie “Commissario Antonio Mariani”, Volume 19°

Fratelli Frilli Editori

Da mesi il commissario Mariani aspetta inutilmente l’arrivo dell’ispettore Iachino che gli aveva detto di aver bisogno di parlargli in confidenza. Perché il discorso, anche se riservato, non può essere affrontato per telefono? E perché l’ispettore non arriva? Carrara non è lontana da Genova. Ma la vita privata deve essere accantonata, perché c’è un caso. L’omicidio di Viola Caffarena non fa notizia, perché la vittima non era una persona importante e, pur avendo una quarantina d’anni, viveva come se fosse stata molto più anziana. È questo a incuriosire il commissario e a spingerlo a ricostruirne la vita tassello dopo tassello. Mentre è impegnato con il caso Caffarena, Mariani è testimone di un suicidio. La vittima era persona ben imparentata e il commissario viene incaricato di fare chiarezza prima che i media azzardino ipotesi dannose per il buon nome della famiglia.

Un giallo “crepuscolare” * * * * *

(#copiafornitadaautrice)
All’inizio sembra una storia semplice e poco interessante. E invece… caspiterina!… la Masella tira fuori un secondo filone d’indagine, e poi un terzo, e poi un quarto… e forse ne sto dimenticando qualcuno. Nel romanzo circola un’atmosfera che non so definire, un po’ mesta: non riguarda per nulla Antonio e Francesca, il cui legame procede ormai da tempo a gonfie vele, ma tanti altri personaggi con le loro occasioni perdute e le parole taciute.
Non manca una sorpresa finale, che ovviamente non vi dico e che immagino apra la strada al prossimo volume.

OoO

Emily Pigozzi, Il posto del mio cuore

Self-Publishing

Fulvio era la trasparenza, la dolcezza, il chiarore dell’estate. Era il calore di un sole che tramontava piano sulla campagna, la stessa dove eravamo nati e cresciuti.
Era un bicchiere di primavera eterna.
Invece, in me c’erano anche il grigiore dell’inverno e le notti senza fine dell’autunno. Io avevo bisogno di tutte le stagioni.
Alma Libera Tondelli somiglia al suo nome: uno spirito fatto di vento. Nata in un piccolo paese di campagna, tra leggende contadine e pregiudizi, il suo destino è essere una moglie, magari di un ragazzo dagli occhi buoni che la ama da sempre. Ma in Alma ci sono il fuoco, l’irrequietezza della ribellione e la voglia di scoprire il mondo. Chi può diventare? Cosa arde dentro di lei? Dalle campagne emiliane del dopoguerra alla Roma del Sessantotto, tra passioni sbagliate e palcoscenici di teatri, muovendosi tra personaggi folli e indimenticabili, Alma cercherà se stessa e la sua vera strada, provando a dimenticare il suo difficile passato. Al suo fianco Adriano, sognatore e inquieto, Claudio, geniale e dolcissimo, Amabile e Marcella, ribelli e innamorate. Un amore silenzioso, però, la accompagna, le sue radici sono profonde e vengono da lontano.
Un sentimento più forte di tutto e destinato a non arrendersi.

Diverso * * * *

(#copiaacquistata)
Questa è la seconda edizione di un romanzo breve, che ho acquistato un po’ di tempo fa e che è rimasto finora a sonnecchiare nel mio reader (perché non riesco mai a leggere tutti i libri che compro). La prima edizione veniva presentata dalla casa editrice in modo errato, secondo me, come un romance, mentre non ne ha le caratteristiche. Si tratta, invece, di un tipico esempio di women’s fiction e infatti procede in chiave fortemente femminista, richiamandosi alla Nora di Ibsen, nel rapporto di Alma con il padre e con tutti gli uomini della sua vita, cui si lega via via sia in senso erotico che amicale. La nuova edizione è stata revisionata, correggendo, immagino, i numerosi refusi di vario genere che conteneva e aggiungendo nuove scene.
Una lettura singolare e interessante.

OoO

Pamela Clare, Il peso dell’odio

Leggereditore

Il giorno in cui la giornalista Katherine James, una donna dalle radicate convinzioni e dai forti valori morali, incontra Gabriel Rossiter le manca letteralmente la terra sotto i piedi. Quasi uccisa in una frana durante un’escursione, trova la salvezza tra le braccia dell’affascinante ranger. Sebbene quell’uomo non le sia indifferente, è convinta che non lo rivedrà mai più.
Gabe, appassionato di sport estremi e alla costante ricerca di adrenalina, dopo una forte delusione sentimentale si è ripromesso di non farsi più coinvolgere dalle donne, meno che mai da quella giornalista dai lunghi capelli scuri e dagli occhi grandi che sembrano in grado di leggergli dentro. Eppure, fin dal loro primo incontro, l’interesse che prova per Kat è innegabile. Ci penserà il destino a farli rincontrare. Ma la passione per la verità e l’intensa attrazione che provano l’uno per l’altra renderanno il ranger e la giornalista dei facili bersagli nella fitta trama di corruzione, furti di reperti archeologici e omicidi in cui si ritroveranno coinvolti. A volte la minaccia non conosce limiti…

Poco efficace * * *

(#copiaacquistata)
Qual è la natura di un romantic suspense? Quella di unire una tematica romantic (cioè sesso e amore) ed una gialla, che devono essere strettamente intrecciate. Non mi pare che questa volta la Clare sia riuscita nell’impresa, certo non facilissima. Il sesso si prende forse addirittura due terzi delle pagine a disposizione. E al giallo resta poco spazio.
In realtà all’autrice interessa altro, cioè il rispetto assoluto della cultura navajo, cosa che mi pare un po’ sopra le righe. Certo che bisogna rispettare le culture delle minoranze, ma senza ripudiare le conquiste e i miglioramenti apportati dalla cultura “occidentale”. Altrimenti si finisce per ghettizzare proprio quello che si vorrebbe proteggere.
Finale tirato in lungo e certamente melenso. Incomprensibile il titolo.

Le recensioni dell’Artiglio Rosa