Monica Lombardi, Free (Stardust #1)
È una notte come tante, a Portland, Oregon, nella Vecchia Era. Tra le ombre dei parchi e le strade poco trafficate si muovono una bambina che cerca l’impossibile, un poliziotto che rischia la vita e un uomo che non sa che cosa fare della sua. Tre persone che non si conoscono, il cui destino si intreccia per non sciogliersi più. È notte anche a New London, nella Nuova Era. Allistar si trova in un luogo che non gli interessa, circondato da persone da cui si sente sempre più distante. Eppure è in una serata insignificante come quella che fa la scoperta che cambia il corso della sua vita. Un gioco che non è un gioco, una razza che sta cominciando a prepararsi alla guerra. Free è un uomo, un amico, un ideale. È ciò che spinge un gruppo di Phys e Mepow a lottare per riscattare un pianeta spaccato in due razze diverse ma complementari. È la speranza di un futuro di pace. Il primo libro di una serie imperdibile che vi trasporterà in un mondo nuovo eppure sempre uguale, che vi farà viaggiare nel tempo sulla scia dello Stardust, la polvere di stelle, a fianco di uomini e donne che non si danno per vinti, determinati a lottare oggi per vincere domani.
Un esordio per me un po’ faticoso * * * *
Dopo i prequel, si tratta del primo vero volume di una nuova saga appartenente al genere fantascientifico: corale, molto complessa ed ambiziosa, a causa del gran numero di personaggi coinvolti e delle numerose tematiche, in testa a tutti quella dei viaggi nel tempo con le complicazioni del caso. Per me è stato più o meno come scalare l’Everest.
Premesso che ho sempre odiato i viaggi su e giù nel tempo e che per tale motivo ho detestato a prima vista, e mai riletto, perfino La fine dell’eternità di Asimov, è stato davvero faticoso, e anche un po’ irritante, portare a termine la prima lettura di Free. Sentimenti cui, secondo il mio solito, ho dato sfogo nella prima recensione. D’altra parte amo troppo la Lombardi per arrendermi così facilmente.
Ed eccomi qui dopo aver terminato la seconda lettura.
Il romanzo si sviluppa secondo una duplice linea temporale, il 2015 Vecchia Era e il 249 Nuova Era, che si intrecciano continuamente fra di loro. Questo all’inizio mi ha creato grandi difficoltà, dal momento che ho stentato a mettere a fuoco cosa i personaggi sanno nell’uno e nell’altro periodo, tanto più che uno, Allistar, cambia perfino nome e assume quello di Rave. Non parliamo poi del fatto che praticamente tutti hanno uno o più poteri fuori dell’ordinario. In realtà, ho capito alla fine, la vicenda si è svolta finora quasi per intero nel 2015, anche se immagino che nei seguiti sarà diverso. Come è ovvio nelle saghe, questo primo volume pone molti più interrogativi di quelli che risolve.
Alcuni personaggi, però, rimangono subito nel cuore: Allistar e Free, Dana e Mya, ma soprattutto, soprattutto Luke. A lui l’autrice regala il primo punto fermo, nella conclusione: il biglietto d’amore per la sua donna.
OoO
Linda Kent, Una notte a teatro
Una notte d’estate, un teatro infestato da strane presenze, il furto di una collana: l’incontro fra lady Grace Anderson e il marchese di Belmont avviene così. L’intrepida bellezza di lei e il fascino tenebroso di lui si uniscono nella ricerca del prezioso gioiello e insieme i due… trovano l’amore.
Un bel racconto gratuito * * * *
Il racconto è uscito anni fa a puntate sulla pagina facebook dell’autrice. È una specie di spin-off, dal momento che la protagonista, Grace, era stata un personaggio secondario, ma molto importante del romanzo Sole nella brughiera, anche se la lettura era del tutto godibile anche da sola.
Se ho capito bene, l’autrice ne fa ora il prequel del suo prossimo romanzo, Una notte d’autunno, in uscita il 7 maggio prossimo.
Per l’occasione il testo è stato rimaneggiato profondamente: era una storia di fantasmi, ora è diventato un racconto “fantastico”, come lo avrebbe definito Calvino. Molto interessante.
Molto bella anche la copertina.
OoO
Lidia Calvano, La lezione del porcospino
ROMANZO BREVE (91 pagine) – ROMANCE – Gioia è una dirigente d’azienda lanciata in una brillante carriera, ma la sua vita sentimentale fa acqua da tutte le parti. Quando sopraggiungono anche gravi problemi sul lavoro, le sembra che il mondo le crolli addosso. Ma inaspettato, a consolarla, ci sarà un sensuale e affascinante ex-collega.
Non è facile trovare un nuovo lavoro, neanche se fino a un attimo prima eri un rampante e ben pagato dirigente nel marketing di una multinazionale. Gioia si trova all’improvviso a fare i conti con delle difficoltà inaspettate, e dovrà rivedere il suo modello di vita benestante e spensierato. Ma questa sarà per lei l’occasione per rimettere in discussione molti aspetti critici della sua esistenza, ai quali aveva preferito non pensare. Le sue relazioni affettive, per esempio, e lo spazio che è disposta a concedere all’amore. Imparerà a vedere le cose da una prospettiva diversa, le si imporranno delle scelte non più dilazionabili, e il mondo intorno a lei sembrerà trattenere il respiro, in attesa delle sue decisioni.
L’amore come reciproco adattamento * * *
La protagonista per la verità non è di quelle secondo il mio cuore, dal momento che personalmente mai avrei potuto ricoprire il ruolo dell’altra. In cambio Raffaele è il principe azzurro dei miei sogni.
Curiosa la morale finale: chi ha detto che nella vita non si può avere tutto? E in effetti, se non si può sognare leggendo un rosa, quando?
Insomma un racconto garbato e gradevole, molto carino.
Grazie , come al solito i tuoi articoli Teresa invogliano alla lettura 🙂
Teresa è una delle mie “cartine al tornasole” personali. Ho acquistato numerosi libri solo fidandomi del suo parere. Ho evitato di spendere, anche…
Grazie Teresa! Rileggere un romanzo con cui si è faticato a entrare in sintonia durante la prima lettura: non so immaginare dichiarazione di stima e fiducia più grande <3
Un abbraccio a te, alla padrona di casa e a tutti i lettori del blog!
A presto!
Grazie a tutte.
Io questa donna me la sposo. Peccato che entrambe abbiamo gusti (a)normali, di questi tempi e che io diverrei bigama.
Analisi sempre lucide, onestissime, imparziali e, adesso la faccio saltare sulla sedia, in un italiano ineccepibile.Grande Terry.