Ardel, Il Normodotato

Self-Publishing

Un racconto alienante, destabilizzante, potente. NON per tutti.

Alieno * * * *

Un racconto davvero alienante e destabilizzante, non so valutare quanto potente. Nonostante la sua brevità, ho stentato a finirlo: costruito sull’unico punto di vista del protagonista, di cui non sappiamo neanche il nome, racconta una vita senza senso a cui il Normodotato non vede rimedio tranne uno, ma con un finale aperto: cosa sceglierà? Non lo so. Al suo posto io mi sarei pagata uno psichiatra in gamba. Ma io sono tendenzialmente un’ottimista. Anche un po’ presuntuosa.

Susan Elizabeth Phillips, Le fragilità del cuore

Leggereditore

Annie Hewitt è un’attrice con poca fortuna, arrivata a Peregrine Island nel bel mezzo di una violenta tempesta di neve. Avvilita e al verde dopo aver speso tutti i risparmi per esaudire gli ultimi desideri della madre malata, non le rimane altro che una fastidiosa polmonite, due valigie rosse piene di burattini e un vecchio cottage, dove si nasconde una misteriosa eredità che potrebbe risollevare le sue finanze. Ma le giornate a Peregrine saranno tutt’altro che semplici per lei: destreggiandosi tra una vedova solitaria, una bambina muta e degli isolani ficcanaso, Annie scoprirà di essere impreparata ad affrontare la vita su quell’isola così fredda, selvaggia e inospitale. A complicare il tutto, l’inaspettato incontro con Theo Harp, l’uomo che le aveva spezzato il cuore quando entrambi erano solo adolescenti, diventato oggi uno scrittore solitario di romanzi horror. Ma quell’uomo sarà ancora temibile come lei ricorda o sarà una persona nuova? Intrappolati insieme in un’isola innevata al largo della costa del Maine, Annie non potrà più scappare dal passato e dovrà decidere se dare ascolto alla sua testa oppure al suo cuore…

Ironia, passione e mistero per una storia emozionante e ricca di sorprese.

Sconcertante * * *

Si presenta come un romanzo noioso, diverso da tutti i precedenti della Phillips e a pag. 100 sono stata sul punto di chiudere il file e non arrivare alla fine. Da una parte Annie, una ventriloqua, che sembra avere una personalità multipla, dal momento che parla continuamente con i suoi burattini e addirittura loro le rispondono, dall’altra Theo che è una reincarnazione di Salinger, uno scrittore horror misantropo dal comportamento scorbutico e con un passato da psicopatico. Lo sfondo è quello di un’isola nel Maine, abbandonata da Dio e dagli uomini, spesso isolata dalla terraferma e dove sembra che tutto possa accadere. Poi pian piano i misteri si svelano e tutto si risolve secondo le regole del rosa.

Però non mi sono ancora ripresa dall’impatto.

Vanessa Kelly, Il ritorno di William

HarperCollins Italia

Inghilterra, 1815. Un eroe di guerra appena tornato da Waterloo meriterebbe solo riposo e pace per tentare di dimenticare gli orrori delle battaglie, invece al capitano William Endicott, figlio illegittimo del Duca di York, viene subito assegnato un compito gravoso: indagare su un gruppo di estremisti irlandesi avvicinando il più improbabile dei sospettati, Evie Whitney, la premurosa e generosa giovane di cui è da sempre innamorato e che ha abbandonato anni addietro dopo il loro primo, meraviglioso bacio, per entrare nell’esercito. Per quanto convinto che lei sia innocente, Will è costretto a tradire ancora una volta la sua fiducia, mentendole per portare avanti le indagini, ma anche ad affrontare il legittimo rancore che lei gli dimostra e, soprattutto, i propri sentimenti mai sopiti.

Roba da servizi segreti * * *

La trama, a base di amore e azione, è abbastanza piacevole, anche se non sempre del tutto verosimile. La psicologia dei protagonisti non mi pare approfondita e personalmente non capisco come si possa fare sesso in certe situazioni. Ma sarà la mia ignoranza circa gli effetti dell’adrenalina.

Le recensioni de L’Artiglio Rosa (Maria Teresa Siciliano-Matesi)