Si erano conosciuti durante la traversata che da New York li aveva portati in Inghilterra. Lui, Ken Benton, americano, banchiere e scapolo ambito; lei, Priscilla Talbott, inglese e aiuto-bibliotecaria dal passato misterioso. Una volta approdati a Liverpool la giovane era però svanita nella nebbia. Ormai a Londra da un paio di mesi, Ken continua a cercare la donna che gli ha rubato il cuore durante la traversata. E quando finalmente scopre che Priscilla non è una bibliotecaria qualsiasi ma una lady, e per di più sposata a un senatore degli Stati Uniti d’America brutale e violento, si ritrova suo malgrado a indossare l’armatura scintillante dell’eroe con la stessa disinvolta eleganza di un frac. Intanto, sullo sfondo, scorre la vita della Londra vittoriana dei primi mesi del 1900, dove l’aristocrazia ripercorre stancamente i suoi riti e le giovani lavoratrici entrano da protagoniste nel nuovo secolo. Ma rimbalzano anche gli echi della seconda guerra dei Boeri, delle olimpiadi di Parigi e dei successi dell’italiano Guglielmo Marconi che, dall’Isola di Wight, si prepara, con l’aiuto di Ken e Priscilla, a una rivoluzione a colpi di onde radio. Dopo “Un amore di fine secolo” e “La traversata”, con “Un amore di inizio secolo. Di nuovo insieme” Viviana Giorgi conclude la sua romantica trilogia ambientata tra ‘800 e ‘900 sulle due sponde dell’Atlantico.
Titolo: Un amore di inizio secolo – Di nuovo insieme.
Autrice: Viviana Giorgi.
Genere: Romance storico.
Pagine: 362.
Editore: Emma Books.
Prezzo: euro 4,99 (eBook).
La mia valutazione: cinque stelline.
OoO
Ken lo conosciamo da… due romanzi fa: americano, con tutte le caratteristiche che ancora oggi attribuiamo agli yankees. Solido, di aspetto e finanze, intraprendente, intelligente. Oh, no, vi prego, il solito maschio alpha! Niente paura, ci pensa Viviana Giorgi a renderlo umano: balbetta, quando è emozionato, è capace di tenerezza, è sensibile. Ah, finalmente!
Priscilla, che abbiamo incontrato nel racconto “La traversata”, è vittima del suo tempo: figlia obbediente, a discapito della propria felicità, di un padre gretto che la ritiene una merce per il cui prezzo contrattare; moglie oppressa da un marito violento. La solita donna timida, in attesa del Principe Azzurro sul cavallo bianco? No, Priscilla vive a cavallo di due secoli: l’Ottocento dell’aristocrazia prigioniera di riti esausti e il Novecento delle suffragette, delle donne che acquistano dignità e indipendenza grazie all’istruzione e al lavoro, non accontentandosi più di fare le belle figurine in attesa di un marito dalle tasche ben fornite. Priscilla fugge e si imbarca. Lavora come bibliotecaria per pagarsi la traversata. Arrivata in Inghilterra, fugge e fa perdere le proprie tracce.
Ken l’ha notata, durante il viaggio, l’ha ammirata e se ne è invaghito. In pochi giorni, ha scordato la fidanzata che l’aveva piantato per sposare un altro. È bastato poco per sentire il proprio cuore restare prigioniero di un nuovo sentimento, più forte, più tenace. Irresistibile.
Il terzo appuntamento con questa storia deliziosa (vedere in fondo gli altri due romanzi) vede la ricerca da parte di Ken della bella fuggitiva. Dal momento che la ritrova dopo poche pagine, vi chiederete (e NON vi risponderò) che cosa può succedere ancora? Ebbene, siate pronte, perché Viviana Giorgi vi attirerà in un vortice di avvenimenti che vi lasceranno con il fiato sospeso sino all’ultima pagina.
Potrei parlarvi ancora del minuzioso lavoro di ricerca che sta alla base anche di questo romanzo, ma non voglio guastarvi il piacere di scoprire da soli le chicche innumerevoli che l’autrice ha sparso nella storia, quasi delle piccole stelle che illuminano il percorso del lettore. Un mestiere enorme, che pure non disdegna quel profumo frizzante che sempre percorre i romanzi di Viviana Giorgi.
Leggetelo. Anzi, leggeteli tutti.
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Un uomo non ha il diritto di essere tanto seducente, che sia un principe o un semplice… Questo pensa Camille Brontee, giovane inglese da poco sbarcata a New York, nell’attimo in cui il suo sguardo si posa per la prima volta sull’impetuoso e imprevedibile Frank Raleigh, scambiandolo per un facchino. E quando, poche sere dopo, lo incontra di nuovo in un palco del Metropolitan, affascinante nel suo impeccabile abito da sera nero, a pensare non riesce neppure, perché il respiro all’improvviso le si blocca in gola. Inizia così, nell’ottobre del 1898, l’avventura di Camille Brontee nel Nuovo Mondo, dove tutto è possibile, dove persino una donna può guadagnarsi un posto in un universo maschile come quello della redazione di un giornale. Nel suo consueto stile brillante e arguto, Viviana Giorgi ci racconta un’appassionata quanto tormentata storia d’amore ambientata, tra realtà e finzione, nella New York moderna e vibrante del mondo dell’editoria e della high society, ma anche dei conflitti sociali e delle prime rivendicazioni femminili. Non solo. C’è un altro personaggio che sgomita e spinge lungo tutto il romanzo per emergere: è il Novecento, il nuovo secolo, con le sue promesse e le sue speranze.
La traversata – Un amore di inizio secolo
Primo gennaio 1900. L’Oceanic II, il più moderno e lussuoso transatlantico del mondo, salpa da New York alla volta di Liverpool. È un piccolo mondo galleggiante dove, tra burrasche, feste in maschera e fiabe che ritornano, tutto può accadere. Anche di incontrare il vero amore. Chissà se accadrà a Ken Benton, ambito scapolo di New York in viaggio verso il Vecchio Continente per dimenticare una storia finita male. O a Priscilla Talbott, la misteriosa bibliotecaria di bordo che si esprime come una lady e di cui nessuno conosce il passato. Ma il nuovo secolo in fondo è appena cominciato, e la parola speranza è sulla bocca di tutti. Il romanzo breve La traversata – Un amore di inizio secolo inizia dove Un amore di fine secolo terminava ed è dedicato a Ken Benton, uno dei protagonisti più amati dalle lettrici del precedente capitolo. Ma attenzione: la storia di Ken comincia sull’Oceanic, ma non è sull’Atlantico che si concluderà. Poi non dite che non ve l’avevamo detto…
OoO
Ex giornalista, milanese, amante dei bassotti e dei gatti rossi, Viviana Giorgi scrive per lo più commedie romantiche contemporanee, più speziate che sfumate, con eroine decise, ma un po’ imbranate e non certo sofisticate, ed eroi gloriosamente da sballo. Tra una romantic comedy e l’altra, ogni tanto si lascia tentare anche dal lato più sorridente e vivace del romance storico, suo primo indimenticato amore. Il lieto fine per Viviana Giorgi? Obbligatorio e altamente glicemico, sia che la sua eroina vesta in jeans o in stile impero. Perché, come ripete spesso: se si deve sognare, meglio farlo alla grande, no?
Viviana Giorgi è spesso ospite del nostro Blog
Che sollievo, che bella recensione! Ora sono felice come Ken e Priscilla. 🙂
Grazie Babette!
Viviana