Dicono che il sangue sia il simbolo della vita, il
veicolo attraverso cui scorre l’essenza, la sede dell’anima. Nelle comunità
tribali era versato a terra per assicurare raccolti fertili, per nutrire il
suolo e placare gli agenti atmosferici.

Nella tradizione del mondo ha un influsso profondo;
generatore di vita o portatore di morte, e noi vampiri integriamo entrambi i
significati assumendo il liquido rubino, facendolo scorrere nelle nostre vene
per soddisfare l’appetito. Il sangue, che defluisce dai corpi inermi delle nostre
vittime, spegnendo la loro essenza per sempre, appaga il demone che risiede in
ognuno di noi.
Titolo: “Il segreto
dell’ordine”.
Autore: Monique Scisci.
Editore: CIESSE Edizioni
(2014). Collana Gold.
Impostazione grafica e
progetto copertina: Elisabetta Baldan.
Illustrazioni interne: Livia
De Simone.
Prezzo: euro 6,49 (ebook); euro 15,30 (copertina flessibile).
La mia valutazione: 3,5 stelline.
Aurora non è un comune vampiro, appartiene alla stirpe
degli originari: queste creature sono più forti, più letali e meno inclini
all’astinenza dal sangue umano. Sono soggetti alla persecuzione dell’Ordine dei
Vampiri, proprio perché rischiano di compromettere l’equilibrio con la razza
umana.
Dopo essersi nascosta con Evan sull’isola di Avalon,
Aurora si rende conto dell’impossibilità di vivere il loro amore; decide allora
di scappare e di rifugiarsi nel mirovanje, il letargo in cui i vampiri
s’immergono per oltrepassare le epoche.
Qualcuno rovinerà i suoi piani.
Un nuovo personaggio entra nella sua vita. Il suo nome
è Azad ed è un vampiro originario che possiede la soluzione al suo dilemma e le
rivela inquietanti verità su Evan. Nel frattempo, Evan raggiunge il padre di
Aurora, Fernand, che dopo la trasformazione della ragazza ha portato Maya e
Federico al sicuro. Mentre stanno pianificando una strategia per trovare la
vampira, accade qualcosa e Evan è costretto a chiedere l’intervento
dell’Ordine. I Jansen sono tornati e vogliono vendicare la morte del figlio.
Aurora sarà costretta a tornare a Morgex per
proteggere la sua famiglia e affrontare la verità su colui che credeva di
amare.
Monique
Scisci vive a Milano dove è nata e cresciuta. Coltiva da sempre la passione per
i viaggi, la musica, l’arte. Ama visceralmente la scrittura, che considera
l’unico vero mezzo per esprimere e interpretare emozioni profonde.
Sin
da ragazzina si è avvicinata al genere fantasy, maturando una forte curiosità
per il paranormal. Ha letto svariate volte ‘Dracula’ di Bram Stoker che
considera la quintessenza del romanzo sul vampirismo.
Con
CIESSE Edizioni ha pubblicato il romanzo urban fantasy ‘L’Ampolla Scarlatta’ (2012) di cui ‘Il Segreto dell’Ordine’ è il naturale seguito. 

Il finale del primo libro
della serie, “L’Ampolla Scarlatta”, aveva lasciato nella più nera desolazione
coloro che avevano letto il romanzo. Da qui l’ansia con cui tutti hanno atteso
il seguito.
 “Non ero più
Aurora Gherardi, quella persona era morta e sepolta. Non c’era modo di
riportarla in vita, perché i resti del suo corpo erano già stati divorati dai
vermi del vampirismo.”
Aurora è diventata un
originario e il demone che vive dentro di lei la spinge a nutrirsi di sangue
umano e, alla fine, a fuggire da Avalon e dall’uomo che ama. Questa vampira
neonata cerca di rifugiarsi nel mirovanje, lo stato di animazione sospesa in
cui i vampiri possono immergersi per lasciare che i secoli scorrano e per non
danneggiare irreparabilmente la propria anima, ma il suo sonno viene interrotto
da alcuni vampiri ribelli che combattono l’Ordine.
In questa prima parte del
romanzo, leggiamo pagine accorate: i sensi di colpa di Aurora (che si fa
chiamare Rory, quasi a voler tagliare i ponti con il passato anche con un
cambiamento di nome), la nostalgia feroce per Evan, la lotta quotidiana contro
il demone che la possiede. Incontriamo anche un personaggio molto interessante:
Azad, che l’addestra per affrontare la nuova vita, le fornisce la “cura” per
calmare la sete di sangue umano e la ferocia che ne consegue e le rivela verità
sconvolgenti su Evan. Vediamo crescere un terribile senso di solitudine in Rory
e il suo desiderio doloroso di appartenere a qualcuno, a qualcosa.
Nella seconda parte del libro
veniamo (finalmente) a conoscere tutte quelle informazioni che un’autrice
crudele aveva tenuto nascoste a noi miseri mortali. Anche il punto di vista
della narrazione si sposta, da Rory/Aurora a Evan, il misterioso, affascinante,
oscuro vampiro onnipotente. Monique ci lascia scivolare dietro la facciata che
Evan mostra al mondo e rimaniamo stupiti: scopriamo non solo come l’Ordine sia
stato creato e chi siano realmente gli anziani alla sua guida, ma CHI sia
realmente questo vampiro. Un personaggio complesso, che in questo secondo
libro, si apre davanti ai nostri occhi. E ai nostri cuori.
Sotterfugi, inganni,
sentimenti nascosti, un passato crudele, desiderio di amare e di essere amato,
passione struggente. Tutto questo è Evan.
L’ultima parte del libro vede
il dispiegarsi dell’azione: vecchi nemici da affrontare, decisioni sofferte da
prendere. Evan e Aurora sono cresciuti nel corso di questo secondo volume, ne
seguiamo con apprensiva attenzione l’evolversi. E debbo dire che anche i
personaggi secondari, resi con maestria dall’autrice, acquistano una valenza
importante nell’economia del racconto.

Monique Scisci è cresciuta
insieme alla sua opera. Appare più spigliata nella narrazione, lasciando le
briglie sciolte all’immaginazione e ai suoi amati personaggi. L’aspettiamo al
più presto.