Raoul Sforza, conosciuto come “il banchiere nero” per i suoi trascorsi eversivi, è uno dei personaggi più ambigui ed enigmatici del panorama finanziario meneghino. Presidente della storica banca Sforza Mayer, nel corso degli anni è stato al centro di svariati processi e di indagini. Cinico ed eccentrico, amante del lusso e dell’arte, Sforza abita in un’antica dimora patrizia del quartiere di Brera, conducendo una vita lontano dai riflettori. In una sera d’inverno, i fantasmi del passato tornano a bussare alla sua porta. In pochi giorni, egli si ritroverà al centro di un complesso intrigo finanziario nel quale sono coinvolte figure di primo piano della città: commercialisti, costruttori, politici. In una Milano dove nulla è come appare realmente, in cui l’arma del ricatto è una pratica quotidiana, Raoul saprà muoversi con la giusta dose di disincanto e di astuzia per aiutare una misteriosa ragazza.
TITOLO: Il banchiere di Milano.
AUTORE: Ippolito Edmondo Ferrario.
GENERE: Giallo finanziario con suggestioni paranormal.
EDITORE: Fratelli Frilli Editori.
PREZZO: euro 6,99 (eBook); euro 14,15 (cartaceo).
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“La fragranza del sigaro Cohiba che si mischia con quella di un whisky torbato. Fuori dalla finestra una Milano incantevolmente innevata. Dalla finestra della sua austera dimora, sita nel quartiere di Brera, Raoul Sforza attende che il passato, un passato lontano e doloroso, bussi alla sua porta. È ciò che accade in questo libro in cui il banchiere di Milano, al secolo Raoul Sforza appunto, prende vita dalla fantasia del suo autore, Ippolito Edmondo Ferrario, per presentarsi ai lettori per la prima volta.
Qualcuno lo ha definito un personaggio eccentrico, anche troppo, dal carattere addirittura bipolare a seconda delle situazioni, capace dei più meschini ricatti e al tempo stesso di sprazzi di generosità e delicatezza. Raoul Sforza è tutto questo, ma guai a cercare di etichettarlo, di rinchiuderlo in un facile e comodo clichè. Ne rimarreste sostanzialmente scottati. Arcigno e spietato nel mondo degli affari, potreste rimanere sorpresi nel sentirlo suonare la chitarra elettrica davanti a uno struggente tramonto a Bonassola, o ancora nel vederlo aiutare qualcuno senza alcun tipo di tornaconto personale. Ma non illudetevi comunque: per uccidere, quando occorre, ricorre ad una Luger P08 silenziata, anche per una forma di rispetto del vicinato.
Raoul Sforza è uno squalo che si aggira in un mondo di squali, un lupo che però attacca altri lupi, un moderno e solitario samurai determinato a surfare il Kali Yuga tra Milano e Bonassola. Il suo obbiettivo? Il caos. Sullo sfondo di una Milano prossima alle elezioni per la poltrona di Sindaco, Raoul Sforza apporterà, in modo imprevedibile, il suo decisivo contributo con risultati devastanti.
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