Elyxyz ha letto per noi i primi due volumi della Serie Emergency Services, di Lisa Henry (Quixote Edizioni). Ecco la recensione del volume n. 1.
“La stazione” Emergency services #1
Gio Valeri è un poliziotto di una grande città che è stato trasferito nell’outback nella piccola Richmond, con una reputazione professionale rovinata. Il suo trasferimento è una punizione e l’uomo vuole solo tenere un basso profilo e sopravvivere per i successivi due anni. Senza commettere più errori né avere complicazioni.
A parte il fatto che Gio non si aspetta Jason Quinn.
Jason Quinn, ufficiale responsabile della stazione di Richmond, è un padre single in lotta per trovare un equilibrio tra le esigenze del lavoro a turni e le difficoltà di crescere suo figlio. L’ultima cosa di cui ha bisogno è un nuovo agente senior con la fama di distruggere le carriere altrui. Ma, volente o nolente, Jason deve lavorare con lui.
In una remota stazione di polizia che conta solo due uomini, e a centinaia di chilometri dalla città più vicina, Gio e Jason devono imparare a fidarsi e a fare affidamento l’uno sull’altro. Gli spazi ristretti e una crescente attrazione fanno sì che i confini tra la sfera professionale e quella personale sfumino. E perfino a Richmond, essere un poliziotto può essere abbastanza pericoloso, senza contare il fatto di mettere a repentaglio anche il proprio cuore.
La recensione:
Voto: 4.5 stelle
Erano secoli che non leggevo qualcosa di quest’autrice, ma questo libro mi ha ricordato perché mi piace il suo stile: l’ho adorato!
Ha una trama interessante, che sa tenere attratti senza calare l’attenzione o il ritmo, con il giusto mix di sentimenti, ingiustizie, azione e imprevisti.
La storia è il primo volume di una dilogia di libri autoconclusivi; è ambientata nell’outback australiano e ci racconta in modo verosimile la routine e le difficoltà quotidiane di chi lavora nei servizi di emergenza, sia polizia sia sanitari. In questo, in particolare, conosciamo l’agente Gio Valeri che viene trasferito dalla grande città nel paesino di Richmond, portandosi dietro una nomea nient’affatto lusinghiera, ma col tempo scopriamo che la situazione è molto particolare e più complessa di come appare.
La stazione ha solo due agenti in servizio, con tutti i problemi che ne derivano, quindi Gio è costretto a rapportarsi col suo superiore, il sergente Jason Quinn, che è anche un padre single.
Ma mano che i due si conoscono e legano, hanno modo di prendersi le rispettive misure e di farsi un’opinione senza condizionamenti e pregiudizi, ma non sarà semplice né indolore.
Ho amato lo sviluppo delle varie caratterizzazioni, ho apprezzato la loro crescita interiore credibile e ben gestita. Mi sono piaciuti sia i protagonisti sia i secondari e il piccolo Tylor merita un abbraccio tutto suo.
È una storia davvero ben scritta e ben tradotta che vi consiglio.
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