FERNANDA ROMANI CONSIGLIA DONNE, MADONNE, MERCANTI E CAVALIERI, DI ALESSANDRO BARBERO (EDITORI LATERZA).
Fra’ Salimbene da Parma, il francescano che ha conosciuto papi e imperatori, vescovi e predicatori, e su ognuno ha da raccontare aneddoti, maldicenze e pettegolezzi; Dino Compagni, il mercante di Firenze che ha vissuto in prima persona i sussulti politici d’un comune lacerato dai conflitti al tempo di Dante; Jean de Joinville, il nobile cavaliere che ha accompagnato Luigi il Santo alla crociata, testimone imperturbabile di sacrifici, eroismi e vigliaccherie; Caterina da Siena, che parlava con Dio e le cui lettere infuocate facevano tremare papi e cardinali; Christine de Pizan (si chiamava in realtà Cristina da Pizzano), la prima donna che ha concepito se stessa come scrittrice di professione, si è guadagnata da vivere ed è diventata famosa scrivendo libri; Giovanna d’Arco, che comandò un esercito vestita da uomo e pagò con la vita quella sfida alle regole del suo tempo. È possibile incontrare uomini e donne del Medioevo, sentirli parlare a lungo e imparare a conoscerli? È possibile se hanno lasciato testimonianze scritte, in cui hanno messo molto di se stessi. È il caso di cinque su sei dei nostri personaggi; della sesta, Giovanna d’Arco, che era analfabeta o quasi, possediamo lo stesso le parole, grazie al processo di cui fu vittima e protagonista.
Consiglio questo libro a chi ama la storia e anche a chi cerca una documentazione seria. Barbero analizza le vite e le informazioni disponibili riguardo a personaggi storici noti, come Giovanna d’Arco e Caterina da Siena, ma anche sconosciuti ai più, come Dino Compagni, mercante fiorentino al tempo di Dante, traendo conclusioni da storico esperto e dipingendo un quadro attento e realistico degli usi e costumi delle epoche considerate.
In questo modo mette in risalto sia le vite straordinarie di alcune persone, come le donne che riuscirono a emergere dal loro ruolo subordinato, sia l’ordinarietà di idee e azioni nate da una cultura basata su valori privi di etica, come la disuguaglianza sociale, oppure sulla mancanza di valori della politica, esercitata solo in nome degli interessi di parte.
Commenti recenti