Sono orgogliosa (ebbene, sì) di presentarvi in anteprima la nuova Serie di Monica Lombardi, di cui esce oggi -gratuito- un racconto introduttivo. Troverete la presentazione della Serie e una breve recensione del racconto.

http://www.emmabooks.com/index.php/2016/02/linizio-stardust-0-di-monica-lombardi/

http://www.amazon.it/Linizio-Stardust-0-Monica-Lombardi-ebook/dp/B01BGQMW16/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1454588377&sr=8-1&keywords=stardust+l%27inizio

Lascio la parola all’autrice.

Chi mi conosce sa che non sono mai stata capace di “costringere” i miei personaggi nello spazio di un solo libro, neanche all’inizio, con Mike Summers. Nato come un poliziesco, prima ancora di finire di scriverlo sapevo che Scatole cinesi sarebbe stato il primo di tre romanzi, poi diventati quattro. Forse non riesco ad abbandonare i miei personaggi troppo presto, forse la mia testa e il mio cuore di narratrice sono tarati per storie più lunghe e sfaccettate. Direi che sono vere entrambe le cose. È stato il GD Team, però, a rendermi consapevole del fatto che il primo romanzo di una serie accende una prima luce in quello che è destinato a diventare un vero e proprio mondo. Immaginatevi Indiana Jones che getta la prima torcia, e il primo sguardo, nel Pozzo delle Anime, o un set cinematografico gigantesco in cui vengono accese le luci di un primo ambiente, lasciando in ombra tutti gli altri. Man mano che la storia progredisce, che si aggiungono personaggi e titoli, scattano gli interruttori che illuminano nuove zone del set. Una serie crea un mondo e lo esplora, l’autore prima e i lettori poi vi sbarcano e imparano a conoscerlo. Sempre meglio. Finché non vi si sentiranno a casa.

Un mondo è fatto di personaggi che raccontano una storia ma ha anche un tono e un’atmosfera, delle coordinate e delle leggi. Evoluzioni accettabili e inaccettabili. Le sue regole del gioco, insomma.

Le prime due stesure del primo romanzo della serie Stardust risalgono a prima del Team.  Allora non sapevo ancora che la serie si sarebbe chiamata così: sapevo che stavo raccontando la storia di Free, il protagonista che dà il titolo al primo romanzo, e che sarei andata a toccare due piani temporali molto distanti tra loro. Gli anglofoni lo chiamano time travel, viaggio nel tempo. Di nuovo, chi mi conosce non si stupirà del fatto che i miei viaggiatori non si spostano dal presente al passato ma …. dal futuro al presente.

Che cosa è cambiato, da quelle stesure a oggi? È cambiata la mia consapevolezza del potenziale, e delle responsabilità che un primo romanzo ha proprio nel gettare quella prima torcia. Ho pensato molto al mondo in cui si muovono Free e gli altri protagonisti, che ora ha anche un nome: Stardust, ovvero polvere di stelle. Ho capito in quali direzioni potrà crescere. Così ho deciso di dare ai lettori qualche coordinata in più, nel momento in cui decidono di avventurarsi insieme a me in questo nuovo viaggio. Stardust – L’inizio, il breve racconto gratuito in uscita oggi, è quello che il titolo dice: il punto, il momento, l’incontro – perché qualsiasi storia procede per incontri – da cui tutta la storia che vi racconterò ha avuto inizio. Il suo compito è quello di introdurvi in un mondo un po’ diverso dal nostro. Ma non abbiate timore: ricordatevi che la storia di Free, dei suoi amici e dei suoi nemici è anche molto legata al mondo che conosciamo, al tempo in cui viviamo.

Per voi lettori, Stardust – L’inizio potrà essere, se lo volete, un assaggio, un piccolo aperitivo (alcolico) che vi permetterà di capire se la nuova serie vi può stuzzicare. Se vi viene l’appetito per sedervi a tavola.

Io vi aspetto.

Con affetto,

Monica Lombardi

OoO

Ho letto in anteprima (se avessi la coda, la vedreste sventagliare all’aria in segno di giubilo) “Stardust – L’Inizio”, il breve racconto che apre la Serie Stardust, la nuova avventura di Monica Lombardi, evidentemente non soddisfatta del successo ottenuto dal GD TEAM.

Mi chiamo Dana e sono nata a Portland, negli Stati Uniti, nell’anno 2009 della Vecchia Era. Nei decenni dopo la mia nascita, le basse pianure costiere furono pian piano sommerse dalle acque e le città più interne o più in alto sul livello del mare crebbero a dismisura, per accogliere tutti. Ma c’è anche chi le evitò come la peste, spaventato dalla criminalità crescente, dall’aumento dei prezzi e dall’inquinamento, e si rifugiò invece nelle terre più lontane, scappando dalla civiltà post-moderna di un mondo segnato da molti mali per tornare a vivere a contatto con la natura.
Sappiamo che questo fu l’inizio del cambiamento, e sappiamo dove questo cambiamento epocale portò il genere umano nel corso dei secoli: a un mondo diviso tra due nuove razze, Mepow e Phys, abitanti delle megalopoli gli uni e dei Territori selvatici gli altri. Tutto quello che accadde nel mezzo è in parte sconosciuto, anche a quelli di noi che provengono dalla Nuova Era, in parte tenuto segreto da quelle frange dei Mepow che vollero cancellare tutto quello che c’era prima, con il loro “Nuovo Inizio”.

Le parole di Dana ci presentano un mondo che, a partire dal 2009, anno della sua nascita, subisce un brusco cambiamento, dal punto di vista geomorfologico (i mari e gli oceani coprono le pianure costiere) e sociale: la popolazione nei secoli si divide in due parti non conciliabili fra loro, ostili. I Mepow che vivono nelle megalopoli ipertecnologiche; i Phys che trovano rifugio nei boschi e nelle campagne, fuggendo a una civiltà che non vogliono subire, con le sue storture liberticide.

In un tempo lontano, nel futuro, ha inizio la storia di Nathan e Syrus, due Mepow che si troveranno a lavorare (a cospirare?) fianco a fianco ai Phys. Per quale scopo? E con quali mezzi?

Non posso lasciarvi nemmeno un altro accenno alla trama: lo spoiler è un peccato mortale e non voglio togliervi il piacere di leggere il racconto e di scoprire questo mondo affascinante.

Conoscerete un’altra faccia di Monica Lombardi, che amiamo come autrice di rosa-crime, di romance, di romantic suspense. Oggi, avrete la possibilità di scoprire il suo animo SciFi. Posso confessare che, ad ogni pagina, mi dicevo “vediamo che cosa si inventa”… e poi “Cavoli! Davvero? Fantastico!” Insomma, è stata una lettura molto partecipata, mi ha riportato ai tempi lontani delle prime letture di Urania. Certo, si è trattato di un assaggio, un antipasto, una porzione pediatrica… mi sta salendo la solita rabbia… Rimane la soddisfazione di aver spalancato una finestra sul nuovo mondo di Monica Lombardi, assieme all’aspettativa per il primo romanzo, che si intitolerà “Free”.

OoO

Monica Lombardi è nata a Novara da padre toscano e mamma istriana. Lavora come interprete e traduttrice freelance. Sposata, madre di due figli, vive da più di trent’anni a Cornaredo, in provincia di Milano, dove si divide tra la scrittura, le traduzioni e il suo ruolo di mamma.

Con Spinnaker ha pubblicato la Serie Rosa-Crime di Mike Summers, tenente della Omicide Unit di Atlanta, composta dai seguenti romanzi: “Scatole cinesi”, “Labirinto”, “Gambler” e “Scacco matto”.

Con Emma Books ha pubblicato la commedia romantica “Three doors – La vita secondo Sam Bolton” e la serie romantic suspense GD Team, così composta: “Vertigo” (romanzo), “Nicky”(novella prequel), “Free fall” (romanzo), “Alex” (novella), “Spiral” (romanzo), “Miriam” (novella) e da una “Guida”, che comprende, tra le altre cose, un racconto di Natale.

Monica ha partecipato all’antologia di Emma Books “Gli uomini preferiscono le befane” e “Voci a Matera”. Altri suoi racconti sono riuniti nella raccolta “Bluegirl e altre storie”.

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