Simona Diodovich presenta il suo nuovo progetto.

Quando nella vita lavorativa si è una disegnatrice, non si può non cimentarsi in un libro per bambini, e Charlie Khell ne è la prova. Si entra in un mondo differente e altrettanto magico, nessuna disegnatrice ne rimane immune. I disegni si deformano, si allargano, allungano e diventano buffi. Anche le parole del libro magicamente cambiano. Per quanto sembri facile, scrivere un libro per bambini non lo è mai, ma non c’è niente di più bello di questo. Non potevo non farlo. Questo è il solo motivo per cui oggi abbiamo questo libro, perché io sono tornata bambina nello scriverlo, perché ho vissuto la sua avventura ed ero lì con tutti i suoi amici. La magia che porta nella mente un bambino creativo e avventuroso mi ricorda me da piccola quando inventavo storie. Il suo amico pazzo un po’ meno, ma chi non vorrebbe un amico come Thomas e i suoi calzini puzzolenti che ti salvano dalle situazioni tragiche?

Titolo: Charlie Khell e il pacchetto dell’illusionista.
Genere: Romanzi d’avventura, target 9/12 anni.
Editore: Self Publishing.
Pagine Cartaceo:  134 pagine.
Prezzo Cartaceo:  9,80 euro.
Uscita: 19 gennaio 2017.

Ciao! Il mio nome è Charlie e da grande diventerò un grande illusionista in un circo tutto mio. Forse farò anche l’agente dell’FBI, magari anche l’attore. Sì, lo so, ho una fervida immaginazione. Ma chi dice che non è bello sognare? Per ora devo soltanto uscire da questa tragica situazione. Non so come, sono finito con l’esibirmi in un circo e qualcuno mi sta costringendo a dirgli dove tengo un famoso pacchetto. Peccato che io non sappia di cosa parli e sto sudando al solo pensiero di aver rovinato la mia prima uscita con Angelica. Aiuto! Non c’è un vero agente in giro, oggi?
Quello nella gabbia dei leoni è Thomas? E io come lo salvo, ora? Venite a vivere le mie avventure, non ve ne pentirete. Voi riderete, io un po’ meno. È una promessa.

«Che succede, Charlie?» domanda preoccupata Angelica.
«Ma ti dovevi anche truccare per fare lo spettacolo?» Thomas si gratta il mento.
«Perché?» chiedo sopra pensiero. «Sono già verde?»
«Direi piuttosto rosso…» azzarda Thomas.
«E’ una botta…»
«Ah, interessante. Ti colorano il viso a suon di botte?» replica Thomas massaggiandosi il viso.
Che imbecille di amico che ho «No! Ho preso una botta, sarà l’inizio del livido» sono spazientito, mi sta facendo perdere tempo e devo avvertirli del pericolo.
«Ah, così si spiega tutto. Ehm e perché hai preso una botta?» Adesso lo lancio contro il muro per sbaglio, sto perdendo tempo.
«Sta zitto cinque minuti o ti faccio vedere le stelle» sbotto rabbioso. Lo so non devo.
«Ah, non sei ancora una stella scendi dal piedistallo.» Thomas risponde sogghignando.
Potevo mai aver un amico che usa solo un pezzetto di cervello per la playstation e il resto l’ha nascosto chissà dove?
«Thomas puoi chiudere il becco per cinque minuti?»
«Lui ha la bocca non il becco, Charlie!» Ed ecco subentrare la mia sorellina saputella, che più va avanti e più mi sembra una tripla punizione quella di averla portata con me oggi.
«Smettetela voi due, lasciatelo parlare.»