Se qualcuno ti dice che fa lo scrittore e che ci campa alla grande, sta sicuramente mentendo su una delle due cose (Lara Haralds).

Titolo: Cambio gomme.
Autore: S. M. May.
Genere: M/M.
Copertina: Liliana Marchesi.
Prezzo: euro 1,99 (ebook);
euro 4,49 (copertina flessibile).
La mia valutazione: quattro stelline.
Edmonton, Canada. Un meccanico tutto muscoli e dal
gran sorriso, un giovane manager fascinoso ma diffidente, una scrittrice di
romanzi rosa in crisi d’ispirazione: l’officina di Nathan Cleni è davvero un
luogo ricco di sorprese, dove si entra per un cambio gomme e si esce con una
revisione al cuore.
Ma non fatevi ingannare dalle apparenze e
dall’inserimento temporaneo di una donna tra due maschi.
Questo strano triangolo sarà in realtà l’occasione che
permetterà a Nathan e Kean di capire qualcosa di più di se stessi, dei sogni
che inseguono da tempo e del loro voler essere una coppia. Nonostante tutto.

Ho aspettato a scrivere la
recensione. Prima l’ho messa su Amazon, adesso qui. Perché questo ritardo?
Semplice: ho fatto da beta reader e poi da editor per questo romanzo. Sono di
parte? Non credo, cerco sempre di essere obiettiva. Voi sapete, però, che più
che recensioni, questi scritti sono pareri personalissimi, umorali,
post-menopausici, strafottenti, balzani.
Leggete, con beneficio d’inventario
(non è vero: il libro merita).
S. M. May va al punto con
questo romance M/M delizioso, effervescente e incasinato! Lara Haralds, che
speriamo di trovare prossimamente in una serie, è una persona che amiamo
subito. Normale, normalissima (conti da pagare, amore che non si fa vedere nemmeno
con il lanternino… siamo noi), scrive. Lacrimevoli e invendibili romanzi
d’amore. Si è mai visto il protagonista maschile morire, alla fine del libro?
Quando tutte stiamo lì con gli occhi di fuori, in attesa dell’happy end di
prammatica, magari con ruzzolata fra le lenzuola? Niente di meglio, quindi, che
spacciare per farina del suo sacco la VERA storia d’amore fra due bei
ragazzoni, che -diciamo così- le capita di frequentare.
Si ride, ci si arrabbia anche
con Lara (mi piacciono queste interazioni con i personaggi di carta, molto più
simpatici di certi tizi reali che… meglio tacere!), si applaude ai suoi
successi, si conforta la miserella quando non ne azzecca una.

Lieto fine? Certo, mica siamo
in quell’orrendo romanzo strappalacrime che Lara ha cercato di vendere alla sua
editor!