Sabato 30 gennaio e domenica 31 andrà in scena, al teatro Navile di Bologna (caro a Dalla e a tutti gli appassionati di teatro e musica) uno spettacolo fuori dagli schemi, ‘I quadri del desiderio’.

Non so infatti se si può definire il primo nel suo genere, di certo tra gli esperti di settore nessuno mi ha mai detto il contrario. Trattasi di un’idea nata nientemeno che…  su Facebook (avete capito bene!) in cui mi imbattei più di un anno fa. Il pittore e filosofo Enzo Pellegrino  propose ai suoi amici del social di sviluppare il tema generale del desiderio, argomento che diventò grazie ai commenti approfonditi di alcuni di loro l’idea per una pièce teatrale. Eccola qua, opportunamente adattata e sviluppata:  il desiderio sessuale e quello molesto, quello proibito e l’orpello narcisistico, il bisogno del sacro e il desiderio riflesso. Accezioni più o meno consapevoli che verranno messe in scena con stratagemmi ogni volta diversi. Potete immaginare, infatti, la spiegazione della treccia lacaniana messa sullo spiritoso? Io (che ho studiato proprio Filosofia all’università) non so come pensarlo, e credo neanche voi. O il desiderio riflesso, vale a dire l’accendersi del desiderio solamente se siete desiderate a vostra volta. Sei accezioni, sei ‘quadri’ (dai dipinti di Enzo pellegrino che ispirarono gli approfondimenti: ma verranno proiettati anche dipinti di Magritte, Schiele, ecc.) di un unico termine che contiene molteplici significati.

foyer3Gli attori vengono tutti da scuole d’eccezione: Max Giudici, già allievo di Gianni Caiafa (spalla di Totò, Anna Magnani e pure Macario);  Francesco Matrorilli (accademia di teatro a Roma, poi con Gigi proietti); Paola Verderosa e l’inedita Giusy Giulianini a impersonare il Desiderio, unica non professionista in scena, che però (unica anche lì) appare in tutti e sei i ‘quadri’. Regia di Alice De Toma, giovane e intraprendente ‘vagabonda del teatro’ (nel senso buono, perché ha studiato e recitato in lungo e in largo per lo stivale), allieva della bravissima Licia Navarrini. Voce narrante d’eccezione, il direttore del teatro Nino Campisi.

Ultimi, ma non per importanza, gli autori della pièce che vengono da tutta Italia (e molti saranno presenti): Alessandra Govoni, Paolo Imperio,  Monica Sitzia, Ennio Stamile, Francesca Troia, Daniela Verderi, gli stessi Enzo Pellegrino e Giusy Giulianini.

Nota di costume: nonostante il sold-out già da diversi giorni per la prima (e richieste di repliche a Roma e in Sardegna), la stampa locale ha pressoché snobbato la conferenza stampa, segno dei tempi, della pigrizia e della spocchia che inquina certi ambienti. Lo dico ora, conoscendo i testi e in tempi non sospetti: i giornali hanno perso un’occasione per seguire un evento di spessore. Per chi invece ha fiuto per le cose belle, appuntamento questo fine settimana al teatro Navile di Bologna (Via Marescalchi 2/b, di fianco a Piazza Maggiore); prenotazioni sul sito o telefonando al 051/224243.