“Un fiuto infallibile per i bastardi” (no, l’unità cinofila non c’entra) esce l’1 dicembre.

Mercoledì, 1 settembre
Si ricomincia
La sveglia suona presto, stamattina. Troppo presto. Allungo la mano sul comodino nel vano tentativo di farla tacere. Tutto inutile, così mi alzo, tiro su la serranda e apro la finestra. Sono solo le sette, ma fuori già brilla un sole dorato. Tanto caldo che ti scalda l’anima. Per un attimo, penso che vorrei essere al mare, a godermi quest’ultimo squarcio d’estate, e un nodo mi stringe la gola. Coraggio, Eulalia, mi dico. Oggi si ricomincia.

Eulalia Elia ha trentadue anni, una casa, quattro gatti e un lavoro sicuro, ma non riesce a trovare l’uomo giusto per lei. Come le sue amiche del cuore, Rosy e Giuliana, fa la prof all’Istituto “Girolamo Savonarola”,  dove “non entra mai un uomo degno di tale nome neppure se fai domanda al Ministero su carta da bollo da mille euro”. Quello che Eulalia non sa, è che il destino sta per cambiare.

Giorgio Giommetti, l’uomo che l’ha fatta soffrire spezzandole il cuore, ha ottenuto il trasferimento al “Savonarola” e tenta di riconquistarla in ogni modo. E non è il solo. A far battere il cuore di Eulalia c’è anche un affascinante vedovo, il papà del più pestifero dei suoi alunni. La situazione si fa ingarbugliata ed Eulalia si caccia in ogni sorta di pasticci. È terrorizzata dalla paura di sbagliare, perché, come ricorda spesso a Rosy e a Giuliana, possiede “un fiuto infallibile per i bastardi”. E non si tratta di cani.

“Un fiuto infallibile per i bastardi” è il terzo racconto lungo che Macrina Mirti ha scritto per la collana Passioni Romantiche di Delos Digital. È una storia molto diversa dalle due che l’hanno preceduta: “Il canto del cuore” e “Le ragioni del cuore”, sia per l’ambientazione contemporanea sia per una certa vena scanzonata che pervade tutto il racconto.