Macrina Mirti consiglia di leggere IL DOMINIO DEL SANGUE, di Giordano Drago (Fanucci Editore).

Non sono proprio una fan del fantasy, però ho adorato Tolkien e mi sono letta tutto Martin. Adesso ho iniziato la lettura di questo fantasy-storico targato Fanucci. Siccome so che nel gruppo ci sono diversi amanti del genere, ve lo propongo. Perché dovreste leggerlo? Per le atmosfere magiche e inquietanti, per i personaggi forti e affascinanti, per l’ambientazione che ricorda tanto un mitico medioevo e, in ultimo, perché la storia è avventurosa e coinvolgente.

In un mondo remoto, risalente a un’epoca di cui non si ha più traccia, creature estinte che appartengono al mito e alla leggenda dominano i cieli, i mari e la terra, mentre i popoli si contendono il dominio su un reame vastissimo: Highworld, le Terre Alte.
In uno scenario fatto di arcipelaghi posizionati ad altitudini diverse, grazie a tre enormi dighe costruite nell’antichità per tenere a bada l’immenso oceano che li circonda, le lotte per il potere e il predominio si susseguono da millenni, sotto l’occhio attento e neutrale dei Custodi delle Dighe. Questi ultimi si tramandano da generazioni la conoscenza del potere più distruttivo che si conosca: quello di aprire le dighe lasciando che le acque sommergano le Terre Alte, spazzando via ogni traccia dei popoli che le abitano. Dopo una lunga tregua, il delicato equilibrio tra le dinastie eredi di re Rhodeon il Conquistatore è sul punto di spezzarsi. Le casate degli Artakis, degli Oleon, dei Sertan e dei Misgarian stanno conducendo il mondo sull’orlo di una nuova e sanguinosa guerra, mentre un misterioso nemico avanza all’orizzonte.

TITOLO: Il dominio del sangue.
AUTORE: Giordano Drago.
SERIE: Highworld, le Cronache delle Terre Alte.
GENERE: Fantasy.
EDITORE: Fanucci.
PREZZO: euro 4,99 (eBook); euro 18,70 (cartaceo).
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Grazia Maria Francese consiglia di leggere IL SAMURAI,  di Shusaku Endo (Rusconi Editore, Edizione 1983).

Quando sto scrivendo un romanzo storico, evito di leggerne altri ambientati nello stesso periodo: divoro un saggio dopo l’altro ma la narrativa no, per evitare di esserne influenzata anche senza accorgermene e di finire per scopiazzare qualcosa.
Ormai però il primo volume della mia “serie giapponese” è terminato, il secondo è a buon punto, per cui mi posso confrontare con questo romanzo. Meno famoso rispetto a “Silenzio”, dal quale è stato tratto il film di Scorsese, per quel che ho letto finora mi sembra scritto ancora meglio.
La sola cosa difficile da accettare per noi, nella narrativa giapponese, sono i finali quasi sempre tragici. Che caspita! Non potrebbe finire bene, almeno qualche volta?

(Tokyo 1923-96) Shusaku Endo fu uno scrittore giapponese. Laureatosi in letteratura francese a Tokyo, visse a lungo in Francia e viaggiò molto. L’ambiente familiare lo indusse ad abbracciare il cattolicesimo all’età di undici anni. Questo evento, vissuto drammaticamente, è alla base di molti suoi lavori: Silenzio (1966), Il samurai (1980) e numerosi racconti brevi sono ambientati a cavallo tra i secc. XVI-XVII, quando il cristianesimo, benché osteggiato con violenza dallo shogunato Tokugawa, cominciò a diffondersi in Giappone; in questo contesto si inseriscono vari suoi personaggi, la cui fede viene costantemente insidiata. Questa tematica è del tutto singolare nella storia della letteratura nipponica e ha suscitato ampie polemiche sia in patria sia all’estero. Altre opere importanti sono: Mare e veleno (1957, nt), Vita di Gesù (1973), Scandalo (1986) e Fiume profondo (1993, nt), che attraverso il viaggio in India di un gruppo di turisti (giapponesi) estrae una riflessione sulle grandi religioni del mondo.

TITOLO: Il samurai.
AUTORE: Shusaku Endo.
GENERE: romanzo storico.
EDITORE: Rusconi (Edizione 1983).
PREZZO: euro 17,00 (copertina flessibile).
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