La strada nera di E. C. Bröwa
Il tempo scorre impietoso. Il futuro scavalca il futuro lasciandosi alle spalle le vestigia di un mondo morente, ma non tutto svanisce per sempre, ciascuno può tenere in vita una parte di passato…
Tornare dopo decenni nel paese di montagna lasciato da bambino fa riaffiorare antichi ricordi ma fa anche scoprire una realtà inattesa.
La storia degli abitanti di un paese di montagna, vite semplici e dure, il senso di appartenenza alla propria comunità: un tempo non tanto lontano, ma che ormai è quasi scomparso anche dalla memoria. Forse, però, i ricordi possono riuscire a tenerlo in vita, evitando che sfumi definitivamente.
E. C. Bröwa vive in montagna, scrive storie di natura e di persone, radicate nella realtà, ma in cui, talvolta, il labile confine con l’immaginario diviene soltanto un’ipotesi.
Nei suoi libri è del tutto verosimile che un albero possa narrare, che fra le montagne si celi un varco spazio-temporale verso mondi diversi, o che un lago sveli l’impensabile.
Bröwa ha anche pubblicato i volumi della quadrilogia “Al di là delle Valli Gemelle” e L’albero.
La strada nera è disponibile nei formati copertina flessibile e copertina rigida.
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Milano sotto tiro, di Matteo Speroni.
In centro a Milano, di notte, un senzatetto viene ucciso con una lama lunga e affilata, mentre dorme nella strada più stretta della città, via Bagnera. L’omicidio è il primo di una catena di sangue che colpisce la metropoli mentre si avvicina il Natale. Le vittime, donne e uomini di età diverse, non hanno alcuna relazione tra loro e nulla in comune. Sulla città aleggia l’ombra di un serial killer oppure ogni crimine è stato commesso da una mano diversa? A cercare di fare luce sui delitti, l’ispettore Corrado Spezia, già migliore collaboratore del commissario Egidio Luponi nel difficile caso di una sequenza di persone scomparse, due anni prima, sempre a Milano. Luponi, ormai in pensione, ha l’abitudine di pranzare con Spezia ogni martedì in una trattoria della zona di Brera e quando l’ispettore gli parla degli omicidi decide di mettere in campo il suo fiuto, il suo famoso intuito, nelle indagini. Mentre i due poliziotti inseguono indizi e tracce – da alcune strane armi usate per i delitti ai possibili moventi – emerge una storia che ha inizio nei lontani anni Sessanta. C’è una relazione tra questa vicenda e gli omicidi? E che cosa c’entra una fantomatica partita a dadi che accompagna la narrazione? Sullo sfondo del vorticoso incedere degli eventi si staglia la città di Milano, dai luoghi più noti agli angoli nascosti, nella quale le vittime si muovono lungo i fili di una misteriosa ragnatela, nell’inconsapevole attesa del letale morso del ragno.
Matteo Speroni, milanese, laureato in Filosofia, è giornalista del “Corriere della Sera” (vice-caposervizio nella cronaca milanese) e scrittore. Nel 2010 pubblica il romanzo “I diavoli di via Padova” (Cooper) e nel 2011 il romanzo “Brigate Nonni” (Cooper). Nel marzo del 2014 esce il libro “Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito” (Milieu edizioni), scritto con Arnaldo Gesmundo, uno dei protagonisti della storica rapina di via Osoppo a Milano, nel 1958. La prefazione è di Antonio Di Bella. Sempre nel 2014 esce una nuova edizione, per Milieu, del romanzo “I diavoli di via Padova” e va in scena al Teatro Verdi di Milano lo spettacolo “Diavoli dannati”, tratto da I diavoli di via Padova, con le musiche originali del cantautore Folco Orselli. Nel 2015 firma la prefazione della riedizione del romanzo di Cesare Pavese “Il carcere”, nell’ambito della Biblioteca della Resistenza, edita dal “Corriere della Sera“, e Milieu ripubblica “Brigate Nonni”. Nel 2019 esce “Milano rapisce” (Fratelli Frilli Editori), prima storia che ha come protagonista il commissario Egidio Luponi. Matteo Speroni è anche autore di spettacoli in forma di reading con Folco Orselli. Dal 2015 fa parte del gruppo di docenti della scuola di scrittura Belleville, a Milano, con un corso incentrato sul rapporto tra cronaca e letteratura.
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