Occhi languidi e sorrisi: ho immaginato la vostra espressione quando ho suggerito questo argomento per un mercoledì. Il Romance storico: a chi non piace? A pochissime, davvero. E il Romanzo storico? Anche qui tante estimatrici e tanti estimatori (ma, anche questa volta, i ragazzi del gruppo latitano). Ecco qualche suggestione.

Cominciamo con un’ode al Romance storico. Se è un romance deve avere una storia d’amore bella, travolgente, diversa, diversissima da quelle che si incontrano nei romance contemporanei o nella nostra stessa vita quotidiana. Voglio battaglie, spade e cappe, voglio salvataggi e complotti. Voglio matrimoni tra giovanissimi oppure relazioni da amor cortese. Perché alla fine di romance si parla, non di saggio storico! Quindi io voglio l’emozione di una dichiarazione fatta con parole diverse da quelle di oggi, voglio un linguaggio forbito ed elegante ancora più dei magnifici vestiti che indossa la protagonista. Poi ovvio mi attira, e molto, che la storia sia calata nel suo tempo, ma per questo non bastano due fiocchetti e un ballo durante la Stagione. Mi piace quando un romance mette in risalto le tensioni del periodo in cui è ambientato: sociali, politiche, belliche anche. Mi piace che la storia d’amore si intrecci con la Grande Storia. Voglio dire, a scuola si parla di storia per sommi capi, citando grandi personaggi e macro eventi che hanno coinvolto migliaia di persone di cui però si ignora l’esistenza. Ecco, è bello quando un autore riesce a prendere la lente d’ingrandimento e rendere protagonisti della Grande Storia le piccole persone.

(Pitti Duchamp, QUI la sua Pagina-Autore su Amazon).

Ecco, invece, un’escursione nel “romanzo” storico. In epoche passate, soprattutto quelle più lontane nel tempo, il modo di pensare e i sentimenti dovevano essere piuttosto diversi da quelli di oggi. Bisogna tenerne conto, sia nei romance che nei romanzi storici.
Tempo fa ho avuto una interessante discussione con un altro autore che scrive storie ambientate nell’alto Medioevo. Il protagonista della sua storia aveva una relazione sessuale con una giovane serva e veniva rimproverato così da un guerriero del padre: cosa succede se lei rimane incinta?
Be’, che sarebbe successo? Che tutti si sarebbero fregati le mani. Nell’alto Medioevo, avere figli da una serva era del tutto normale. Era anche un modo per accrescere la potenza del gruppo familiare, mettendo al mondo un altro servo o serva. Il che nell’epoca “dell’uomo raro”, dove il calo demografico sarebbe stato la fine di un insediamento, era decisamente un valore.
Altro punto su cui si casca facilmente sono i preti, che nei romance di ambientazione medievale compaiono spesso come personaggi secondari. Spesso ci si dimentica che fino all’XI secolo, era del tutto normale per i sacerdoti, e anche per i vescovi, avere moglie e figli. A mettere in discussione la legittimità dei preti “uxorati” furono movimenti come i patarini, che all’inizio venivano considerati eretici.
Io scrivo romanzi storici, ma le storie d’amore vi giocano sempre un ruolo importante e devo fare molta attenzione a questi aspetti.

(Grazia Maria Francese: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon).

Un’anima che si dibatte fra romance e romanzo? Eccola qui! Be’, che dire, a me i romance storici piacciono. Mi piace leggerli, mi piace un po’ meno scriverli e non so quanto ci riesca, mi sono cimentata naturalmente. Devono avere, secondo il mio gusto, tre caratteristiche principali in ordine crescente di importanza, non molto facili a trovarsi:
1) un buon bilanciamento fra cornice storica (che include eventi, ma anche abitudini, contesto sociale, legale, costume….) e intreccio.
2) convincenti scelte linguistiche e lessicali.
3) la capacità di far “pensare” i personaggi come gente dell’epoca. Donare loro la mentalità del periodo storico, qualsiasi sia il loro carattere e per quanto drastiche o anticonvenzionali siano le scelte che poi fanno.
Sulla questione di differenziare romance storico e romanzo storico ho sempre dei dubbi. Di fatto, scrivo solo storici, ma nella mia umile produzione identifico uno solo come vero e proprio romance, perché la storia d’amore è centrale nella trama, preponderante su tutte le altre istanze e principale nella vicenda e perché il libro è costituito interamente da una storia di fantasia, senza riferimenti a fatti e persone reali (se non in relazione al contesto storico, evidentemente).
Tra i miei libri è quello che sta avendo più successo e, ahimè, quello che amo di meno.

(Amalia Frontali: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon).

Il mio modestissimo parere, sia come lettrice che come autrice, su romance e romanzo storico. Scrivere sia l’uno che l’altro non solo ti insegna il rigore, ma ti sottopone a un continuo esercizio di valutazione e di ricerca della verosimiglianza. Ti costringe a pensare come le persone/personaggi di cui stai scrivendo. Ti insegna a cercare, approfondire, pescare nelle pagine di volumi specializzati quelle sfumature che possono aiutarti a rendere la storia più armoniosa possibile. Ecco, queste sono le caratteristiche che deve avere uno storico, romance e non, altrimenti ci troviamo la zolletta di zucchero data al cavallo nel Trecento, o le matrone romane che amministravano proprietà, quando nel periodo imperiale le condizioni di subordinazione femminile erano molto marcate (e solo in poche, sparute eccezioni si poteva parlare di un affrancamento dalla potestas maritale). Anche ora che ho definitivamente abbandonato il romance come autrice, non ne disdegno la lettura per rilassarmi.

(Stefania Auci: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon)

Il romance storico è la mia passione: significa aprire una finestra sul passato per spiare eventi e protagonisti, un giusto mix tra invenzione letteraria e fedeltà agli avvenimenti.
Consigli? Individuate il periodo storico in cui ambientare il vostro romance, immaginate la vostra trama e poi… poi studiate, studiate, studiate. Perché per essere credibili bisogna conoscere tutto del periodo scelto, avere “confidenza” con esso, arrivare a immedesimarsi nei protagonisti e vivere anche voi nel Medioevo, nell’antichità, o nel XIX secolo.

(Adele Vieri Castellano: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon)

Le Pagine-Autore delle scrittrici che compaiono solo nei poster:

Maria Masella

Michela Piazza

Roberta Martinetti

Monica Portiero