Ho ucciso la donna che amo.
Ha ucciso il nostro amore.

L’ho vista diventare il mio avversario più pericoloso, e non ho fatto niente per impedirlo.
È diventato il mio nemico, e il mio cuore ha già iniziato a sanguinare.

Sta venendo per me.
Pagherà per ciò che ha fatto.

Vuoi la mia vita, piccola rossa?
Avrò il suo sangue.

Vieni a prenderla.

ATTENZIONE LIBRO AD ALTO CONTENUTO DI VIOLENZA, NON SI TRATTA DI UNA LETTURA ROMANCE, MA DI DARK ROMANCE.

Avete letto le avvertenze? Bene. Questa recensione necessita del bugiardino, come per i medicinali, perché sto per parlarvi del capitolo conclusivo della seconda trilogia della serie Blood Bonds, dedicata a André Lamaze.
Non è facile parlare di un libro senza spoilerare le parti più succose e interessanti, e io preferisco sempre parlare delle sensazioni che mi lascia una lettura, a dispetto degli aspetti tecnici o della corrente dei fan.
Chiara Cilli ha una dote, che ho riscontrato anche nella serie precedente, che è quella di rispettare i propri personaggi senza farsi influenzare dalle lettrici. Questa capacità, che non è da tutti, io la rispetto tantissimo… e non perché io non abbia desiderato, nel corso della lettura, l’happy ending, ma perché la storia e i personaggi avevano scarsissime probabilità di ottenerla e lei, l’autrice, non si è piegata.
La lettura è scorrevole e si viene catturati dalla storia, dai personaggi che sono caratterizzati benissimo, in breve sei concentrata e fai il tifo per i protagonisti.
Nadya consumata dall’odio, dall’amore, dal senso di colpa, dal rammarico e da un ventaglio di sentimenti che farebbero perdere il senno a chiunque, pronta a tagliare via con un colpo di forbice i sentimenti che nutre per la vendetta che agogna.
André che in nome di quei sentimenti compie azioni estreme, che sfida la sorte consapevole delle conseguenze e che pur di salvare Nadya dall’odio non esita a mettere in pericolo se stesso e la sua famiglia.
André che riporta alla vita Henri, che spinge Armand a uscire dai ranghi per cercare di salvare suo fratello, André che pagherà il prezzo più alto lasciando in chi legge un amaro senso di ingiustizia. Quando leggiamo dei romanzi, siamo interiormente convinti che, almeno al loro interno, l’amore vinca su tutto; invece, come nella realtà a volte l’amore non basta. Non basta anche se è forte, non basta anche se è stato forgiato nel dolore e nel sangue, non basta l’amore per i fratelli, non basta l’amore per la propria donna, semplicemente non basta.
Piccole briciole, domande a cui, per ora non ci sono risposte. Però, hanno aperto uno spiraglio sulla prossima trilogia dedicata al maggiore dei fratelli Lamazé, Armand.
Cosa succederà ora?
Non ci resta che aspettare che Chiara si decida a dare libero sfogo alla sua penna.
Voto: quattro stelline.

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