Mentre in Italia si avvicina l’ombra lugubre della Grande Guerra, in Val d’Elsa, la terra del vetro verde nel cuore della campagna toscana, si intrecciano le vite di quattro giovani, che il destino deciderà di unire. Nanni è un gigante, attaccabrighe e amante delle belle donne, cresciuto con il mito della nazione e della patria. Sua moglie, Verdiana, lo ha sposato per amore, perdendo famiglia e ricchezze. Felice è un colto vetraio socialista che non tollera le ingiustizie. Anita, determinata a diventare maestra, sogna una vita di avventure come quelle delle eroine dei suoi libri. Intorno a loro si sviluppano la quotidianità, le delusioni, gli amori e i misteri di due comunità, quella di Certaldo e quella di Castelfiorentino.

Titolo: L’ampolla di vetro.
Autrice: Beatrice Da Vela.
Genere: romanzo storico.
Pagine: 300.
Editore: NUA.
Prezzo: euro 3,49 (eBook); euro 18,00 (copertina flessibile).
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L’ampolla di vetro è un affresco potente che unisce la Storia con le vicende di quattro giovani, alla vigilia del primo conflitto mondiale.

Siamo in Val d’Elsa, nel cuore della campagna toscana. Patria di quel “vetro verde” che raccoglie i frutti di un territorio benedetto dalla natura. Quattro vite si intrecciano negli anni della prima guerra mondiale. Quella di Nanni, cresciuto nel mito della Patria, un gigante attaccabrighe e amante delle belle donne. Accanto a lui, Verdiana che, per amore ha dovuto rinunciare alla famiglia e alla ricchezza. Nella vetreria dove lavora Nanni, troviamo Felice: colto, gentile, imbevuto di teorie socialiste e cresciuto con il mito della giustizia e dell’onestà.  Anche se l’intelligenza viva e l’innata generosità che lo distinguono non fanno mai dimenticare agli altri la sua zoppia. Anita è l’ultimo personaggio di questo quartetto: intelligente, indomita, sogna un futuro da maestra, ma anche avventure che la portino lontano da quel paesello dove la sua vita sembra rinchiusa per sempre. Intorno a loro, le comunità di Certaldo e Castelfiorentino: amicizie e vecchi rancori, vita quotidiana e speranza per un futuro migliore.

La Grande Guerra sconvolge la quotidianità: gli uomini partono. Rimangono le donne, i vecchi, i bambini. Sorgono nuove difficoltà, man mano che il conflitto prosegue: a pagare, però, sono sempre i più deboli, perché chi poteva prima anche adesso non ha problemi a riempire le proprie case di cibo e calore.

Beatrice da Vela immerge le vicende dei suoi personaggi nella Storia, senza mai dimenticare la dimensione umana anche delle vicende più crude. Una penna leggera, la sua, ma leggerezza non è sinonimo di indifferenza, bensì di profonda empatia e pudore dei sentimenti. Tant’è vero che proviamo del vero affetto per Verdiana e Anita, per Nanni e Felice. Persone comuni che si piegano, ma non si spezzano di fronte alle traversie che debbono affrontare. Li ritroveremo nel secondo volume che spero di leggere presto.

Cinque stelline.