Kent, Gran Bretagna. In una tranquilla e lussuosa casa di riposo quattro improbabili amici si incontrano una volta alla settimana per indagare sui casi di omicidi irrisolti. Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron, tra calici di vino e torte alla vodka, studiano i fascicoli della polizia segretamente acquisiti dalla leader indiscussa del gruppo, Elizabeth. Ma quando un brutale omicidio ha luogo proprio sulla loro soglia di casa, “Il club dei delitti del giovedì” si ritrova nel bel mezzo del primo caso in diretta. I quattro protagonisti saranno pure degli ottantenni, tuttavia hanno ancora qualche asso nella manica. Sono persone vivaci, straordinariamente agili ed energiche, decise a esercitare la loro notevole elasticità mentale nella ricerca di un assassino a piede libero. Per trovarlo si immedesimeranno nel personaggio dell’anziano curioso e vagamente ingenuo, così da raccogliere informazioni e inserirsi nelle indagini ufficiali con stratagemmi sorprendenti, che superano spesso il confine della legalità.

Titolo: Il club dei delitti del giovedì.
Autore: Richard Osman.
Genere: Giallo (con investigatori amatoriali).
Editore: SEM.
Prezzo: euro 8,99 (eBook); euro 8,95 (audiolibro); euro 17,10 (copertina rigida).
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Antonella Sacco ha letto per noi “Il Club dei delitti del giovedì” e qui ci dice la sua.

Di recente ho letto un romanzo che mi è piaciuto molto: Il Club dei delitti del giovedì, di Richard Osman. È un giallo, ma non solo. Ha come protagonisti quattro anziani (sugli ottanta, per la verità), che vivono in una casa di riposo di lusso in Inghilterra. Dopo questo, l’autore ha pubblicato altri due romanzi con gli stessi protagonisti.

Un estratto dall’articolo che ho postato sul mio blog:
La trama gialla è intrigante e complessa; i protagonisti collaborano (in modo “creativo”) con i due poliziotti che hanno la responsabilità dell’indagine (l’agente Donna De Freitas e il suo capo Chris Hudson) e tutti loro formulano di volta in volta diverse ipotesi e scoprono alcuni segreti prima di comprendere la verità. Il romanzo, comunque, non è, a mio parere, solo un giallo: gli aspetti psicologici e i rapporti e i dialoghi fra i vari personaggi sono importanti e altrettanto interessanti degli aspetti investigativi.
La narrazione procede alternando due diversi punti di vista, uno in prima persona (il diario di Joyce, l’altro membro donna del club) e uno in terza onnisciente; entrambi sono al presente.
Nel romanzo vi sono varie riflessioni sulla fine della vita, sull’importanza di poter assaporare ogni giorno perché non si sa quanti ne restano, sull’impotenza nei confronti delle malattie degenerative che rendono le persone care non più in grado di comprendere e comunicare e sul dolore che ne consegue. Questa nota di tristezza e malinconia che serpeggia per tutto il libro è mitigata dall’ironia che pervade buona parte delle scene.
P.s. non so se si è capito, anche da altri miei commenti, l’ironia è una nota che apprezzo molto quando leggo. Sarà perché sono toscana?

Di Antonella Sacco vi segnaliamo un delizioso romanzo per ragazzi: LIDIA CHE DETESTA LA MATEMATICA.

Lidia, dopo l’estate di terza media, inizia il liceo. E lo inizia con tutte le difficoltà del caso: amori che si infrangono, amicizie che si inaridiscono, genitori che non capiscono e… la scuola! In tutto questo caos, dentro e intorno a lei, Lidia incontra, a seguito di un piccolo incidente, un anziano ciabattino. Nell’incontro di due mondi qualche pezzo della vita di Lidia va a posto (compresa la matematica). Età di lettura: da 13 anni.
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