Raoul Sforza, banchiere milanese, è un personaggio eccentrico e sprezzante, amante del lusso, dell’arte e della musica. Specializzato nell’ordire intrighi finanziari e nel ricattare uomini che ricoprono ruoli chiave nelle istituzioni dello Stato, Raoul conduce una vita lontano dai riflettori, dividendosi fra la sua antica dimora milanese che sorge nel cuore di Brera e l’amata Bonassola. La sua presenza non passerà inosservata quando sarà costretto, suo malgrado, a far luce su una lunga scia di misteriosi omicidi che dal 1945 insanguina Bargagli, borgo dell’alta Val Bisagno, nell’entroterra genovese. Aiutato da Diego Casazza, spiantato giornalista di cronaca locale, Sforza affronterà la cosiddetta vicenda del “mostro di Bargagli” che per decenni ha terrorizzato un’intera comunità. Forte di un innato cinismo, indifferente ad ogni tipo di morale, il “banchiere nero” sarà in grado di far emergere, dopo più di cinquant’anni di omertà e di silenzi, verità inconfessabili.

TITOLO: I diavoli di Bargagli. La seconda indagine del banchiere milanese Raoul Sforza.
AUTORE: Ippolito Edmondo Ferrario.
GENERE: Giallo.
SERIE: Raoul Sforza, volume secondo.
PAGINE: 367.
EDITORE: Fratelli Frilli Editori.
PREZZO: euro 7,99 (eBook); euro 16,05 (copertina flessibile).
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Torna il sulfureo banchiere nero con una nuova avventura (la seconda della serie, iniziata con “Il banchiere di Milano”, pubblicato un anno fa). Un volume di ben 367 pagine che ho avuto qualche difficoltà a “reggere” fra le mani, abituata ormai all’ebook. Il guaio è che, nonostante la mole, si tratta di una storia scorrevole, ricca di colpi di scena, che ti coinvolge sempre più a ogni pagina.

Che dire di Raoul Sforza? Un protagonista a tutto tondo: eccentrico, sprezzante, amante del lusso, dell’arte e della musica. Ordisce intrighi finanziari e ricatta gli uomini di potere -politici e industriali- di cui conosce i più oscuri e infami segreti. Lontano dai riflettori, poco amante degli esseri umani, divide la sua esistenza fra il palazzo avito nel centro di Milano e l’amatissima villa di Bonassola, sulla costa ligure, un luogo legato a un’infanzia felice e a un antico amore mai dimenticato. Unica luce nella sua anima, il nuovo affetto per una giovanissima donna, Viola, che abbiamo incontrato per la prima volta in “Il banchiere di Milano”.

Il passato torna a bussare alla porta di Raoul Sforza con una lettera. Da quella missiva parte un filo di sangue che lo porta a indagare su una misteriosa scia di delitti avvenuti fin dal 1945 a Bargagli, un paese dell’Alta Val Bisagno, nell’entroterra genovese. Assassini che le dicerie locali attribuiscono da sempre al mostro di Bargagli. Sulla vicenda, ha scritto un libro il giornalista Diego Casazza che, novello Virgilio, si offre per fare da guida al banchiere.

Omertà e silenzi si oppongono come un muro alle indagini di Sforza, ma nulla possono contro un uomo cinico e lontano da ogni tipo di morale comune, disposto a qualsiasi atto pur di raggiungere il suo scopo. Una verità atroce e inconfessabile verrà alla fine svelata e porterà alla scoperta di ciò che ha privato per sempre Raoul Sforza della sua Anna e del bambino mai nato che la donna portava in grembo al momento della sua morte.

Indovinato il prologo alla vicenda che fa conoscere al lettore l’inizio della sanguinosa storia del mostro di Bargagli. Siamo nel 1945, due giorni dopo la data fatidica del 25 aprile, e in Val Fontanabuona i partigiani bloccano un camion di tedeschi con a bordo una cassa piena di denaro, oro e gioielli. La cassa scompare e i testimoni vengono messi a tacere. Per sempre. Il silenzio cade sul fatto e tutti coloro che tenteranno di far luce verranno brutalmente uccisi. Finché Raoul Sforza non intraprenderà il suo cammino di conoscenza e vendetta.

L’autore si esprime con sicurezza, pur indulgendo in un linguaggio a volte ricercato e un po’ “oltre” il genere trattato, quello del giallo di indagine. Del resto, tale “vizio” si sposa con il protagonista, di cui veniamo a conoscere come veste, cosa fuma, quali liquori predilige. Insomma, Ferrario si è innamorato del banchiere e non lo nasconde. Un po’ me ne sono invaghita anch’io, ma questa è un’altra storia…

Cinque stelline. Copia fornita dalla casa editrice.

Il primo volume della serie può essere acquistato QUI