Piera ha visto “Åremorden – Gli omicidi di Åre” (serie tv)

Una detective di Stoccolma sottoposta a un’indagine interna va in una località sciistica per rilassarsi, finché la scomparsa di una ragazza non la costringe a tornare al lavoro.

Ho visto in pochissimo tempo, sono solo cinque episodi, questa serie svedese che mostra due indagini, una sulla scomparsa di una ragazza e l’altra sul ritrovamento di parti di un corpo sotto un ponte ferroviario che viene usato da chi si vuole suicidare.
Ad Åre, un villaggio svedese, si rifugia nella casa della sorella, Hanna, detective di Stoccolma sotto inchiesta e quindi in un periodo di riposo forzato.
La giovane viene presa in forza dalla piccola stazione di polizia locale, che si vede in stato di emergenza quando scompare una ragazza all’uscita da una festa privata.
Hanna affianca Daniel, il collega del posto, e pian piano, anche se l’uomo scopre il motivo della sospensione, i due si trovano in sintonia nelle indagini che non sono facili soprattutto perché le persone coinvolte hanno tutte qualcosa da nascondere.
La scoperta finale è veramente inaspettata.
La seconda inchiesta verte sul riconoscimento del cadavere di un uomo i cui pezzi sono sparsi sotto un ponte da cui cadono i suicidi investiti dal treno che vi transita a tutta velocità.
Da subito emerge che l’uomo è stato ucciso e riuscire a capire chi sia il colpevole diventa complicato perché proprio in quei giorni Daniel è in congedo parentale. Tuttavia, grazie all’intuito di Hanna, si scopre l’assassino.
Il finale fa riflettere su molte cose (non posso dire altro)
Bella l’ambientazione, io adoro quei posti innevati; bravi gli attori; veloce la narrazione, che riesce però a dare forma a tante situazioni, anche personali, solo con uno sguardo o un tocco di dita. Le due storie credibilissime, che toccano tematiche importanti, fanno di questa miniserie un programma che io consiglio.