“Fredric era alla ricerca della sua ametista. Non immaginava che l’avrebbe ritrovata negli occhi di quella fanciulla. Si tuffò in quei due laghi placidi e si sentì sommergere, preso in un vortice di emozioni nuove che gli tolse il fiato e il desiderio di tornare in superficie.”
Titolo: Lacrime d’ametista (Serie “Il fato degli dei”). Volume primo.
Autrice: Donatella Perullo.
Genere: fantasy, YA.
Pagine: 284.
Editore: Butterfly Edizioni. 1 gennaio 2014.
Prezzo: euro 11,90 (copertina flessibile).
La mia valutazione: CINQUE stelline.
Ognuno nasce con un fato, quello di Roswita è essere l’unica in grado di fermare la malefica Dea Irmin. Roswita è un’adolescente volitiva, cresciuta in un bosco, nascosta al mondo da Iosò, una misteriosa anziana che chiama nonna. Trascorre le sue giornate a studiare e a giocare nella natura insieme all’inseparabile Lupa; e non sospetta il perché del suo isolamento. Fin quando un giorno un incontro inaspettato la stravolge… ma lui è il principe Fredric dei Noctiluca, figlio della malefica Irmin. In un susseguirsi di eventi, intrighi e misteri, Roswita dovrà combattere per il proprio amore e per la salvezza del mondo rinunciando per sempre alla propria innocenza. Un romanzo dalla prosa delicata ma incisiva, scritto con maestria, che conduce in luoghi incantati e al contempo infernali.
Boscobuio, Borgobuono e Castel Fiammante ci portano in un mondo che ha il sapore della Terra di Mezzo. L’atmosfera è quella di un fantasy classico, con buoni-buoni e cattivi-cattivi, castelli incantati e foreste misteriose, laghi umidicci e protagonisti accattivanti.
Detto questo, ricordo a tutti che scrivere fantasy non è alla portata del primo venuto. Scrivere fantasy vuol dire creare un mondo fantastico e farlo apparire reale. Vuol dire far scivolare fra le pagine creature misteriose e magiche e renderle vive, vicine a noi. Possiamo toccarle, parlare con loro, seguirle in mille avventure. Questo vuol dire scrivere fantasy. E Donatella Perullo sa aprirci le porte di un mondo da esplorare: mille cose, mille esseri sono davanti a noi.
I tre figli di una divinità hanno dato vita ad altrettante parti di questo mondo. Il Bene, il Male e una specie di terra di mezzo, abitata da esseri umani. Gli incompleti. Uomini e esseri fantastici si mescolano in una vicenda appassionante che non si conclude con questo, che è il primo volume di una trilogia. Alcuni sono buoni, altri sono malvagi, altri ancora sono destinati a diventare gli eroi di questo lungo racconto. Ognuno ha un segreto, che custodisce in fondo al cuore; ognuno ha sogni, desideri, incubi a volte. Spesso ci ingannano, perché sanno mostrarsi diversi da chi sono realmente.
Roswita è la protagonista. In un mondo dominato dalla magia, viene salvata da un destino infausto e cresciuta nei boschi dalla mite Iosò. Suoi amici sono una lupa e gli esseri magici che vivono attorno alla sua casa. Non ha mai incontrato un essere umano, non ne conosce nessuno. Le sue giornate trascorrono serene, fino a quando si imbatte nel principe Fredric, figlio bellissimo di Irmin, crudele sovrana di un regno oscuro, popolato da esseri demoniaci. Roswita all’inizio ci appare come una fanciulla indifesa, ma ben presto la vedremo prendere consapevolezza del fato che l’attende, sconfiggere i piani della malefica regina Irmin. Saprà attingere nel profondo di sé la forza necessaria per affrontarlo.
Donatella Perullo scrive una storia in cui amore e avventura, mistero e colpi di scena tengono avvinto il lettore. Lo fa grazie a un linguaggio semplice, ma curato. Così come curata è la descrizione degli ambienti e dei personaggi.
Un buon fantasy con un solido impianto narrativo.
Vedo questa romanzo da un po’ e devo dire che m’ispira molto.
Dopo aver letto la tua recensione credo proprio che lo comprerò. 🙂