Come per un buon piatto, bisogna saper mixare la giusta dose di ingredienti e la preparazione. Vi raccontiamo come si fa.

Il figlio di un caro amico, alle prese con il suo primo esame universitario, viene da noi in cerca di aiuto: dovrà affrontare un test scritto e teme prima di tutto di bloccarsi e poi di non essere in grado di organizzare gli appunti di studio in modo da riuscire a dar loro un ordine logico per memorizzarli.

Dopo un breve consulto optiamo per un incontro in due parti:

  • nella prima cercheremo di neutralizzare la sindrome da pagina bianca;
  • nella seconda ci soffermeremo su come ordinare gli appunti applicando gli step strutturali di base che utilizziamo per scrivere i nostri testi.

Il risultato?

Il ragazzo ha sostenuto brillantemente l’esame e ci ha ringraziato per avergli aperto un mondo. In realtà, a volte basta un cambio di prospettiva per risolvere un problema. Abbiamo pensato di riproporvelo stile ricetta: hai visto mai che debba tornarvi utile?

Ingredienti:

  1. Brainstorming

Mettete sul foglio tutto quello che vi viene in mente sull’argomento che dovete affrontare, lavorando anche sulle associazioni mentali e sui collegamenti logici.

Non vi censurate, ovvero non badate alla grammatica, alla punteggiatura o allo stile. In questo passaggio non sono importanti e possono bloccare il flusso delle idee. Quando non vi viene in mente altro, passate al punto successivo.

      2. One line

Per dare un primo ordine al materiale che avete buttato giù usate il metodo “one line”:  significa una riga (al massimo tre) per esprimere ogni concetto, lasciando un po’ di spazio tra i vari punti, per poter aggiungere qualcosa successivamente.

     3. Re-reading

Ora rileggete tutto ed eliminate i concetti ripetuti. Anche in questa fase non preoccupatevi di grammatica, punteggiatura e stile, puntate solo al contenuto.

Preparazione:

Ricordate sempre la struttura dei tre atti aristotelici, valida per costruire qualsiasi testo: inizio, parte centrale, fine.

Ora organizzate il vostro materiale secondo gli step che seguono, tenendo ben presente di mantenere lo stesso ordine nella vostra esposizione, perché ogni situazione genera quella successiva secondo un preciso nesso di causa/effetto.

All’interno di ogni passaggio, per inquadrare bene quello che state dicendo e non perdere la direzione, chiedetevi sempre: chi, cosa, dove, quando, perché.

Il primo step è il set up: introduzione, presentazione, contesto. Ovvero il quadro della situazione all’interno del quale si svolgerà quello che descriverete successivamente.

Il secondo è l’incidente scatenante: l’elemento esterno al contesto che innesca la vostra argomentazione.

Il terzo è il conflitto: il cuore del vostro testo. Quello che determinerà il cambiamento. Cercate di esporre le ragioni di ognuno (o i vari punti di vista in merito all’argomento che state affrontando), in maniera chiara e credibile. Se avete un vostro personale punto di vista, esprimetelo e motivatelo.

Il quarto step è la battaglia finale: il momento dello scontro tra le varie parti in causa (o i vari punti di vista) che poi determina il cambiamento.

L’ultimo passaggio è quello del nuovo ordine: rispetto al set up le cose sono cambiate e si è determinata una nuova situazione che andrete a descrivere.

 A questo punto, una volta chiarita la struttura e la direzione del vostro argomentare, potete approfondire i vari punti e occuparvi di grammatica, punteggiatura e stile, possibilmente da non distribuire a casaccio…

Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti