Per proteggere ricchezze e futuro, un fratello e una sorella costruiscono una dinastia familiare che comincia a sgretolarsi quando i loro eredi iniziano misteriosamente a morire. QUI il sito ufficiale.
Ogni puntata della miniserie si rifà a un racconto breve o poesia di Edgar Allan Poe, tutti collegati dal filo conduttore della famiglia Usher, appartenente all’omonima opera a cui il titolo del progetto si riferisce. Tra le altre opere dell’autore prese in considerazione abbiamo: La maschera della morte rossa, I delitti della Rue Morgue, Il gatto nero, Il cuore rivelatore, Lo scarabeo d’oro, Il pozzo e il pendolo e Il corvo. (Wikipedia)
Roderick e Madeline Usher sono fratelli. Insieme hanno costruito un impero economico basato sull’industria farmaceutica. Benché i loro farmaci siano accusati da anni di dare assuefazione e provocare la morte di chi li assume, nessun provvedimento legale ha mai potuto sfiorarli. Sono intoccabili, potenti, irraggiungibili da tutto e tutti. Poi un giorno, inaspettatamente, i figli di Roderick iniziano a morire uno dopo l’altro, in modi a dir poco fantasiosi. L’impero degli Usher scricchiola sulle sue fondamenta di morte e disperazione.
Si può scrivere una serie in cui i protagonisti sono tutti cattivi? Per quanto mi riguarda, Mike Flannagan può creare qualunque cosa, so già che non potrà deludermi. L’ho amato dai tempi di Haunting of Hill House e Bly Manor, l’ ho rincorso nell’ isola maledetta di Midnight Mass, mi sono perfino unita ai suoi adolescenti terminali in The Midnight Club. Per non parlare dei suoi film, solo lui poteva raccogliere la sfida di girare il sequel di Shining, e non sfigurare. Perché raccontare storie che avvincano chi le legge o le guarda non è facile, e raccontare il terrore, la paura, riuscendo nello stesso tempo a smuovere le corde più profonde dell’ animo umano, con momenti di autentica poesia e commozione, non è da tutti. Non tutti possono prendere l’orrore dell’ esistenza, la cognizione del dolore insita nella natura umana, la consapevolezza della morte, sempre rincorsa dal disperato anelito alla vita, e farne una storia del terrore, magari scomodando Henry James o, in questo caso, Edgar Allan Poe. Flannagan può.
E può anche scrivere una storia in cui tutti sono cattivi, al punto che non ti spiace vederli morire in modo orribile, ogni omicidio una citazione di un racconto di Poe, ogni morte legata da un filo sottile, e dalla presenza di una donna misteriosa, interpretata da un’immensa Carla Cugino, una delle attrici feticcio di Flannagan, che utilizza più o meno sempre lo stesso cast, in tutte le sue produzioni, rimescolandolo come un mago che agita il suo cappello per tirarne fuori un coniglio sempre diverso. E sempre spaventoso. Nel caso della caduta della casa degli Usher il cast gioca un ruolo fondamentale. Sono tutti bravissimi, e ci sono un paio di monologhi che ho ascoltato e riascoltato e che considero splendidi a livello narrativo e recitativo. E poi c’è Poe, che adoro fin da bambina, quando la mia mamma mi raccontava Il pozzo e il pendolo invece delle favole. Su di lui e i suoi racconti ho scritto la mia tesina in terza media.
Insomma, consiglio questa serie a chi ama l’orrore, ma quello che passa per la carne e l’anima delle persone, quello che appartiene alla vita di ogni singolo uomo e donna che trascorre il suo tempo su questa terra, scoprendo suo malgrado giorno dopo giorno che fantasmi e mostri non sono quello che fa davvero paura, non rispetto a ciò che gli uomini sono in grado di fare agli altri uomini per brama di potere e denaro. I mostruosi Usher sono tutti figli del nostro mondo, della mancanza di valori e di amore che cerchiamo di ricoprire con privilegi e con il possesso di cose, di persone, come se questo potesse colmare il vuoto spaventoso in cui siamo stati scagliati e lasciati a dibatterci. Alla fine ci si rende conto di che cosa significhi davvero essere ricchi, ma quel senso di vuoto rimane e riecheggia assordante, come il battito delle ali del corvo, perché se si parla di Poe il corvo non può mancare.
Su Netflix, solo otto intensi episodi.
Di Federica Soprani vi ricordiamo la Serie Le Cronache di Daedarian.
Il cammino del Sapiente: QUI.
L’ordalia del Bastardo: QUI.
La vendetta del Re: QUI.
Daederian è un regno prospero e pacifico, che si estende dagli impervi altopiani del Nord alle ricche regioni della Costa. Un messaggero giunto da lontano stravolge la quiete di Briden Lanser di Roccabruna, che conduce un’esistenza tranquilla e nascosta nella torre dei Sapienti. Si innesca così una serie di avvenimenti che porteranno il Sapiente nella spregiudicata corte di Llyle, capitale del Regno, dove vivono Re Uther e il suo fratellastro Maddox il Bastardo, e trascineranno tutta Daederian a un punto di non ritorno. Strappati dalle proprie certezze e costretti ad affronare i propri demoni, Briden, Maddox e Uther attraverseranno intrighi, inganni e tradimenti, arrivando a combattere armi in pugno per difendere se stessi e coloro che amano. “Io tenderò l’orecchio al canto della pioggia, cercherò la tua voce nella tempesta. E tornerò da te, tornerò sempre da te.”
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