Marilena Fonti consiglia L’ESTATE IN CUI IMPARAMMO A VOLARE (Netflix).
Finita ieri, divorata in tre giorni. E dire che non avevo alcuna intenzione di guardarla, convinta che fosse la solita serie stupidina sulla vita quotidiana di donnette americane annoiate e viziate dal benessere. Più andavo avanti e più venivo assorbita nelle vite, tutt’altro che banali, di queste due donne, diverse per estrazione sociale, educazione e carattere, accomunate da un’amicizia che va oltre tutto, anche oltre la vita. È la prima volta che segnalo una serie, ma questa storia di donne cresciute negli anni ’70 mi ha colpita molto. La loro storia, che si svolge nell’arco di un trentennio, offre uno spaccato della società del tempo e dei suoi conflitti: analisi sociale, introspezione, emozioni, un’idea della solidarietà e della complicità femminili, all in one.
“L’estate in cui imparammo a volare (Firefly Lane)” è una serie televisiva statunitense distribuita su Netflix dal 2021. È arrivata alla seconda stagione.
Di che parla? Le vicende sentimentali e lavorative di due amiche su tre linee temporali. Tully e Kate, migliori amiche dall’adolescenza, dovranno fare i conti con molte avversità, ma la loro amicizia riuscirà a tenerle unite anche nei momenti più difficili.
N. B. Sottotitolata in italiano.
La serie televisiva riprende la trama del romanzo omonimo di Kristin Hannah, pubblicato in Italia da Mondadori (Oscar Bestseller). Per acquistarlo, fate click QUI.
Kate e Tully hanno quattordici anni nell’estate del 1974. Ma questa è l’unica cosa che hanno in comune: Kate è timida e introversa, rassegnata al suo posto sul gradino più basso della scala della popolarità; Tully invece è bellissima, intelligente, ambiziosa ed esuberante. La prima ha una famiglia amorevole, forse un po’ soffocante; la seconda nasconde invece un doloroso segreto. Non potrebbero essere più diverse, eppure nel giro di poco diventano inseparabili, unite da un’amicizia che durerà per decenni. Fino a che Tully diventerà una star del giornalismo televisivo e Kate sposerà John, ex corrispondente di guerra e soprattutto ex di Tully. Attraverso l’America che cambia, lungo il filo della storia segnato da mutamenti di canzoni, film, costumi, dagli anni Settanta a oggi, il legame tra le due ragazze, presto divenute donne, sarà messo a dura prova. Fino all’ultima sfida.
Nata a L’Aquila, Marilena Fonti vi è rimasta fino al 1970, anno in cui si è trasferita con la famiglia a Hartford, nel Connecticut, nella parte nord-orientale degli Stati Uniti. Dopo aver frequentato il liceo classico nella città d’origine, ha completato gli studi superiori negli USA, frequentando l’ultimo anno di high school. Una volta ottenuto il diploma, si è iscritta alla University of Connecticut, dove ha conseguito un B.A. (Bachelor of Arts) in Lingue e Letterature Straniere Moderne e un M.A. (Master of Arts) in Letteratura Comparata.
Attualmente vive Viterbo, dove ha insegnato in un Liceo Classico-Linguistico fino a Settembre 2020, dopo aver insegnato per diversi anni anche alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito e all’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo come docente a contratto.
Ha al suo attivo la pubblicazione della traduzione di una selezione di racconti dello scrittore americano Thomas C. Wolfe, dal titolo Il bambino perduto, pubblicato dalla casa editrice La Caravella Editrice, di Viterbo nel 2009; la traduzione di una selezione di poesie dalla raccolta Interlunar, di Margaret Atwood (1939- ), pubblicate dal Centro Culturale L’Ortica di Forlì con il titolo Interlunare nel 2014; la pubblicazione di racconti in alcune antologie per i tipi di Laura Capone Editore, La Caravella Editrice, Giulio Perrone Editore, Edizioni EEE, Historica, GOX, Jona Editore, in alcuni casi come risultato di concorsi letterari; e, infine, la pubblicazione della raccolta di racconti Belle ombre imperfette, per i tipi di EEE-Edizioni Tripla E, nel 2019, raccolta che, nello stesso anno, si è classificata seconda nel premio letterario EquiLibri ed era tra le opere finaliste del Premio Residenze Gregoriane e nel 2021 ha ricevuto il Premio Speciale Amarganta team del Premio Letterario Amarganta. Nel 2022 ha pubblicato il romanzo I punti ciechi, EEE- Edizioni Tripla E, premiato con una Menzione d’Onore come inedito al Premio Letterario Residenze Gregoriane. Sempre nel 2022 ha pubblicato il saggio Walter Serner e la Tigre Il romanzo di un dadaista, per i tipi di Rosabianca Edizioni.
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