Ilaria Carioti è nata a Nettuno il 1978. Sin da bambina dimostrava una propensione per le arti creative e non ha mai dimenticato le sue passioni, continuando a leggere, scrivere e dipingere nel tempo libero. Negli ultimi anni ha pubblicato diversi romanzi tra cui uno nel 2013 con la Casa Editrice Libro/mania (“Il cuore non dimentica mai“). Successivamente, a marzo 2015 ha pubblicato “E se invece fosse amore”. Nel 2016 è uscito on line “L’amore non era previsto“, a maggio 2017 “Amore senza esclusione di colpi” e ad aprile 2018 “Un imprevisto da favola“, romanzi che hanno riscosso molto successo tra i lettori, entrando e restando per diverso tempo ai primi posti della classifica generale top 100 di Amazon. A marzo 2019, ha pubblicato “Rotta verso l’amore”, a marzo 2020 “Io e te oltre le nuvole”, una storia di rinascita e di speranza, l’amore impossibile tra uno spirito libero e una donna alla ricerca di se stessa ed è da poco uscito il suo ultimo lavoro “Nemici del cuore” dove protagonista è l’odio consolidato (o forse qualcos’altro) tra i personaggi principali. Un romanzo fresco, leggero, divertente, perfetto per il periodo estivo.
QUI i suoi libri.
1. Che genere scrive? Ce ne parla? Ci racconta come mai ha scelto questo genere per esprimersi?
Scrivo romance perché è il genere che prediligo anche leggere, mi piace sognare tra le pagine, emozionarmi e magari volare verso luoghi lontani, proprio per questo spesso i miei romanzi sono ambientati fuori dall’Italia, come il mio ultimo uscito “Nemici del cuore” a Santorini o “Rotta verso l’amore” dove la protagonista intraprende un lungo viaggio in crociera verso l’Oriente, oppure “L’amore non era previsto” le cui vicende si svolgono a Barcellona, infine “Io e te oltre le nuvole” in cui, oltre al trasferimento della dolce Greta sull’isola di Ponza con lo scopo di ritrovare il proprio equilibrio, i lettori potranno scoprire un luogo affascinante e selvaggio come il faro di Cabo di São Vicente in Portogallo.
2. Come scrive? Penna e carta, Moleskine sempre dietro e appunti al volo, oppure rigorosamente tutto a video, computer portatile, iPad, iPhone?
Scrivo tutto sul mio adorato Notebook, solo ultimamente mi è capitato di farlo con lo smartphone, ero ricoverata in ospedale e mi sono decisa a impostare il cellulare alla scrittura, per riportare il testo in seguito al pc (tenete conto che io e la tecnologia non andiamo affatto d’accordo). Ammetto che non ho trovato l’esperienza molto entusiasmante, ma in quel frangente era l’unico modo per scrivere, quindi mi sono detta che fosse il momento giusto per provare.
3. C’è un momento particolare nella giornata in cui predilige scrivere i suoi romanzi e racconti?
In genere dedico alcune ore del pomeriggio alla scrittura (veramente più che altro è ciò che mi prefiggo ma spesso mille altre incombenze mi consentono di farlo pe meno tempo). D’estate, mi piace mettermi a scrivere in tarda serata, sul balcone.
4. Quando scrive, si diverte oppure soffre?
In genere amo scrivere, altrimenti non lo farei. Mi capita qualche volta di avere problemi a iniziare, quando magari so di dovermi scontrare con delle problematiche o semplicemente quando è diverso tempo che non scrivo, perché è difficile riprendere il filo e ricatapultarmi nella storia.
5. Nello scrivere un romanzo, “naviga a vista” come insegna Roberto Cotroneo, oppure usa la “scrittura architettonica”, metodica consigliata da Davide Bregola?
Direi una via di mezzo. In genere, costruisco la storia per grosse linee in testa, nel periodo creativo mi addormento spesso immaginando le vicende dei miei personaggi (vi dirò, a volte è anche un buon modo per prendere sonno!), quindi inizio a scrivere, seguendo la linea guida che ho in mente e lasciandomi trascinare dalle emozioni. Quando ho messo buona parte del testo sul pc, allora mi faccio una scaletta dei capitoli successivi, per aiutarmi nel comprendere il modo giusto per procedere.
6. Quando scrive, lo fa con costanza, tutti i giorni, come faceva A. Trollope, oppure si lascia trascinare dall’incostanza dell’ispirazione?
Diciamo che mi impongo di farlo con costanza, ma non sempre riesco a conseguire gli obiettivi prefissati.
7. Ama quello che scrive, sempre, dopo che lo ha scritto?
Insomma, ultimamente però di più. Ormai da diversi anni mi affido a delle Editor e da lì per me c’è stato uno spartiacque. I libri scritti prima, quando li rileggevo (ormai è molto che non li rileggo, mi vergogno di me stessa, ah, ah!!) rimanevo male nel non riuscire a provare le emozioni avvertite nella stesura, evidentemente mancava qualcosa a quei testi, qualcosa che per fortuna ho migliorato grazie appunto all’Editing e devo dire che negli ultimi tempi, quando rileggo le mie opere recenti, mi ritengo abbastanza soddisfatta e per una come me, che in se stessa vede sempre un sacco di difetti, è un gran risultato.
8. Rilegge mai i suoi libri/racconti, dopo che sono stati pubblicati?
Sì, sì, in genere a distanza di tempo perché per un po’ ne ho quasi la nausea visto che a forza di editing e riletture varie conosco le frasi a memoria, non riuscendo più a provare emozioni. D’altronde, accade come in cucina che, dopo esser stati per ore ai fornelli, quando si passa all’assaggio non si avvertono più i sapori: a voi non capita?
9. C’è qualcosa di autobiografico nel suoi libri?
Be’, sì, certo. Mi è capitato spesso di mettere del mio nei testi, a volte in modo più evidente, come nel caso di “Io e te oltre le nuvole”, dove ho affrontato un argomento delicato a me molto a cuore, in quanto vissuto in prima persona. In “Rotta verso l’amore” ho provato a trasmettere il mio amore per i viaggi in crociera, inoltre ho descritto luoghi che ho vissuto e amato, come Dubai, Barcellona, Santorini, Ponza e altri. Spesso poi, anche alcune sfaccettature del carattere delle mie protagoniste hanno qualcosa in comune con me.
10. Tutti dicono che per “scrivere” bisogna prima “leggere”: è una lettrice assidua? Legge tanto? Quanti libri all’anno?
Sì, leggo molto e se devo essere sincera, prima ancora che iniziassi a scrivere, leggevo molto di più. Proprio dalla passione per la lettura è nata la voglia di provare a cimentarmi a scrivere.
11. Ha mai partecipato a un concorso? Se sì, ci racconta qualcosa della sua esperienza?
Non ho mai partecipato, se non una volta al premio La Giara indetto dalla RAI, ovviamente non sono stata selezionata, ma è accaduto molti anni fa, ero decisamente acerba, se lo inviassi oggi sicuramente lo vincerei… scherzo ovviamente!
12. A cosa sta lavorando ultimamente?
Sto portando avanti un nuovo ambizioso progetto. Dato che mi piace sognare e adoro le favole moderne che si rifanno al passato – non per nulla ho pubblicato nel 2018 “Un imprevisto da favola” ispirato a La bella e la bestia ed è stato tra l’altro il mio più grande successo finora, con un totale di circa 750.000 pagine lette in abbonamento Ku di Amazon e 2000 copie vendute – ho immaginato una bella favola orientale ispirata a Le mille e una notte, tutta moderna ovviamente. Sono all’inizio del lavoro, c’è molto da studiare tra nomi, usanze, luoghi ecc. ma si tratta di uno studio molto stimolante!
Ilaria Carioti presenta il suo nuovo romance, “Nemici del cuore”.
Seppure il mio genere sia il Romance, di solito mi viene naturale alternare i sottogeneri, così dopo una storia forte e profonda come “Io e te oltre le nuvole”, avevo voglia di scrivere qualcosa di più leggero, fresco ed è nato “Nemici del cuore”.
I protagonisti, vecchi compagni di classe e nemici giurati, si rincontrano per una rimpatriata e partono insieme ad altri ex compagni per una vacanza a Santorini. Tessa è rigida, introversa e veste come una “monaca di clausura in trasferta”. Brando è estroverso, allegro e ovviamente gnocco: difficile per i due comprendersi a vicenda, ma si sa che i poli spesso si attraggono… chissà che il loro odio leggendario non si trasformi in qualcos’altro!
Ho scelto l’isola di Santorini come cornice dopo averla conosciuta in vacanza; me ne sono innamorata (a chi non succede!), ripromettendomi di ambientarci il mio romanzo successivo: promessa mantenuta.
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