Il nuovo romanzo noir di Fabio Beccacini “MENTRE TORINO DORME” sta suscitando scalpore a causa di un reclamo inviato da un lettore che per motivi di privacy e comodità La Casa Editrice Fratelli Frilli ha soprannominato “Sig. Censore”.
Riporto di seguito stralcio del reclamo che la CE ha ricevuto per e-mail:
“…desidero protestare contro la vostra pubblicazione MENTRE TORINO DORME. SEPPUR IN FORMA NARRATIVA, LEDE IL BUON COSTUME E LA CULTURA ITALIANA. Infatti sono diverse le pagine con argomento sessuale immorale, diverse parolacce, e può creare pensieri negativi nei lettori per come tratta argomenti che possono un po’ istigare alla devianza…”
Ho chiesto lumi a Carlo Frilli, il quale gentilmente mi ha mandato il libro incriminato (presto la recensione) e la fotografia dell’articolo uscito giovedì 17 marzo 2016 su Torino Cronaca, nel quale si parla del “Sig. Censore” che vuole il ritiro del nuovo romanzo appena distribuito nelle librerie.
Per concludere, la citazione che segue mi sembra la più appropriata, rappresentativa e aderente ai fatti sopra descritti:
“Ecco perché un libro è un fucile carico nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l’arma. Castriamo la mente dell’uomo.” (Ray Bradbury “Fahrenheit 451”- 1953)
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