A N T E P R I M A



Titolo: Il mio nome è Patty Boom Boom.
Autrice: Silvia Mango.
Genere: rosa contemporaneo.
Editore: Rizzoli, Collana YouFeel (15 gennaio 2015).
Prezzo: euro 2,49 (e-book).
La mia valutazione: quattro
stelline.
Quando un’auto in
corsa si porta via la carriera e tutti i suoi sogni,
Patricia Clinton, étoile del prestigioso corpo di ballo del New York
City Ballet, si alza in piedi e ricomincia a danzare sul palcoscenico della
vita, perché è questo che insegnano fin da piccola alle ballerine. Rialzarsi
subito.
Patty è forte,
reagisce a ogni caduta, anche quando si ritrova in un mare di guai e con una
condanna ai lavori sociali. Ad affiancarla nel suo percorso ci saranno il
fratello e avvocato Bill, la giovane e ribelle Gia, che come tutte le adolescenti
impara a crescere in un turbinio di emozioni contrastanti, ma soprattutto Andre
Miller, il tutor che le viene affidato. Anche con lui il destino non è stato
benevolo. Insieme affronteranno il domani mostrando le loro ferite. Perché le
ferite non vanno nascoste, ma valorizzate; testimoniano il passato, fanno parte
del cammino di ognuno. Proprio come quei vasi orientali che una volta rotti
acquistano forza e bellezza se impreziositi dall’oro con cui vengono
ricomposti.
Un romanzo corale che vi emozionerà. Una storia d’amore che si
intreccia al destino di altre vite in una prova da applauso.
 

1 ottobre 2014, Los Angeles
Police Department, Hollywood Division, L. A.
Com’era la storia dei due
poliziotti? C’erano il poliziotto buono e il poliziotto cattivo. Un connubio di
malvagità. Fatto che il poliziotto buono, che poi è sempre più cattivo del
cattivo, con le sue mani bianche da damerino era quasi sul punto di sollevarla
di peso dalla brandina, e nel contempo le stringeva i polsi così forte da farle
rimpiangere le manette.
“Come cavolo sono potuta finire
in una situazione tanto assurda?” si domandò esasperata Patty.
Già, che ci fa Patty, la sorellina di Bill Clinton (ve lo
ricordate? No, sbagliato, NON quello del sigaro, l’altro, l’avvocato), in
galera? E come ne uscirà?
Da queste due domande scaturisce una storia emozionante che ci
obbliga a seguire il percorso riabilitativo della nostra eroina. D’accordo,
Patty Boom Boom –cosa pretendete? Che una che balla in un locale si faccia
chiamare Patricia Clinton?- scampa alla galera. E ne siamo contenti, perché,
per una volta tanto, è innocente. Insomma, l’hanno incastrata. Però deve sorbirsi
il solito corso per imparare a dominare l’aggressività e qualche mese di lavori
socialmente utili. In soldoni, spazzare le strade.
E la storia d’amore? Calma, ci arriviamo. Chi è l’assistente
sociale-psicologo-bravo ragazzo-bello come il sole che viene incaricato di
sorvegliarla e guidarla nel percorso di redenzione? Ecco, avete indovinato.
Andre Miller. Si fronteggiano due persone, con il loro passato triste e tanta
voglia (e paura) di ricominciare.
Non crediate che il lieto fine arrivi alla svelta, eh no! Ci sono
incomprensioni, momenti tristi, emozioni represse, tutto un repertorio che ci
fa venire il cuore piccolo piccolo. Anche una storia parallela emozionante e
tenera fa capolino a un certo punto. Insomma, Silvia Mango ci cuoce a puntino
prima del liberatorio “fine”.

Scrittura veloce, senza orpelli, l’autrice vola verso il traguardo
con piglio sicuro. Il secondo romance non ha deluso, tutt’altro.